Coldiretti Lombardia

+70% di produzione di olio d’oliva sul Lario

olio d'oliva larioSuperati i problemi di parassiti e funghi che hanno toccato la Lombardia l’anno scorso quest’anno è caratterizzato da «olive sane e di ottima qualità».

 

«Una produzione da record, sia sotto il profilo quantitativo che in qualità: oggi c’è un motivo in più per conoscere e scegliere l’olio d’oliva lariano, prodotto sulle colline che circondano il lago di Como nelle due province – dicono Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni, presidente e direttore di Coldiretti Como-Lecco –. Nelle province di Como e Lecco la produzione 2015 appare decisamente in aumento rispetto alla scorsa campagna, già con un incremento del 70%, (ma le operazioni di raccolta sono ancora in corso): un contributo importante alla spremitura dell’olio ‘made in Lombardia’, che marcia verso i 750 mila litri, recuperando il crollo dell’anno scorso quando, in molti casi, parassiti e funghi resero persino inutile la raccolta: una situazione comune anche alle realtà lariane, ma in misura lievemente minore».

«I circa 30 frantoi in attività hanno già spremuto più del 65% per cento dei frutti nati dalle 700mila piante spproduzione olio 2015arse fra le province di Como, Lecco, Brescia, Bergamo, e in alcune zone di recente produzione come Varese, la Valtellina e il Mantovano – precisa Coldiretti Lombardia –. In particolare, nelle due province di Como e Lecco operano 100 imprese olivicole con una superficie in ettarato di 130 ha e due frantoi, uno per provincia: la produzione prevista è di circa 300 quintali (30.000 litri): il 20% dell’olio prodotto è certificato Dop Laghi Lombardi Lario, con un prezzo medio di vendita di 32 euro/litro».

«L’olivicoltura che caratterizza le sponde del lago di Como è una nicchia di eccellenza, che si contraddistingue per la professionalità e serietà con la quale gli appassionati olivicoltori, spesso hobbisti, affrontano ogni fase della gestione agronomica e della trasformazione – dichiara Simone Frusca, Associazione degli olivicoltori lombardi –. Gli oli che ne derivano sono di alta qualità e si identificano per la loro fluidità, freschezza e per le note di mandorla verde e cardo. Le sensazioni decise di amaro e di piccante e la lieve astringenza al palato, conferiscono agli oli del Lago di Como una piacevolezza e un vigore invidiabili». [md, ecoinformazioni]

Coldiretti contro il consumo di suolo

coldirettiSabato 18 luglio «in tanti a Milano per il blitz a difesa delle campagne contro il cemento killer». Negli ultimi 8 anni in Provincia di Como le terre agricole sono diminuite del 4-5 per cento.

 

«Campagne lombarde addio. In cinquant’anni, dal 1955 al 2011, le superfici agricole utilizzate sono diminuite di oltre il 25,4% passando da 1.322.017 ettari a 986.853 ettari – spiega un comunicato di Coldiretti Como – Lecco –. È quanto emerge dal dossier Terra tradita diffuso questa mattina [sabato 18 luglio] dalla Coldiretti Lombardia in occasione della protesta degli agricoltori contro il cemento killer. Dalle ore 9 in centinaia circondano la sede di Infrastrutture Lombarde con cartelli e trattori per denunciare il consumo selvaggio di suolo, e la scomparsa di cibo e di agricoltura: presenti anche moltissimi imprenditori agricoli delle due province di Como e Lecco (interessate, come noto, dalla realizzazione della Pedemontana), insieme al direttore interprovinciale di Coldiretti Francesco Renzoni».

«Secondo i dati del dossier, la Lombardia soffoca sempre più tra strade, case e capannoni – denunciano –. In cinquant’anni il suolo urbanizzato è aumentato del 235%. Una colata di cemento che dagli anni Cinquanta ha continuato a ingrandirsi rubando suolo agricolo e naturale, facendo strage di fiori e animali e mettendo a rischio la stabilità idrogeologica del territorio. Una situazione che è destinata a peggiorare complice la costruzione di nuove arterie autostradali. Pedemontana, Teem e si mangeranno oltre 4mila ettari di suolo, coinvolgendo alcuni dei territori più urbanizzati della regione, da Como a Varese, a Milano, Bergamo, Brescia e Monza e Lodi. Nelle province di a Como e Varese, in particolare, negli ultimi otto anni si è registrata una diminuzione di terre agricole compresa tra il 4% e il 5%».

«Milano si conferma la provincia con più aree urbanizzate (62.618,8 ettari nel 2007), e proprio su questo territorio si sta realizzando una delle nuove grandi opere viabilistiche che stanno interessando la nostra regione – aggiunge la nota –: la Tangenziale Est Esterna di Milano. Trentadue chilometri lineari più altri trentotto di opere connesse, la Teem coinvolgerà – secondo le stime della Coldiretti Lombardia – circa 150 aziende agricole e occuperà una superficie complessiva di 10 milioni di metri quadrati. Altra grande infrastruttura che interessa l’area del Milanese è la nuova autostrada Brescia Bergamo Milano (Brebemi), in procinto di essere inaugurata: una lingua d’asfalto di 62 Km che ha occupato circa 1.000 ettari di suolo».

«In Lombardia è in atto un continuo consumo selvaggio di suolo – afferma Ettore Prandini, presidente Coldiretti Lombardia –. Non si vuole capire che meno campi e meno terreni non significa solo meno cibo e meno agricoltura, ma anche più inquinamento e meno sicurezza contro gli eventi meteorologici estremi che sempre più spesso si verificano anche nella  nostra regione. Siamo scesi in piazza per denunciare questo trend negativo e per manifestare contro un atteggiamento ingiusto che si sta perpetrando verso gli agricoltori interessati dalla costruzione delle nuove autostrade. Oltre a dover subire il danno della perdita dei terreni, devono affrontare anche la beffa di vedersi negati, in tutto o in parte, i risarcimenti degli espropri subiti. È come se qualcuno entrasse in casa vostra sfondando la porta, la occupasse, vi offrisse quattro soldi e poi vi dicesse di arrangiarvi se non siete d’accordo. Ma vi pare possibile?». [md, ecoinformazioni]

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