Tangenziale di Como

Incontro con Delrio sulla Tangenziale di Como

pedemontana-tangenziale-a9Rappresentanti comaschi a Roma per un incontro con il ministro delle Infrastrutture nella mattinata.

 

Venerdì 22 gennaio il sindaco di Como Mario Lucini, la presidente della provincia lariana Maria Rita Livio, il sindaco di Albese con Cassano Alberto Gaffuri, per il Comitato ‘No al pedaggio’, Alessandro Fermi, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, i rappresentanti di Autostrada pedemontana Spa e Concessioni autostradali lombarde Spa (Cal), e i parlamentari democratici comaschi, Chiara Braga e Mauro Guerra, hanno incontrato, «per fare il punto sulla situazione della Tangenziale di Como», il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio.

«Delrio ha chiesto a Cal e Pedemontana di fornire due simulazioni in ordine all’impatto sui flussi di traffico e sul Piano economico finanziario derivanti da una lato dalla progressiva scontistica proposta da Pedemontana lombarda e, dall’altro, dall’ipotesi fin dall’inizio avanzata dai rappresentanti territoriali, di prevedere il riallineamento dei pedaggi per consentire la gratuità dell’uso della tangenziale nel tratto da Albate a Villa Guardia – si legge in una nota firmata da Braga, Guerra, Lucini, Livio, Gaffuri –. Nel frattempo Pedemontana lombarda Spa si è impegnata a introdurre una nuova scontistica, premiale per gli utenti abituali, da febbraio ad aprile e a migliorare il sistema di pagamento e di accesso al Conto targa. Sul tema del secondo lotto della Tangenziale è stato concordato un incontro già nelle prossime settimane con Regione Lombardia, a Milano, per riprendere la discussione sul progetto originario, da Como ad Albese con Cassano, a suo tempo stralciato dalla Regione».

«L’aspettativa di chi oggi pensava di tornare dal Ministero con la concessione della gratuità del primo lotto della Tangenziale di Como è andata delusa – ha dichiarato invece Fermi –. Per quanto riguarda invece la necessità di maggior fruizione della Tangenziali di Como e Varese per i residenti nelle due province già la scorsa settimana abbiamo chiesto a Pedemontana, una volta definiti i flussi di traffico, di studiare una proposta tariffaria che stimoli fortemente l’uso delle Tangenziali da parte dei pendolari di Como e Varese».

«Soltanto Alessandro Fermi è risentito per l’incontro di oggi con il ministro Delrio. Forse perché, nel corso della riunione, il ministro ha giustamente ricordato che la situazione attuale della Tangenziale di Como è il frutto del Piano economico finanziario, sbagliato, approvato nel 2009 dal governo Berlusconi, di cui, peraltro, faceva parte Roberto Maroni – replicano Braga e Guerra –. Il suo voler buttare in polemica politica il positivo incontro di oggi si commenta da sé; il Partito democratico è impegnato a trovare una soluzione seria e concreta per il territorio». [md, ecoinformazioni]

Tangenziale anche Como interviene

COMO COMUNEPalazzo Cernezzi approva la mozione contro il pagamento del pedaggio con una riformulazione di quelli della A9 verso Milano.

C’è voluta una intera seduta per riuscire a far approvare al Consiglio comunale comasco, nella seduta di lunedì 12 ottobre, la mozione discussa anche in altri Comuni del Comasco contro il prospettato pedaggio del primo tratto della Tangenziale di Como.

Preliminari

Nei consueti interventi preliminari Gianpiero Ajani, Lega, ha chiesto di intervenire fattivamente contro i venditori abusivi presenti in centro città, Luigi Nessi, Paco-Sel, ha chiesto se sindaco e assessore all’Urbanistica siano a conoscenza del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex S. Anna, mentre Ada Mantovani, Adesso Como, ha chiesto di fare attenzione a lasciare i cubetti di porfido, per i lavori in corso, alla mercé di chiunque vicino allo stadio. Per ultimo Alessandro Rapinese, Adesso Como, ha provocatoriamente presentato una mozione per chiedere che chiunque lavori a Palazzo Cernezzi debba utilizzare i bagni dei giardinetti di via Vittorio Emanuele II, auspicando che vengano sistemati e resi fruibili.

Tangenziale

Insediata l’assemblea il capogruppo del Pd Andrea Luppi ha chiesto subito di modificare l’ordine dei lavori per poter parlare del pedaggio della nuova tangenziale comasca, una proposta accolta dalla sua maggioranza. Il 15 ottobre infatti è l’obiettivo di approvazione per i Comuni che vogliano protestare contro il pagamento.

