Il Consiglio comunale di Como di giovedì 17 dicembre 2009

Meglio Etv che il Consiglio. Nella riunione di giovedì 17 dicembre garantito a stento il numero legale mentre alcuni consiglieri preferivano vedere Caradonna in televisione. Alle 21.45 la seduta del massimo organo della democrazia cittadina, non avendo nulla da discutere (sigh!) era già finita.

«Ci sono vie totalmente all’oscuro» così Giampiero Ajani, Lega, che ha anche proposto l’introduzione almeno sperimentale di un «sistema di variazione del flusso luminoso per risparmiare nelle ore centrali della notte», durante le preliminari del Consiglio comunale di giovedì 17 dicembre.
Vittorio Mottola, Pd, ha chiesto informazioni sulla petizione presentata a luglio, con 850 firme di cittadini, per la reintroduzione del servizio della linea 11 dei bus fra Ponte Chiasso e Sagnino per cui non ha più avuto notizie: «doveva essere messa all’ordine del giorno…».
«I frontalieri comaschi sono stati dipinti come evasori fiscali – ha detto Franco Fragolino, Pd – per fortuna le organizzazioni sindacali, le Acli e i parlamentari comaschi sono riusciti a far prorogare la scadenza dei termini dello scudo fiscale, ma questo non basta». Il consigliere ha presentato una mozione urgente per impegnare il sindaco «a porre in atto qualsiasi azione necessaria atta a sollecitare il Governo affinché si faccia carico della situazione dei lavoratori e pensionati frontalieri comaschi al fine di risolvere la situazione di disagio e di indeterminatezza creatasi per l’applicazione della normativa sullo scudo fiscale».
Alessandro Rapinese, Area 2010, ha attaccato il cda de La Presentazione e il suo presidente, mentre Donato Supino, Prc, è intervenuto sul furto di rame al cimitero di Breccia.
Insediatosi il Consiglio, solo 30 i presenti, l’assessore Peverelli ha presentato l’aggiornamento della mappa delle zone non metanizzate fondamentale per i cittadini che vorranno fare domanda per sconti sul gasolio.
Date le ristrettezze economiche ai consiglieri non sono state date le versioni cartacee della delibera ma posta solo nell’interscambio informatico «ma senza gli allegati!» ha precisato Mario Lucini, Pd, «manca l’elenco delle vie… Quando voto qualcosa vorrei anche sapere che cosa sto votando». L’assessore ha quindi letto le vie interessate: «l’anno scorso erano 35 le località o vie non servite, ora sono scese a 19».
La delibera è stata così approvata all’unanimità con un risicatissimo numero legale, per l’immediata eseguibilità in aula c’erano solo 20 persone senza il sindaco, il minimo richiesto.
Gli altri non erano in aula forse per vedere su Etv l’intervento in diretta dell’ex vicesindaco Caradonna, che alcuni seguivano in streaming sui propri pc, in un clima sempre più rilassato.
Nella confusione il presidente Pastore ha annunciato la sospensione della delibera su via Bonifacio da Modena a Lazzago, per varie opere di miglioria e la costruzione di una strada che servirà un privato passando su un terreno agricolo, dato che «è stata sospesa dall’avvocato Fabiano». Per il sindaco Bruni «non c’è più il parere di legittimità ma verrà ripresentata a gennaio con gli stessi obiettivi, per ora la delibera è ritirata».
Per Pastore la discussione era chiusa, ma i consiglieri di opposizione si sono impuntati: «ma come nel 2008 la legittimità c’era! Ed ora non c’è più» ha esclamato Vincenzo Sapere, Gruppo misto, chiedendo di poter fare una domma, vistosi negata la parola ha quindi abbandonato l’aula, mentre il chiacchiericcio dei disinteressati continuava.
«All’ultima riunione dei capigruppo, la settimana scorsa, la maggioranza ha chiesto di discutere questa delibera sospesa da un anno, ci si accorge solo il giorno prima che non c’è la legittimità, data nel luglio 2008? – ha chiesto Lucini, alla decina di consiglieri del Pdl e della Lega presenti in aula – chi ha chiesto di iscriverla? Ma come si sta lavorando? Se non si discute questa tra un quarto d’ora abbiamo finito…».
Pastore a quindi letto la lettera scritta da Fabiano martedì 15 che toglie chiede ulteriori accertamenti e il parere del Settore viabilità.
Mottola ha quindi ricordato come abbia deciso di non discutere in Consiglio la sua interpellanza la settimana  precedente dato che ce ne sarebbe stata l’occasione in quella serata.
In un clima sempre più rilassato il Consiglio è passato all’elezione di un nuovo membro nella Commissione biblioteca in sostituzione della consigliera ora assessora Sosio.
Sia Ajani che Rapinese hanno sottolineato il fatto di non essere mai stati convocati e fatto auspici per poter lavorare in futuro, Emanuele Lionetti, Lega, ha ricordato come un tempo la Commissione si riunisse con cadenza mensile.
Per il gruppo del Pdl Pasquale Buono ha proposto quindi Nadia Tettamanti che è stata quindi nominata in una votazione che ha visto coinvolti, anche per gli scrutatori, i soli consiglieri di maggioranza.
La Tettamanti è stata così eletta e, dopo un abbozzo di tentativo di continuare i lavori su argomenti non all’ordine del giorno da parte del presidente, durante il fuggi fuggi, la seduta è stata dichiarata chiusa alle dieci meno un quarto. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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