Approvato il Piano finanziario dei rifiuti
Passa a Palazzo Cernezzi il documento propedeutico alle nuove tariffe della Tari, un po’ più di sostegno all’Istituto Perretta, la segnalazione sulla carta d’identità se un cittadino è un donatore di organi.
Preliminari
Per primo Luca Ceruti, M5s, nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 8 giugno, ha denunciato la nascita di una baraccopoli attorno all’edificio cosiddetto Santarella nell’area ex Ticosa chiedendo cosa abbia intenzione di fare l’Amministrazione, mentre Luigi Nessi, Paco-Sel, ha risposto alle provocazioni xenofobe di Giampiero Ajani ricordando normali reati commessi da italiani, l’esponente leghista continua a elencare misfatti commessi da immigrati prima di ogni seduta. Marco Butti, Gruppo misto, si è lamentato per il mancato accesso agli atti sulla questione dei nuovi controlli dell’Anac sul cantiere delle parati e la mancanza anche di una risposta oltre ad annunciare una interrogazione sulla vicenda della casetta smantellata lungo la passeggiata a lago. Un argomento per cui anche Laura Bordoli, Ncd, ha presentato un’interrogazione sulle «conseguenze legali per comportamenti del tutto approssimativi utilizzati dal Comune e dei danni di immagine che ne conseguono». La consigliera ricorda che per «le operazioni di smontaggio e trasporto inizialmente sia stata incaricata una società riconducibile a Ballerini, già fallito e con debiti verso il Comune di oltre 100mila euro e anche verso una partecipata», «che è stata forzata una serratura, chi l’ha autorizzato?», che erano presenti mezzi di Csu e si chiede a che titolo. Del Notiziario comunale si è lamentata Ada Mantovani, Adesso Como, per la mancanza di notizie sull’andamento dei lavori dei rappresentanti di Anac in Comune e sulle trattative con Multi per l’area ex Ticosa. Anna Vernonelli, Fi, ha annunciato la consegna ai consiglieri di una nuova versione dello Statuto, frutto dei lavori della Commissione speciale per la riforma dei documenti fondamentali comunali, mentre l’assessore Luigi Cavadini ha ricordato il documentario sul Lario, fatto con riprese aeree, di Yann Arthus-Bertrand.
Piano finanziario rifiuti
La discussione si è quindi spostata sugli emendamenti alla delibera che delinea il Piano finanziario anno 2015 del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Dichiarati inammissibili molti degli ordini del giorno proposti da Ajani e bocciati gli ultimi due rimasti si è arrivati alle dichiarazioni, scontate, di voto. Nonostante gli interventi nelle sedute precedenti la maggioranza si è allineata e ha votato il documento, solo Raffaele Grieco, Pd, si è astenuto, mentre Gioacchino Favara, Pd, e Vincenzo Sapere, Paco-Sel, sono usciti dall’aula, contraria l’opposizione.
Istituto Perretta
L’aula ha quindi affrontato la mozione di Ceruti per un maggiore sostegno all’Istituto di storia contemporanea Pier Amato Perretta, che ha incontrato il supporto di praticamente tutto il Consiglio. Si sono espressi a favore ricordandone l’operato Andrea Luppi, Pd, e Luigi Nessi e anche il sindaco Mario Lucini, che ha confermato «l’assoluta attenzione e l’intenzione di collaborare» con la struttura culturale comasca. Il primo cittadino ha ricordato come la su amministrazione abbia ripreso a pagare con puntualità la quota associativa, «che era ferma al 2008», ribadendo l’intenzione di «mantenere gli impegni assunti», anche se «molto più complesso è destinare ulteriori risorse». Al voto solo Sergio Gaddi, Fi, si è astenuto.
Donazioni di organi
Approvata anche a maggioranza, con solo una modifica, la proposta, sempre di Ceruti, di segnalare sulla carta d’identità se il cittadino è un donatore di organi o meno.
Immigrazione
Bocciata invece la proposta di Butti di invitare Villa Saporiti a non utilizzare la ex caserma dei carabinieri di via Borgo Vico come luogo di accoglienza per profughi. «Il Comune di Como fa già tanto per l’accoglienza» ha affermato il consigliere invitando la Provincia a cercare soluzioni alternative. Con lui i leghisti, Diego Peverelli ha invitato la Chiesa cattolica, dal papa in giù, a prendersi in carico gli immigrati, e Adesso Como. «Como ha già fatto a sufficienza» ha detto Alessandro Rapinese per cui non possono essere accolti tutti indiscriminatamente. La maggioranza si è espressa invece in maniera contraria ricordando le esperienze di accoglienza del passato, Patrizia Liss, Pd, e Luigi Nessi, «com’è possibile stare sereni in queste situazioni di disagio?»
Arrivati alle 23.15 all’ordine del giorno c’erano ancora due argomenti, ma da solo 4 giorni, mentre a regolamento ne servono altri due per poter essere discussi e la seduta è quindi stata aggiornata al lunedì successivo. [Michele Donegana, ecoinformazioni]