Il sindaco Mario Lucini ha presentato il documento che si prefigge l’eliminazione del pedaggio: ««sollecitando i soggetti coinvolti affinché si possa giungere a un accordo tra Pedemontana e Autostrade per l’Italia» per «una diversa definizione dei pedaggi relativi alle intersezioni con la A9». «Una proposta del tutto ragionevole niente affatto demagogica» ha concluso il primo cittadino.

Favorevoli le voci che si sono levate dalla maggioranza qualche dubbio dall’opposizione e un attacco all’arma bianca di Rapinese «parlate di gabellieri, quando siete voi i gabellieri, voi del Pd di Como» riferendosi agli aumenti delle tasse, per il consigliere poi se un’azienda ha investito in questa infrastruttura dovrà poi trovare il suo tornaconto, mentre ha sottolineato il Cipe aveva già detto che si sarebbe dovuto pagare un pedaggio. Il futuro della infrastruttura preoccupa Marco Butti, Gruppo misto, che ha chiesto come sarà previsto il secondo lotto su quale tracciato con che tipo di gallerie sotto il lago di Montorfano. Per Anna Veronelli, Fi, la mozione è debole si auspica la non introduzione del pedaggio e non ci sono dati sul traffico.

La seduta si è, come tradizione, impantanata quindi in un paio di sospensioni. La prima per permettere a Butti di finire di elaborare e condividere due emendamenti, uno non accolto dai presentatori, dopo un’altra riunione per decidere il da farsi, l’altro, approvato dall’aula, per chiedere il sostegno attivo dei parlamentari comaschi si sulla questione delle tariffe che per il recupero dei fondi necessari al secondo lotto, per ora non finanziato.

Sono nati alcuni battibecchi fra Francesco Scopelliti, Ncd, e il sindaco, avendo il primo accusato il secondo di pochezza, «devo dedurre che il sindaco della nostra città non conti niente», mentre il secondo ha rivendicato l’apertura anticipata della tangenziale verso Nord grazie all’azione su Autostrade per l’Italia, ricordando il maggior peso di una proposta se accolta e sostenuta da tutto il territorio rispetto a un singolo sindaco. «Vorrei vedere se chiedessimo di pagare a quelli di Villa Guardia per far circolare i comaschi cosa succederebbe» ha preso la parola Rapinese sulla eventuale ripartizione di eventuali costi che cadrebbero maggiormente su Como. «Come Comune capoluogo la nostra città è responsabile di farsi carico dei problemi del territorio» ha risposto Lucini aggiungendo che lo spostamento del traffico Est-Ovest fuori dai quartieri periferici della città non potrà che portare giovamento alla vivibilità degli stessi.

Fin quasi alla mezzanotte si è poi protratta una diatriba su procedure e regolamento per la votazione per punti dell’elaborato con l’intervento del segretario generale. L’opposizione chiedeva la possibilità di una prima dichiarazione di voto sui singoli punti e di una seconda prima del voto finale di convalida di tutte le parti approvate messe insieme. Una opzione recisamente respinta da uffici e presidente del Consiglio. Al voto sono stati approvati tutti i punti e il documento che così è stato formato, con qualche astensione e alcuni voti contrari fra le fila dell’opposizione. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Finita la presentazione delle paratie

3 COMO COMUNEIl progetto andrà all’anticorruzione. Palazzo Cernezzi approva il nuovo piano delle alienazioni, stralciata solo via S. Bernardino da Siena.

 

Preliminari

Diverse le preliminari al Consiglio comunale di Como di giovedì 16 aprile Luca Ceruti, M5s, ha chiesto la sistemazione di una lapide per i caduti della Prima guerra mondiale in via Canturina, e chiesto lumi sulla consegna della Tangenziale comasca a settembre-ottobre. Ha confermato le tempistiche il sindaco Mario Lucini «dovranno essere installate le barriere, se no si potrebbe andare gratis fino a Milano». Il primo cittadino ha anche ricordato l’udienza avuta in Parlamento su Schengen, dove ha sottolineato il problema dei minori non accompagnati. Sempre sulla Tangenziale è intervenuto Diego Peverelli, Lega, inalberatosi per le lamentele sul pagamento della tratta «la Regione ci dà 15 milioni per le paratie e noi ci lamentiamo per 60 centesimi». La vicesindaca Silvia Magni ha ricordato le iniziative organizzate dal Comune per il settantesimo anniversario della Liberazione.

