Giorno: 21 Aprile 2009

Mappa della memoria e Taccuino degli anni difficili

 

nol-1211Presentate la prima Mappa della memoria, su Como, e la riedizione del Taccuino degli anni difficili editi dall’Istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como con NodoLibri.

«La Mappa è un tentativo di ridare senso ai fatti storici accaduti nella nostra città – ha spiegato il presidente del Perretta Giiuseppe Calzati – collocandoli geograficamente e visivamente». «Un lavoro nato da una riflessione sulla specificità del territorio comasco a ridosso del confine – ha precisato Valter Merazzi – con l’arresto e la deportazione degli ebrei in fuga». Un lavoro che è durato più di un anno e che si considera ancora un work in progress. «Un’opera collettiva fatta e disfatta più volte – ha infatti precisato Fabio Cani, NodoLibri – un modello però utilizzabile per altre situazioni, come percorsi in Alto Lago, con qualcosa di simile ai Sentieri partigiani fatti per Lecco». Ma non solo sulla Resistenza la proposta è quella di interessarsi anche ad altri argomenti come l’industrializzazione e le fabbriche, ormai scomparse nel comasco, o il movimento cooperativo, di cui l’Istituto Perretta conserva importanti materiali.

La riedizione del Taccuino, che ha visto quasi raddoppiare l’opera originale, è nata invece «da un bisogno del territorio – ha detto Daniele Corbetta, coordinatore del gruppo di lavoro – è stata un’opera collettiva fatta da ricercatori e studenti del territorio». La prima pubblicazione è andata a ruba e ne è stata richiesta una nuova con l’aggiunta di suggerimenti e nuovi materiali. «Un apubblicazione che si pone come strumento didattico ma anche di approfondimento con la proposta di documenti inediti – ha aggiunto Corbetta – che ci ha permesso anche di scoprire dei tesori come l’archivio del fotografo Paredi».

La Mappa è disponibile presso l’Istituto in via Brambilla 39 e verrà distribuita nelle librerie, biblioteche, scuole, e a tutti gli incontri organizzati dall’associaizone comasca anche per la promozione del Taccuino nell’erbese, di cui daremo conto nei nostri appuntamenti prossimi giorni.

Il Consiglio comunale di Como del 20 aprile 2009

cernezzi1Nella seduta bocciati quasi tutti gli emendamenti proposti dalle opposizioni, passa solamente una dichiarazione di principio sulla vita indipendente per i disabili. Gli extracomunitari continueranno a non poter fare “assembramenti” nei parchi cittadini.

