Affossato il secondo lotto della Tangenziale per la Varese-Como-Lecco
«Como dica grazie a Carioni e al viceministro Castelli» denuncia Braga per un’autostrada «utile a Cattaneo perché possa da Varese andare più rapidamente a trovare il presidente Roberto Formigoni sull’altro ramo del Lario» stigmatizza Gaffuri
«Anche se i margini d’azione per arrivare ad un risultato diverso erano apparsi da subito molto stretti, perché non accade molto spesso di votarsi contro anche quando si sa di avere torto, la decisione uscita ieri [martedì 11 ottobre] dal Collegio di vigilanza sull’accordo di programma della Pedemontana, per i toni e i contenuti, è particolarmente pesante per il nostro territorio. L’affossamento del secondo lotto della Tangenziale di Como è uno schiaffo che Como non merita, soprattutto se si considera la modalità con cui si è giunti a questa situazione: il venir meno di precisi impegni sottoscritti da tutte le parti nell’accordo di programma rispetto alla realizzazione complessiva del sistema pedemontano, comprensiva cioè dell’intera Tangenziale di Como».
Così l’incipit della parlamentare del Pd comasca Chiara Braga a commento delle decisioni che hanno escluso il finanzia,ento del secondo lotto dell’opera viabilistica comasca collegata alla Pedemontana.
«Si continua poi, da parte regionale – prosegue la deputata comasca – a tirare in ballo soluzioni propositive per un’alternativa viabilistica, quale l’autostrada Varese-Como-Lecco, che non è neppure coerente con il primo lotto della tangenziale già in corso di realizzazione e che, comunque, registra la contrarietà delle istituzioni territoriali, Provincia di Como compresa. Questo atteggiamento di arroganza regionale, confermato ancora una volta ieri, rivela tuttavia in modo drammatico, la debolezza politica del livello istituzionale lariano rispetto a questa lunga e complessa vicenda, incapace di difendere un’opera, come il secondo lotto della tangenziale, davvero strategica per il miglioramento della viabilità comasca, ben più di qualche opera accessoria sparsa nei “feudi” di questo o quel politico di turno».
«È vero che il secondo lotto della tangenziale di Como presenta una spesa consistente ma sono anni che chiediamo effettivamente che ci sia spiegato nel dettaglio il perché di questo incremento di spesa, cifra per cifra, documento per documento – chiese il capogruppo del Pd in consiglio regionale Luca Gaffuri –. Invece abbiamo sempre ricevuto risposte evasive e generaliste ovvero che tutto è da imputare alla natura del sottosuolo tra Como e Montorfano. Mi sembra che non ci sia mai stata voglia di approfondire la questione di trovare una soluzione equa dal punto di vista finanziario».
L’assessore regionale alla Mobilità Raffaele Cattaneo «Usa queste due opere come fossero interscambiabili, ma non mi sembra proprio che lo siano – aggiunge Gaffuri –. Infatti l’una è in corso di realizzazione; la seconda, per ora, è sulla carta ed è già oggetto di una popolare avversione perché mette a repentaglio le ultime aree verdi del territorio lariano, interessato all’80% dal tracciato».