Il Consiglio comunale di Como di giovedì 29 settembre

Approvato il riequilibrio, cassati tutti i tentativi di ostruzionismo. Tutti contro la manovra economica

 Nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di giovedì Pasquale Buono, Fli, ha chiesto quando verrà fatto il bando per i chioschi comunali, «adesso poi che la Guardia di finanza è andata negli uffici del patrimonio», «sto facendo il possibile» ha risposto l’assessore Sosio.

Vittorio Mottola, Pd, ha proposto la formazione di una Conferenza di servizi fra Archeologica, Comune e Provincia per la tutela dei resti della Porta pretoria nel cortile del Liceo classico.

Mario Lucini, capogruppo Pd, ha sottolineato come i Piani attuativi in via di approvazione da parte della Giunta, «prima che si chiuda la finestra deò 30 settembre» lasciata aperta dalla Regione prima dell’approvazione del Pgt, siano molto difformi da quelli approvati dal Consiglio.

Ca’ d’industria

Donato Supino, Prc, ha domandato con forza le nomine dei rappresentanti del Comune nella Ca’ d’industria, la struttura è sena guida da mesi ed in attesa della nomina di un rappresentante della Regione, «questo disagio non può durare a lungo», con lui Marcello Iantorno, Pd, «il sindaco nomini i 5 membri che deve designare, che su 7 che compongono il Cda, rappresentano la maggioranza e possono essere operativi».

Bilancio

La discussione è così ripresa sul riequilibrio di Bilancio e si è impantanata con la presentazione di 247 ordini del giorno da parte di Supino. Dopo l’accantonamento dei suoi emendamenti il consigliere comunista ha voluto rimarcare la sua contrarietà per la mancata attivazione della delibera sui trasporti con questa nuova forma di ostruzionismo.

Il presidente Pastore ha subito annunciato una riunione dell’Ufficio di presidenza, «ma non gliela chiesta nessuno!» ha esclamato Supino.

Nel frattempo l’assessore Gaddi ha chiesto e ottenuto 10 minuti di sospensione per poter riorganizzare le idee prima della replica definitiva in chiusura della discussione sul Bilancio, «ha una valenza tecnica, incide pochissimo» ha poi dichiarato annunciando una stretta a partire dall’anno prossimo.

Dichiarata chiusa la discussione si è così riunito l’Ufficio di presidenza che ha impiegato, contrariamente ai 10 minuti previsti, 1 ore e un quarto per prendere una decisione sui 252 ordini del giorno presentati, 247 di Supino, 4 di Alessandro Rapinese, Adesso Como, 1 di Pastore a nome del Consiglio.

Tutti gli emendamenti, salvo quello del presidente, sono quindi stati dichiarati non correlati alla deliberazione e annullati, provocando lo sdegno dei due proponenti, «non vengono intaccate le cifre si tratta solo di raccomandazioni» ha dichiarato Supino chiedendo una convocazione della Conferenza dei capigruppo.

Dopo l’ennesima riunione di 10 minuti che ha suscitato il malumore sia fra i banchi della maggioranza che dell’opposizione la discussione si è spostata sull’emendamento Iantorno, passato all’unanimità, astenuto Rapinese, che ha eliminato la possibilità, ventilata dal piano programmatico, di vendita del Politeama.

Passato all’unanimità, astenuto Rapinese, anche l’ordine del giorno Pastore la riproposizione del documento dell’Anci contro la manovra del Governo, che per tutti comporterà gravi sacrifici per i cittadini comaschi. «Si tirerà indietro come il sindaco di Varese che è uscito dal’Anci dopo il diktat della Lega?» ha chiesto polemicamente Supino a Bruni «No» ha fatto cenno con la testa il primo cittadino.

Il riequilibrio è stato così approvato a mezzanotte in punto, anche dopo l’approvazione del prosieguo della seduta ad oltranza, con 17 voti a favore della maggioranza, 3 astenuti Buono, Pastore e Dario Valli, Area 2010, e 15 contrari, le minoranze più Arcellaschi e Frigerio degli autonomisti. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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