Il bilancio di Acsm

«Quello del 2007 è il miglior bilancio della storia di Acsm dalla quotazione in borsa», questo il commento sui dati dell’anno passato espresso dal presidente del gruppo Giorgio Pozzi.

Martedì 18 marzo alla sede dell’Acsm il presidente Giorgio Pozzi e il direttore generale Enrico Poliero hanno commentato i dati del bilancio 2007 dell’azienda. Il presidente ha posto l’accento sull’andamento più che positivo dei risultati raggiunti che non solo hanno superato gli obiettivi raggiunti nel 2006, ma anche gli scenari previsti dal piano industriale 2007-2010. In cifre vi è stato un aumento del margine operativo lordo del 27,9 per cento rispetto al 2006, pari a ventuno milioni di euro. Questo risultato è stato raggiunto, ha sottolineato il dirigente, nonostante il 2007 sia stato un anno in cui si sono verificati tre episodi a sfavore per l’attività dell’Acsm. Innanzitutto l’andamento climatico sfavorevole ha portato ad una diminuzione del consumo di gas, poi sono state accentuate gli interventi decisi dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas ed infine è aumentata la concorrenza. Il gruppo continuerà a prestare attenzione all’ambiente, come già sta facendo, ha aggiunto Giorgio Pozzi che ha concluso dichiarando che «le discariche verranno sempre più spesso chiuse a causa dei costi economici e ambientali superiori agli impianti di termovalorizzazione. I rifiuti invece verranno sempre prodotti, altrimenti il mondo si fermerebbe».
Enrico Poliero è entrato maggiormente nello specifico analizzando i dati del bilancio 2007 e i propositi per il futuro. Per quanto riguarda la distribuzione e vendita di gas vi è stato un aumento delle vendite sia verso i privati che i pubblici. Il dirigente ha espresso soddisfazione per l’impianto di termovalorizzazione che verrà potenziato per aumentarne la produttività e portarne la capacità a 300 tonnellate al giorno dal febbraio 2009. Il piano dei rifiuti recentemente approvato in Provincia sostiene l’utilizzo dell’impianto dell’Acsm come strumento di smaltimento dei rifiuti. L’impianto di teleriscaldamento andrà potenziato per aumentarne gli utenti, che oggi sono 130, connettendo all’impianto delle “isole”, cioè dei gruppi di abitazioni, e stendendo nuove reti. Il progetto è ambizioso, ha ammesso Enrico Poliero, poiché tutta la città di Como è ad oggi riscaldata a metano. Il settore dell’acqua è quello più in crisi poiché richiede degli investimenti importanti per la manutenzione dell’impianto e perché il costo dell’acqua sottostà ad un blocco del sistema tariffario. Anche se l’Ato porterà ad un graduale aumento delle tariffe. L’Acsm, ha concluso il direttore generale, ha da sempre prodotto ricchezza per il territorio comasco e ha sempre investito e investirà sempre di più nella sicurezza e nella salvaguardia ambientale. [Francesco Vanotti, ecoinformazioni]

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