Adolfo Feragutti Visconti. Una selezione di opere da collezioni pubbliche ticinesi

Inaugurazione venerdì 11 novembre alle 18.30 al Museo Cantonale d’Arte, Ala Est, in via Canova 10 a Lugano. La mostra resterà esposta fino al 22 gennaio 2012, martedì dalle 14 alle 17, da mercoledì a domenica dalle 10 alle 17, lunedì chiusa. Ingresso libero

 «In occasione della presentazione della monografia dedicata a Adolfo Feragutti Visconti (Pura 1850 – Milano 1924) promossa da Cornèr Banca, a cura di Giovanna Ginex, il Museo Cantonale d’Arte propone una selezione di opere del pittore provenienti da diverse Collezioni pubbliche ticinesi e dalla Collezione Cornèr Banca – spiega una nota alla stampa –. La ricerca, l’identificazione, lo studio delle opere, condotti in oltre due anni di lavoro per la stesura della monografia, hanno permesso di restituire uno sguardo completo sulla produzione e la poetica di Feragutti, artista che in oltre quarant’anni di intensa attività e costante presenza alle rassegne espositive internazionali maturò un proprio personalissimo linguaggio, sorretto da una magistrale tecnica pittorica».

«L’allestimento al Museo Cantonale d’Arte – prosegue lo scritto – ne offre uno sguardo antologico, attraverso una scelta di opere normalmente non esposte al pubblico. Il percorso espositivo si articola in venticinque dipinti. Il Museo Villa dei Cedri concede in prestito Jus primae noctis, replica in dimensioni ridotte dell’opera presentata con successo all’esposizione nazionale di Milano nel 1881 e ora alla Galleria d’Arte Moderna di Milano: una grande composizione riferita ad un episodio del medioevo, in cui il giovane Feragutti coniugò la pittura di storia accademica con una forte prova di realismo nel nudo femminile. L’avanzamento delle ricerche condotte dal pittore negli anni ‘80 e ‘90 sulla figura, e in special modo sulla figura nel paesaggio, è documentato sia dai ritratti di giovani contadine del Museo Civico di Belle Arti di Lugano sia da Le gemelle, sempre a Lugano, luminosa tela en plein air presentata alle Esposizioni Riunite di Milano del 1894. Il tema doloroso dell’emigrazione, affrontato da Feragutti fin dal 1892, è presente ne La lampada accesa in Collezione Cornèr Banca, raccolta da cui proviene anche la grande tela Futuri alpini, con cui il pittore partecipò alla Mostra Nazionale di Belle Arti di Milano del 1906. Qui era presente anche il grande Ritratto di signora. La ritrattistica di alta committenza, per la quale il pittore fu assai noto e ricercato, oltre che in Ticino e in Italia, persino nella lontana India, ha un altro esempio nel Ritratto del Dr. Pietro Conti, noto clinico d’origine luganese. La figura femminile declinata su temi mistici, religiosi e favolistici, in sintonia con la diffusa sensibilità simbolista sviluppatasi in tutta Europa a fine Ottocento, affascinò il pittore, che nel 1898 presentò L’Addolorata e nel 1904, a Lugano e a Milano, quattro pannelli decorativi intitolati Le Maghe persiane, dalle Mille e una notte. La svolta rappresentata nella vita e nella produzione artistica del pittore dal lungo soggiorno e viaggio in Argentina nel 1907-08 è ben documentata dai due forti studi di teste di nativi ora alla Pinacoteca Züst di Rancate, dall’infuocato, quasi monocromo Tramonto nella Terra del Fuoco proveniente dal Museo d’Arte di Mendrisio e soprattutto dalla straordinaria Maternidad, uno dei capolavori assoluti del pittore, donata al Museo Civico di Belle Arti di Lugano. Dalla metà del secondo decennio del nuovo secolo e fino alla morte, Feragutti continuò a rinnovare la sua pittura, senza alcuna nostalgia o cedimento verso i modi del passato e dunque entrando a pieno diritto tra gli artisti del Novecento. Si vedano Portrait in Red e L’attesa, più tarda – entrambi al Museo Civico di Belle Arti di Lugano – fino al trionfo di luce, colore e puro gesto pittorico de La signora delle ortensie, superba tela e aggiornatissimo, grande “ritratto alla moda” presentata a Milano nel 1921, nel 2000 donato al Museo Villa dei Cedri. L’allestimento accoglie, inoltre, un’importante selezione di opere di natura morta, genere nel quale il pittore fu considerato un maestro, provenienti dai musei di Bellinzona, Rancate e dal Museo Cantonale d’Arte».

Per informazioni Internet www.museo-cantonale-arte.ch.

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