 

Paratie

La seduta è incominciata con la ripresa del dibattito sull’ultima variante del progetto delle paratie, come ultimo intervento previsto prima della replica, Vincenzo Sapere, Paco-Sel, ha preso la parola e chiesto «una squadra per controllare i lavori e i materiali» e oltre di informare costantemente i cittadini e la città sui lavori.

Lucini ha quindi replicato a tutti gli interventi e dichiarando però che il progetto dovrà fare un passaggio all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, che «ha l’obbligo di unire tutte le perizie di variante, le riceve e le analizza» e quindi «i nostri tecnici andranno a Roma».

A chi ha chiesto della vertenza con la gelateria battello ha ricordato che l’amministrazione ha vinto il ricorso Tar ed ora ci sarà il passaggio al Consiglio di stato, invece a Ceruti che ha chiesto dei livelli del lago una volta approntate le difese ha risposto «il Consorzio dell’Adda non può muoversi dai livelli di contratto, non potranno per scelta superare l’1.30».

 

Liberazione

Ceruti ha chiesto l’inversione dell’ordine del giorno per discutere una mozione per la promozione e la pulizia del Monumento alla Resistenza europea, «giusto per arrivarci prima del 25 aprile», «perché non ne dà lettura in aula, così prendiamo atto che lei voleva fare quello che si sta già facendo» ha replicato il sindaco. Al voto la proposta è stata bocciata dalla maggioranza, tranne un paio di astensioni e il voto favorevole di Luigi Nessi, Paco-Sel, e Eva Cariboni, Amo la mia città.

 

Alienazioni

Si è quindi ripresa la discussione sugli emendamenti al Piano delle alienazioni tutti bocciati tranne quello per lo stralcio di uno stabile in via S. Bernardino, approvato anche dalla maggioranza. Una situazione che ha indispettito le minoranze, tanto che Alessandro Rapinese, Adesso Como, ha smesso di presentare le proposte di modifica, e Enrico Cenetiempo, Ncd, ha invece esclamato rivolto all’assessore al Patrimonio Marcello iantorno «io faccio quello che faceva lei nella passata amministrazione, non è possibile che dia solo un parere negativo senza neanche argomentare!» «Non ho spiegato ora perché era stato già detto precedentemente il contesto in cui operiamo» di dismissione dei beni anche da parte di tutte le altre amministrazioni pubbliche. «Senza l’alienazione di questi immobili che non sono funzionali all’attività del Comune non potremmo finanziare nessuna opera pubblica, asfalti, scuole…» ha aggiunto il primo cittadino, ricordando la fortuità dell’entrata dei ristorni dei frontalieri che non può essere però sicura. «Non è vero poi che non siamo stati attenti alle proposte fatte dalle minoranze – ha aggiunto Nessi – infatti abbiamo approvato l’emendamento su via S. Bernardino».

Scontate le dichiarazioni di voto e il voto stesso con il parere favorevole della maggioranza e l’opposizione delle opposizioni. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Tangenziale: Lucini scrive a Maroni

pedemontana-tangenziale-a9Per Palazo Cernezzi va scongiurata «L’eventualità del pagamento del pedaggio per l’utilizzo del primo lotto» e ripensate per il futuro le tratte di pagamento.   «Il sindaco Mario Lucini ha scritto nei giorni scorsi al presidente della Regione Roberto Maroni chiedendo una presa di posizione in ordine al previsto pagamento del pedaggio per l’utilizzo del primo lotto della tangenziale» rende noto il Comune di Como. «Tale eventualità è ovviamente da scongiurare poiché vanificherebbe gli effetti positivi di decongestionamento del traffico passante per la città di Como – si legge nella lettera –. I problemi di eccessivo traffico a Como e di conseguente inquinamento, sono dovuti soprattutto alla mancanza di un sistema tangenziale completo (comprensivo quindi anche del secondo lotto, a tutt’oggi non ancora definito e tantomeno finanziato) che determina la presenza di quote notevoli di traffico improprio, soprattutto nella frazione di Camerlata, principale porta di ingresso della città per chi proviene da sud». «La previsione di applicare il pedaggio non solo sulle relazioni est/ovest (Como Est-Villa Guardia) ma anche sulle relazioni est/nord (Como Est-Como Centro) è “illogica” e avrà come conseguenza il dirottamento del traffico sul percorso rotatoria Canturina/viadotto dei Lavatoi/piazzale Camerlata/via Paolo/via Cecilio» prosegue la nota. «”Tenuto conto che questa scelta produrrebbe costi generalizzati (inquinamento ambientale, incidentalità e congestione del nodo e delle radiali di Camerlata) ben più alti dei mancati proventi da tariffa per le relazioni est/nord ed est/ovest – termina il primo cittadino comasco Lucini – si chiede, per un corretto utilizzo dell’infrastruttura viaria e delle risorse impiegate, di non tariffare le relazioni est/nord ed est/ovest e di applicare il pedaggio solo alle relazioni ovest/sud (Villa Guardia-Milano-Malpensa) ed est/sud (Como Est-Milano-Malpensa)”, direttrici entrambe inserite nel sistema autostradale dell’A9» (la lettera). [md, ecoinformazioni]