Nelle preliminari al Consiglio comunale di lunedì 20 aprile Silvia Magni, Pd, ha chiesto la sistemazione della segnaletica orizzontale all’incrocio fra le vie Acquanera e Canturina; «Approvate il bilancio» è stata la risposta fuori microfono dell’assessore Caradonna. «Giovedì scorso ho ricevuto il catalogo della mostra, la lettera del sindaco e sei biglietti omaggio per la mostra di Villa Olmo – ha dichiarato Donato Supino, Prc, – per coerenza non li voglio tenere ma omaggiare il personale che ci ha assistito fino alle 5 del mattino quando c’è stata la discussione sulla mostra». Vittorio Mottola, Pd, ha chiesto chiarimenti sulla rimozione dei portapubblicità sparsi per la città. «Non c’è ancora l’ordinanza del sindaco per il ritiro» gli ha risposto l’assessore Peverelli. Domenico Serrentino, Fi, ha rinunciato a prendere la parola dato che avrebbe voluto interloquire con l’assessora Sosio, non presente in aula. Il Consiglio ha quindi affrontato i 21 emendamenti prodotti al documento del Bilancio, tutti tranne uno presentati dalle opposizioni. Sostanzialmente assente il dibattito che si è ridotto, salvo un paio di sporadici casi, ad una presentazione del primo firmatario della proposta e ad una risposta del sindaco per il parere di Giunta. L’unico emendamento proposto dai banchi della maggioranza è stato ritirato, «dopo le assicurazioni del sindaco» dal suo primo firmatario Carlo Ghirri, Gruppo misto. I suggerimenti di modifica di Bruno Magatti, Paco, per eliminare dalla Relazione previsionale e programmatica una frase ritenuta «limitante rispetto alla delibera di indirizzo sul ritiro dei rifiuti umidi anche per le utenze private», e per riformulare o togliere la frase contro gli assembramenti di extracomunitari; contrario il sindaco perché saranno operazioni coordinate con le forze di polizia con tutte le garanzie. Bocciata anche la proposta del capogruppo pachista di censire gli alberi monumentali, nata dopo il rischi del taglio delle essenze di Villa Feloi. «Il censimento delle piante pubbliche è già stato fatto» gli ha risposto il sindaco. Fallito pure il tentativo di aprire una discussione sulla cessione, per 99 anni, di un terreno in via Rimoldi sopra l’ex casa dell’Anas che diventerà un posteggio per la stessa. Anche le proposte di Mottola, per la ristrutturazione almeno parziale degli spogliatoi del campo di calcio di via Artaria, dotare di più automezzi e moto la polizia locale, L’esponente del Pd ha poi ritirato un emendamento sulla bonifica dall’amianto del centro civico di Sagnino dopo che il sindaco ha affermato che «entro l’anno interverremo» e «non c’è pericolo al momento per nessuno». Non sono passate nemmeno le proposte di riattivazione delle piscine delle scuole medie di Sagnino e Lora, proposte da Mottola e Mario Molteni, Per Como. Non è stata approvato nemmeno il Parco locale di interesse sovracomunale del Cosia. Mario Lucini, Pd, ha proposto per la seconda volta la proposta di attivare le procedure per istituirlo, così come stanno già facendo i Comuni di Tevernerio, di Albese con Cassano e di Albavilla. Lapidaria la risposta del sindaco «Il parere è contrario rimandando alle motivazioni dell’anno scorso». Un’affermazione che ha fatto sbottare al proponente «mi aspetteri un briciolo di rispetto in più» causando la replica del sindaco «la riproponi ogni anno!». Lucini ha poi proposto di inserire nel Piano previsionale l’intenzione di stilare il Piano reti e servizi per il sottosuolo. Un’opera che sta venendo redatta, seppur con alcune difficoltà, ed «è a buonissimo punto» per l’assessore Caradonna. La Giunta si è espressa comunque in maniera contraria ed il suggerimento è stato bocciato. Così come il posteggio, che ormai da qualche anno dovrebbe essere edificato a Cipiglio, «dobbiamo rifare la valutazione sull’effettiva spesa» ha dichiarato Bruni, interventi per la moderazione del traffico veicolare nei quartieri e la risistemazione del marciapiede vicino al lavatoio di Lora. Bocciata poi la proposta della consigliera Magni per il ridisegno di piazza IV novembre e lo spostamento del monumento ai caduti. Bruni ha assicurato la pulizia della statua, «l’architetto Pappalardo sta già pensando alla ristrutturazione», ma la piazza non è un apriorità. Non è stato poi accettato l’emendamento per la ristrutturazione del centro civico di via Giovane Italia «un intervento che pur essendo necessario, non è tra le priorità» ha spiegato il sindaco, che non si è espresso sulla contrarietà all’acquisizione della ex chiesa di San Lazzaro da parte del Comune. Un intervento che da un paio di anni è indicato come all’interno ad un piano di riqualificazione della zona che però non si è ancora attivato. Non è passata la proposta di risparmiare sulla stampa de Il cittadino, giudicato in maniera molto critica da Lucini «in assenza di contradditorio si magnificano le sorti progressive del Comune di Como», e destinare i soldi risparmiati ad incrementare il fondo anticrisi. «La demagogia regna sovrana in questo emendamento – è stata la risposta di Bruni, che ha aggiunto – difendo questo strumento di comunicazione che può essere migliorato, ma per cui ci siamo impegnati contrattualmente anche con altre istituzioni». Unico dibattito sulla proposta di Roberta Marzorati, Per Como, di istituire dei buoni libro per le famiglie dei ragazzi che iniziano le scuole medie. «Ad esempio a Casnate vengono dati 120 euro a tutti quelli che iniziano le medie e 180 a quelli che vanno in prima superiore» a portato ad esempio la consigliera. Supino ha dichiarato che si sarebbe astenuto per dissociarsi dalle argomentazioni della proponente che aveva citato il fatto che parte dei fondi per le famiglie in difficoltà vadano a famiglie extraconunitari creando risentimento in alcune frange della popolazione italiana. «Verranno promossi e sostenuti i progetti di vita indipendente della persona con disabilità finanziati mediante le risorse rese disponibili dalla legge 162/98» questo è l’unico suggerimento accolto da tutto il Consiglio come modifica alla Relazione revisionale, presentato da Magatti, per cui la Giunta ha lasciato libertà di voto, «in parte è già stato attuato» ha comunque voluto precisare il vicesindaco Cattaneo. La discusione sul bilancio proseguirà lunedì sera prossimo per affrontare quattro ordini del giorno. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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