Il Consiglio comunale di Como del 18 febbario 2010
Dopo le preliminari per chiedere chiarezza fiscal, ancora paratie e mancata convocazione del Consiglio sul Pgt la seduta del 18 febbraio ha trattato la questione dei condomini in via Pannilani ed il recupero dell’ex Teatro Cressoni.
Nelle preliminari al Consiglio comunale di giovedì 18 febbraio Roberta Marzorati, Per Como, ha chiesto nuovamente chiarezza sulla questione dell’Iva al 10 o al 20 per cento per il cantiere della paratie «vogliamo vedere le fatture! Fino ad oggi l’aliquota era errata? Ci saranno delle sanzioni?». Marcello Iantorno, Pd, ha quindi presentato un’interrogazione per avere delucidazioni sulla querelle fra Comune e architetti sul cantiere delle paratie, con il primo che imputa ai secondi varie mancanze progettuali.
Silvia Magni, Pd, ha invece segnalato la mancanza di illuminazione in un tratto di Dante oltre alla necessità di una sistemazione della segnaletica per l’attraversamento pedonale all’altezza della Telecom nella stessa via. «Signor sindaco – ha concluso la consigliera democratica – le ricordo che siamo ancora in attesa di una convocazione Consiglio comunale per sentirla relazionare sull’avanzamento dei lavori per la definizione del Pgt».
Insediata l’assemblea il sindaco nella sua funzione di assessore ha presentato il primo dei punti all’ordine del giorno una deliberazione per permettere la costruzione di nuovi condomini in via Pannilani.
Si tratterà di 29 unità immobiliari che si alterneranno in un blocco movimentato da altezze diverse da 3 a 5 piani. Un’edificazione che si inserisce e prosegue quelle approvate pochi mesi fa dal Consiglio, tanto che è previsto il completamento di un collegamento ciclopedonale con un nuovo ponte sul Cosia.
914 metri quadri verranno monetizzati mentre 400 saranno ceduti oltre ad una striscia di rispetto del torrente.
Le minoranze per voce di Donato Supino, Prc, hanno lamentato l’incompletezza dei documenti consegnati in formato elettronico, per fare economie il Comune non dà più copie cartacee.
«C’erano 7.309,50 metri cubi di possibilità di costruzione, si realizza la stessa cifra, c’è uno sfruttamento al millimetro» ha precisato Bruno Magatti, Paco, che si è poi scagliato contro le continue monetizzazioni che per il consigliere vanno a detrimento degli interessi della collettività.
Anche dalla maggioranza è piovuta qualche critica con Emanuele Lionetti, Liberi per Como, che ha dichiarato la propria «avversione agli edificatori» e ad un «Piano regolatore vergognoso che ingrassa le imprese edili».
Una piccola diatriba è nata dal parere, contrario, della Circoscrizione che ha dato adito a differenti interpretazioni.
Alla votazione finale la maggioranza ha approvato la proposta con i voti contrari delle minoranze.
Il Consiglio ha quindi affrontato la proposta di recupero dell’ex Teatro Cressoni in pieno centro storico. Vincolata la facciata verranno ridistribuiti gli spazi interni in 1110 metri quadri residenziali, 573 commerciali e 371 direzionali. 1338 metri quadri di standard verranno ceduti per circa 377mila euro. Magatti ha proposto di convertire i proventi delle monetizzazioni in appartamenti di edilizia popolare anche per non creare zone e quartieri ghetto e promuovere integrazione sociale, ma senza risultati.
L’intervento è stato approvato dalla maggioranza e dalle minoranze, tranne Magatti, Supino e Vincenzo Sapere, Gruppo misto.
Il sindaco ha così esposto il piano di recupero dell’area ex Frey ad Albate un esempio di «trattative virtuose, non è vero che accettiamo tutte le proposte che vi vengono fatte. Non eravamo d’accordo e abbiamo chiesto delle modifiche». «Le altezze erano eccessive, 7 piani – ha spiegato il primo cittadino – da lì il ribassamento di due piani». Si tratta di 132 unità immobiliari (per 220 residenti), per 25mila metri cubi edificati, su 8.300 metri quadri, di cui 959 commerciali, su 5 piani più un seminterrato ed uno sotterraneo (garage). Un vasto spazio, 5.794 metri quadri, verrà ceduto per fare una piazza che si affaccerà sulla canturina, posteggi saranno invece posti verso la stazione (998 metri quadri per 119mila euro verranno monetizzati).
Preoccupazioni sono nate per la viabilità e l’ingresso sulla via Canturina oltre ad una questione formale, posta da Mario Lucini, Pd, sulla presentazione dei pareri degli uffici. Dei nodi che verranno sciolti, data la sospensione per l’ora tarda, nella prossima seduta di lunedì 22 febbraio. [Michele Donegana, ecoinformazioni]