Villa Saporiti incontra la Regione sulla viabilità

provincia_como_saporitiGiovedì 15 gennaio l’Amministrazione provinciale comasca ha incontrato Regione Lombardia: «Tre i temi principali affrontati al Pirellone: il secondo lotto della tangenziale, la variante della Tremezzina e l’apertura del tratto A della Pedemontana con le conseguenti ripercussioni sul traffico della Novedratese».

 

«Abbiamo portato sul tavolo dell’assessore [alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Sorte] alcune sollecitazioni – dichiara la presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio –. Innanzitutto abbiamo chiesto che venga portata avanti la progettazione del secondo lotto della tangenziale come da progetto elaborato dalla Provincia. Vogliamo rassicurazioni sul fatto che venga portata a termine l’intera arteria viaria e l’assessore Sorte, recentemente nominato, si è impegnato a verificare la questione con CAL e Pedemontana e darci risposte in tempi brevi».

«Abbiamo presentato quello che è lo stato dell’arte su questa importante opera – aggiunge il vicepresidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca –, ma soprattutto abbiamo chiesto alla Regione di monitorare che vengano rispettate tutte le tempistiche in modo da mantenere i finanziamenti previsti dallo Sblocca Italia, essenziali per la realizzazione della variante».

«Con l’apertura del Tratto A della Pedemontana, quello che va da Busto Arsizio a Lomazzo, e che avrà luogo il prossimo 24 gennaio la Novedratese, già di fatto la strada più trafficata della nostra provincia, rischia pesanti ripercussioni in termini di traffico nel tratto che va da Cermenate a Lurago Marinone – conclude Livio –. Il problema verrà risolto solo con l’apertura del tratto B1, slittato per altro a maggio o giugno 2015, apertura che però rischia di creare complicazioni al traffico ancora più pesanti nel tratto da Cermenate ad Arosio. Chiediamo quindi che venga preso in considerazione un adeguamento geometrico della SP32, così come già fatto dalla Provincia nei Comuni di Novedrate e di Figino Serenza, con un aumento del numero di corsie nel tratto di connessione tra la Pedemontana e Cermenate e tra la stessa e Arosio in modo da snellire il traffico». [md, ecoinformazioni]

Tangenziale di Como

muro via san bernardinoPedemontana disponibile a mettere pannelli trasparenti in via S. Bernardino da Siena.

 

Si è tenuto lunedì 1 dicembre l’incontro tra i vertici della società Pedemontana, che gestisce il cantiere della tangenziale di Como, e l’assessore all’Ambiente del Comune di Como in via San Bernardino da Siena prospiciente alla nuova arteria viabilistica comasca.

«Pedemontana ha dato la propria assicurazione a sostituire due file della barriera con pannelli trasparenti, al posto degli attuali in cemento – afferma l’assessore all’Ambiente Bruno Magatti –. I responsabili della società hanno chiesto che i residenti esprimano il proprio consenso dopo di che si potrà procedere con i lavori».

«I tempi richiederanno qualche giorno ma direi che si è trovata una giusta soluzione – termina l’assessore –. Pedemontana farà precedere all’intervento di sostituzione, una verifica sull’impatto acustico per garantire la stessa efficacia dei pannelli posizionati ora e recuperare luce e visibilità». [md, ecoinformazioni]

Tangenziale: Via San Bernardino da Siena

muro via san bernardinoReazioni politiche del muraglione, barriere fonoassorbenti, della nuova arteria comasca a ridosso delle case.

