Primi commenti del mondo pacifista lariano alle esternazioni pubblicate dall’agenzia di stampa vaticana Fides sulla bandiera della Pace
Venerdì 20 giugno è stata pubblicata dall’Agenzia stampa Fides [ctrl nostro lancio 22527], della Congregazione vaticana per l’evangelizzazione dei popoli, un articolo a proposito dell’utilizzo della bandiera della Pace da parte dei cattolici e dei preti in particolare. «Come mai uomini di Chiesa, laici o chierici che siano, hanno per tutti questi anni ostentato la bandiera arcobaleno e non la croce, come simbolo di pace?» si chiede l’articolista NL. Viene poi ripercorsa la storia della bandiera della Pace ravvisandone le origini nella teosofia, nella new age, in una influenza orientale indiana che arriva al relativismo culturale, che porterebbe ad una permissività anche nei confronti della pedofilia.
I primi commenti in proposito da parte del mondo pacifista comasco sono stati improntarti alla sorpresa per posizioni inopportune. «Sembrano affermazioni fuori tempo. Già la sinistra si è scavata la tomba copiando la bandiera arcobaleno – dichiara Marco Servettini, esponente comasco della Rete Lilliput, tra le organizzazioni più attive nel movimento pacifista e nella distribuzione dei simboli della Pace prima e dopo Genova 2001 – il Vaticano non ha bisogno di definire così disvalori o valori».
Emilio Botta, presidente del Coordinamento comasco per la Pace, osserva che «anche il crocifisso è un simbolo che è stato utilizzato per mettere al rogo persone o per giustificare nefandezze». «I simboli – ha continuato il pacifista lariano – a volte sono stati utilizzati per più scopi. La bandiera della Pace è stata lo strumento di una bella iniziativa per esprimere contrarietà alla guerra», una campagna animata da Alex Zanotelli uno dei promotori del Coordinamento comasco. «Si preoccupino di coltivare la Pace e lasciar perdere queste polemiche fini a se stesse o le portino avanti contro chi promuove la guerra». [Michele Donegana, ecoinformazioni]
Emilio Botta, presidente del Coordinamento comasco per la Pace, osserva che «anche il crocifisso è un simbolo che è stato utilizzato per mettere al rogo persone o per giustificare nefandezze». «I simboli – ha continuato il pacifista lariano – a volte sono stati utilizzati per più scopi. La bandiera della Pace è stata lo strumento di una bella iniziativa per esprimere contrarietà alla guerra», una campagna animata da Alex Zanotelli uno dei promotori del Coordinamento comasco. «Si preoccupino di coltivare la Pace e lasciar perdere queste polemiche fini a se stesse o le portino avanti contro chi promuove la guerra». [Michele Donegana, ecoinformazioni]