Il Consiglio comunale di Como del 13 marzo 2009

cernezzi1Sostegno alle famiglie in difficoltà. Il Consiglio comunale di giovedì 13 marzo approva all’unanimità una mozione presentata dalla lista per Como. Astenuto il sindaco.

«Siamo in ritardo od in linea con i tempi per la stesura del nuovo appalto sulla raccolta dei rifiuti?» ha chiesto all’assessore Peverelli Vittorio Motola, Pd, in previsione della scadenza di quello vecchio il 30 aprile, nelle preliminari al Consiglio comunale di giovedì 12 marzo.
Subito dopo Alessandro Rapinese, Area 210, ha sottolineato l’applicazione parziale delle opere per ‘esecuzione di Agenda 21, il programma delle Nazioni unite per lo sviluppo sostenibile, a cui Palazzo Cernezzi ha aderito.
Luigi Bottone, Udc, ha invece ricordato che gli ausiliari del traffico no possono fare multe in zone che non siano quelle delle “strisce blu” ed ha chiesto che nel prossimo bilancio si trovino i fondi necessari per una riqualificazione del quartiere di Ponte Chiasso.
La seduta è così iniziata con la discussione di una mozione anticrisi, di sostegno alle famiglie in difficoltà, proposta dal gruppo Per Como.
Roberta Marzorati, Per Como, ha presentato la proposta: «l’immediata revisione delle tariffe a carico dei cittadini per i servizi a pagamento strettamente correlati al reddito Isee fin dal sorgere dello stato di precarietà». Non più quindi domande per asili e mense con una certificazione riferita agli anni precedenti ma un cambiamento di fascia appena interviene una situazione di difficoltà.
La maggioranza, per bocca del capogruppo di Fi, ha proposto di rinviare tutto ad un futuro consiglio per poter arrivare ad un documento congiunto, o di discuterne durante il prossimo Consiglio comunale aperto sulla crisi del 3 aprile.
«È una mascalzonata istituzionale» ha affermato a gran voce Mario Lucini «questo Consiglio è stato convocato appositamente per affrontare questo argomento», la proposta è stata così recisamente respinta dai proponenti che hanno ricordato che era già iscritta da dicembre e non aveva senso rimandarla ulteriormente.
Dopo consultazioni la maggioranza ha quindi deciso di affrontare l’argomento e proporre degli emendamenti. Delle modifiche accolte quasi completamente dalle minoranze, tranne uno non accolto. Le stesse minoranze hanno subemendato la propria proposta senza incontrare il favore ella maggioranza.
All’unanimità il testo è stato quindi approvato con la sola astensione del sindaco. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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