 

Il Movimento 5 stelle comasco ha annunciato la presentazione di una interpellanza sul nuovo manufatto per chiedere «chi è il responsabile preposto dal Comune a vigilare sui lavori, chi è l’analogo interlocutore della Società autostrada pedemontana lombarda, chi ha autorizzato il progetto in questo modo e ove fosse stato autorizzato conoscerne le motivazioni, come il Comune di Como intende intervenire in questa situazione che crea, in modo evidente, ancora maggiori disagi a chi abita in via San Bernardino, come mai nonostante gli incontri che il sindaco ha avuto con chi abita in questa zona non si sia intervenuti prima, come e in quanto tempo si pensa di intervenire presso la Società autostrada pedemontana lombarda per riportare la situazione, di già evidente disagio, in una situazione accettabile in cui i cittadini possano rivedere la luce e soprattutto non essere più dei “cittadini invisibili”». L’interpellanza chiede anche che: «Venga scritta e resa pubblica tramite la stampa una lettera di biasimo nei confronti della società Autostrada Pedemontana Lombarda, per il comportamento assunto nel gestire i lavori».

Per questo il consigliere comunale a Palazzo Cernezzi Luca Ceruti, M5s, chiede: «La sostituzione dei pannelli con barriere “umane” o almeno la sistemazione dello spazio antistante, con l’inserimento di verde con piante o altro».

Per il Partito democratico invece il consigliere regionale Luca Gaffuri ha inviato una lettera, il 28 di novembre, al presidente di Autostrada pedemontana lombarda S.p.a. Salvatore Lombardo «per chiedere conto dell’installazione delle barriere antirumore in corrispondenza di via San Bernardino da Siena – precisa una nota –. Barriere che per tipologia e dimensione arrecano notevole fastidio agli abitanti degli edifici che affacciano sull’infrastruttura».

«I residenti lamentano che per altezza e materiale del manufatto le barriere hanno un impatto insostenibile, privandoli della luce solare e penalizzandoli oltremodo in quanto alla visuale verso l’esterno delle loro case – scrive il consigliere democratico –. In effetti i pannelli istallati appaiono costituire un imponente muro di cemento, cosa che contrasta con gli indirizzi dichiarati da Pedemontana a proposito di barriere fonoassorbenti: “ottimizzare l’inserimento paesaggistico e coniugare la riduzione del rumore ad un’estetica gradevole”, come si legge sul sito internet istituzionale della Società».

«Anche quanto scritto nella Relazione Generale Interventi di Inserimento paesistico-ambientale, Ripristino del Progetto Definitivo della tratta A di Pedemontana e del primo lotto della Tangenziale di Como lasciava intendere situazioni differenti da quella che si sta verificando in via San Bernardino – prosegue Gaffuri –, perché nel documento si affermava di privilegiare, nell’approntare le barriere antirumore, tipologie di cristallo “in prossimità di centri abitati con tracciato in rilevato, ai fini della riduzione del cono d’ombra prodotto” oppure pannelli in metallo “prescelti per le loro caratteristiche di neutralità rispetto alle diversità dei contesti urbanizzati” e si chiariva che pure “il colore è un completamento importante della barriera, giacché consente di evitare la monotonia e di attenuare l’aggressività di alcuni materiali”». Di qui la richiesta del conigliere regionale di: «Intervenire per verificare quanto occorso con la posa delle barriere adiacenti alle abitazioni di via San Bernardino e perché siano assunte le misure idonee a rispondere alle esigenze di vivibilità e di miglioramento degli impatti anche visivi espresse dai residenti». [md, ecoinformazioni]

A Como via del Lavoro chiusa dal 13 al 16 ottobre

primo lotto tangenziale como«Per l’avanzamento dei lavori della Pedelombarda per la realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, le sere dal 13 al 16 ottobre, dalle 20 alle 6 verrà chiusa la via del Lavoro – spiega Palazzo Cernezzi –. Il transito sarà consentito solo ai mezzi di soccorso, ai frontisti e ai residenti di via Tentorio e dei civici 40 e 42 di via Confalonieri».

Chiusa via Scalabrini a Como

via scalabrini como«Per la prosecuzione del cantiere di Pedelombarda legato alla realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como – annuncia il Comune di Como –, dalle ore 6 del 30 agosto alle ore 6 del 3 settembre verrà chiusa la via Scalabrini, nel tratto tra la rotatoria all’incrocio con via Clemente XIII e Casnate con Bernate».

Chiusura totale della provinciale 19 “di Gironico e Cassina Rizzardi”

villa guardiaA Villa Guardia: «Per lavori connessi alla realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, la strada provinciale resterà chiusa dalle 21 del 27 giugno alle 12 del 29 giugno» (l’ordinanza).

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