Massimo Daviddi

8 dicembre/ Numeri e stelle

NumeriStellePresentazione della nuova raccolta di poesie di Laura Garavaglia (Edizioni Ulivo), con Massimo Daviddi, accompagnamento musicale con la fisarmonica di Peter Zemp, martedì 8 dicembre alle 19 alla Cooperativa moltrasina in via Raschi a Moltrasio, segue cena (aperitivo della casa, bresaola con scaglie di grana, stinco di vitello arrosto – ev. arrosto di vitello, patate al forno, sorbetto, panettone, acqua, vino e caffè; costo 30 euro), organizzano Cooperativa moltrasina, gruppo degli Incontri al Caffè di Lugano, Amici dell’Ulivo, La casa della poesia di Como. Per informazioni e prenotazioni tel. 031.290316.

Che lèngua! Che lingua, dai fatti alle parole. Serata di poesie lette dagli autori

coopmoltarioSabato 15 marzo, serata tra amici alla Cooperativa moltrasina, in un clima ormai primaverile. Ospiti due poeti: Vito Trombetta e Massimo Daviddi.  A interloquire con loro e con il pubblico Bruno Perlasca (poeta a sua volta); tra il pubblico un altro poeta noto ai comaschi, Pietro Berra.

Sovvertendo l’ordine renziano delle cose l’incontro ha come titolo: Che lèngua! Che lingua, dai fatti alle parole. Serata di poesie lette dagli autori.
Già! La poesia non come evanescente e compiaciuto gioco letterario, ma come espressione corposa di cose, di fatti, di vita. Con la lingua (lèngua) che se ne fa strumento avveduto, misurato, consapevole. E può essere l’italiano (per entrambi i poeti), può essere il dialetto comasco (per il laghée Trombetta che non arretra neppure di fronte a quello veneto o al latino!).
Vito e Massimo (e Bruno) ci raccontano del loro incontro con la poesia (che è lei a sceglierti….), delle prime pubblicazioni, della consacrazione. Entrambi legati a queste terre. Daviddi è nato a Firenze ma è milanese di adozione, di formazione e di memorie. Oggi vive a Mendrisio, in Ticino. Il solo titolo dell’ultima importante e premiata raccolta, Il silenzio degli operai, rinvia a esperienze umane e sociali tipiche del nostro contesto industriale. Una sua poesia non potrebbe essere più meneghina: La Rinascente.  Trombetta nasce, cresce e vive dentro quei monti sorgenti dall’acque che lo permeano nell’intimo. Dichiara di avere maestri (Porta, Pasolini, Loi) ma non è disponibile a farsi suddito. Da qui quella freschezza che avverti nei suoi versi.
Una gradevole serata, dicevo. E non tanto e non solo per il rustico menù offerto ai commensali, quanto per il clima di simpatia che gli affabili ospiti hanno saputo creare. Già i poeti! E’ gente che non se la tira … , sì ma quando son poeti veri ….
L’auspicio di tanti amici della storica Cooperativa Moltrasina è che questa antica istituzione possa continuare a lungo a riservare ai propri affezionati frequentatori la sua calda atmosfera familiare. Un grazie anche al suo generoso Presidente, Franco Gerosa. [Bruno Saladino per ecoinformazioni]

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