Sfiducia
I firmatari della mozione di sfiducia al sindaco Stefano Bruni hanno chiarito giovedì 12 febbraio in una conferenza stampa le motivazioni che li hanno portati a questo passo. Una denuncia dell’immobilismo a cui Palazzo Cernezzi è stato costretto dalle lotte di potere interne alla maggioranza.
«Il sindaco è riuscito ad inimicarsi la stragrande maggioranza dei consiglieri di Forza Italia – ha precisato Luca Gaffuri, Pd – con ormai dieci di loro che si sono staccati dalle linee dell’attuale amministrazione», anche sul reimposto il capogruppo del Pd ha aggiunto che due assessori sono stati rimossi senza aver dato una motivazione ai cittadini senza osservazioni di merito sul loro operato. Lapidario Alessandro Rapinese, Area 2010, «Bruni rappresenta una minaccia per la città» tanto che «per avere il consenso dei suoi consigliere deve comprarlo dando poltrone». Per l’esponente di Area 2010 la mozione poi sarà fondamentale per chiarire chi è a favore e chi è contro all’attuale amministrazione «chi voterà a favore del sindaco poi non si lamenti e taccia per sempre». Il Pd si presenterà con dei banchetti in città nei prossimi sabati e chiederà il parere dei cittadini su questa Giunta, contemporaneamente Rifondazione si attiverà parallelamente il suo consigliere comunale Donato Supino ha rivendicato la primogenitura dell’idea di una mozione di sfiducia e espresso la propria amarezza per il mancato accordo fra le minoranze sulle grandi mostre ancora in discussione. Anche Luigi Bottone, Udc, uno dei due esponenti della maggioranza, l’altro è stato Emanuele Lionetti, Lega, che ha permesso di poter garantire i numeri per presentare la mozione, attacca il sindaco: «Cosa ha fatto il sindaco per la Ticosa, il Sant’anna la Trevitex? Non c’era neanche la comunicazione in maggioranza, avete sentito poi a margine dei Consigli i litigi e gli insulti, e su questo il sindaco non si è fatto un esame di coscienza». Bottone difende l’assessore Gatto che per lui ha avuto il coraggio di rendere pubblici il modo di rapportarsi di Bruni con gli esponenti della maggioranza. «Gatto ha detto di avere intenzione di querelare il sindaco – così Marcello Iantorno, Pd – Vuol dire che ci sarà un altro membro della Giunta indagato. Presenteremo una mozione di sfiducia». Ironico Gaffuri sulle dimissioni richieste a Colombo: «non è né sfiduciato, né indagato, probabilmente non può far parte di questa amministrazione, oltre tutto ha avuto una capacità di dialogo sul Bilancio trovando un accordo con le minoranze su alcuni emendamenti».