Il Consiglio comunale di Como di lunedì 7 novembre

Nessuna decisione sull’accesso agli atti, condomini al Parco Lissi

 Un inizio dimesso al Consiglio comunale di Como di lunedì 7 novembre ha poi visto la macchina amministrativa imballarsi sul Regolamento per l’accesso agli atti tanto da portare ad un rinvio dell’argomento al lunedì successivo.

Preliminari

Il maltempo l’ha fatta da padrone nelle preliminari con richieste di pulizia dei tombini, da parte di Emanuele Lionetti, Forza Como, e delle rogge e torrenti comaschi, «che il dramma di Genova non possa ripetersi a Como» ha auspicato il consigliere di Adesso Como Alessanro Rapinese, citando un nuovo insediamento approvato vicino alla roggia Valeria a Monte Olimpino costruito in deroga rispetto ai limiti di rispetto nei confronti del corso d’acqua. Anche Mario Molteni, Per Como, è intervenuto sull’argomento chiedendo la pulizia degli argini del Breggia, mentre Vittorio Mottola, Pd, ha chiesto il coinvolgimento delle Guardie ecologiche volontarie per prevenire e controllare il dissesto idrogeologico.

Sulla sicurezza stradale in via Madruzza, chiedendo la rimozione di alcuni bidoni bianchi davanti a la sede de La Cometa, è intervenuta la consigliera del Pd Silvia Magni, mentre contro l’ex assessore Caradonna si è scagliato Giovanni Acelti, Pdl, «con che titolo si mette a parlare con le persone per il lungolago» ha affermato riferendosi all’incontro avuto dal dirigente di Atm con i genitori di Zambrotta per valutare un’ipotesi, poi fallita, di proroga di apertura del lungolago.

Andrea Luppi, Pd, ha denunciato lo stato di dissesto in cui versano numerose strade cittadine. Pasquale Buono, Fli, ha invece presentato due diverse raccolte di firme la prima fra i residenti di via XX settembre per la posa di dissuasori di velocità o il stazionamento di un agente di polizia locale soprattutto all’uscita dei bimbi dalle scuole (164 i firmatari) e la seconda, con 331 firme, per trovare delle alternative al posteggio della ex Ticosa che da metà gennaio non potrà più essere più utilizzato dati lavori di bonifica dell’area.

Sempre sui posteggi è intervenuto Massimo Serrentino, Pdl, che si  lamentato di una lettera inviata da Csu in cui l’aumento delle tariffe è addossato alla Giunta regionale «la delibera degli aumenti è della Giunta comunale, non si può far ricadere la colpa su un’altra parte».

Roberta Marzorati, Per Como, ha chiesto lumi sullo smaltimento delle macerie della ex Ticosa «pare che l’ex assessore Peverelli non abbia trovato i documenti e abbia chiesto la documentazione alla Etra per sapere quanti camion sono usciti dall’area, spero che si sia sbagliato e i documenti ci siano», la paura infatti è per il periodo precedente quando il cantiere era gestito dalla Perego, sotto inchiesta per smaltimento abusivo e collusioni mafiose.

Ca’ d’industria

Donato Supino, Prc, è invece tornato a chiedere la nomina dei rappresentanti del Comune nel Cda della Ca’ d’industria «signor sindaco lei ha detto di avere già i nomi e di aspettare la nomina della Regione, inizi lei a fare le sue nomine, è da giugno che c’è una gestione provvisoria». Per questo il consigliere di Rifondazione ha annunciato di incatenarsi ad una delle colonne del Cortile vecchio di Palazzo Cernezzi tutti i giorni da giovedì, per un’ora dalle 11 alle 12, fino a quando la sua richiesta non verrà soddisfatta.

Lungolago

Dopo un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione in Liguria, chiesto dal leghista Giampiero Ajani, il sindaco Stefano Bruni ha preso la parola per rassicurare i consiglieri sulla ripresa dei lavori per le paratie dopo l’incontro avuto a Venezia con i rappresentanti della Sacaim precisando che al posto di uno dei commissari dimissionari «oggi è stato nominato un nuovo membro un avvocato di Milano».

Diritto di accesso ai documenti amministrativi

l’Assemblea ha affrontato il primo argomento della serata l’approvazione di un nuovo Regolamento per l’accesso agli atti aggiornato secondo i nuovi termini di legge. «Un adeguamento alla nuova normativa sulla tutela della privacy e fare del portale del comune un elemento principe della comunicazione» ha dichiarato il vicesegretario generale Emoroso.

Una discussione che dagli iniziali toni pacati si è sempre più accalorata fino ad una forte tensione fra il vicesegretario e Rapinese trascesa sul fatto personale «non voglio essere preso in giro» ha detto il secondo «lei non si è mai scusato per i suoi atteggiamenti e già in passato ho lasciato correre» ha dichiarato il secondo.

Molte le critiche delle opposizioni dal silenzio negazione, se non si otterrà risposta entro 30 giorni la richiesta si ritiene respinta, «una norma di garanzia» l’interpretazione di Emoroso, alla disciplina strettamente regimentata dell’accesso alle informazioni.

Il vicesegretario generale ha difeso la proposta sottolineando come anche alcune singole frasi, contestate da parte delle minoranze, «sono state prese dalla giurisprudenza».

Alla replica ben 11 erano gli emendamenti proposti, oltre a un ordine del giorno, per cui gli uffici, vista la complessità dell’argomento, hanno chiesto di rimandare la trattazione dell’argomento per avere il tempo di poter dare una parere argomentato, per cui tutto è stato rinviato a lunedì 14.

Parco Lissi

In scaletta si sarebbe dovuto affrontare l’approvazione definitiva di un intervento edilizio in via Pannilani, ma la mancanza della Vas ha fatto saltare l’argomento e si è così passati all’intervento all’interno del Parco Lissi di Rebbio (solo Rapinese ha chiesto e sostenuto, in una votazione, l’ipotesi di sospendere la seduta).

Un intervento che vedrà la costruzione, da parte di Coop Casa, di due condominietti di tre piani con un piccolo posteggio e dei giardinetti che faranno riferimento alla via Oslavia e i cui appartamenti verranno venduti come edilizia convenzionata ad un prezzo inferiore di quello di mercato.

Un Piano passato in Consiglio vista la deroga rispetto al Pgt approvato da tutti salvo Rapinese e gli esponenti di Per Como che si sono lamentati per il continuo consumo di territorio. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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