Como avrà le luminarie natalizie

14 vie illuminate in centro, con ancora qualche strascico di polemiche

 «Grazie a tutti i commercianti che hanno collaborato perché alla fine la città sarà ben coperta dalle luminarie, grazie in particolare al presidente dell’associazione commercianti di via Milano Stefano Vicari, che ha coordinato le operazioni tecniche di allestimento e scelto allestitore e tipologia di luminaria, e grazie a tutti i partners di Shopincomo, Upcts in testa, perché il risultato finale è stato quello di aver coinvolto malgrado i momenti di difficoltà 340 negozi sui 700 della convalle» ringrazia tutti l’assessora del Comune di Como Etta Sosio dopo le dure critiche avute anche in Consiglio comunale perché per la prima volta dopo decenni la città ha rischiato di rimanere senza le tradizionali luminarie durante lo shopping natalizio.

«Smettiamola di dire che la città rimarrà al buio. Non è vero – afferma Giansilvio Primavesi, presidente di Confcommercio Como –. Le adesioni per lo shopping in Como sono oltre 300 già sottoscritte a queste si aggiungono altre vie, come la via Borgovico e la via Bellinzona dove si stanno organizzando. Si arriva a quota 400, se proprio vogliamo fare i conti. Un numero più alto di quello di Varese. In più ci sono le piazze illuminate dall’organizzazione della Città dei Balocchi. Smettiamola di dire che la città è al buio perché non è vero. È vero che ci sono vie che non hanno aderito, complice la crisi economica, ma io credo che il risultato sia soddisfacente».

Arrivati a 340 adesioni raddoppiano le vie illuminate, che da 7 passeranno a 14, avendo raggiunto il 50 per cento di adesioni che rende sostenibile economicamente l’impresa. «Alcuni punti vendita hanno pagato anche il doppio della quota pur di raggiungere il risultato sperato – precisa Palazzo Cernezzi che sottolinea – Rispetto allo scorso anno, le adesioni sono state il 30% in meno e le vie il 40% in meno. Tuttavia si tratta di vie con minor affollamento di negozi e comunque dove già lo scorso anno vi erano state poche adesioni e l’installazione conseguente di poche luminarie aveva generato critiche per la scarsità di resa».

«Le hostess in questa settimana hanno anche raccolto le adesioni in vie periferiche (Borgovico e Bellinzona) senza ottenere risultati soddisfacenti (via Bellinzona 8 negozi su 23 e in via Borgovico 3 negozi su 29). Ad oggi non vi sono situazioni di “fai da te” e tutte le luminarie fanno riferimento al progetto di Shopincomo – prosegue la nota del Comune smentendo Primavesi –. I 700 negozi contattati sono stati quelli delle 35 vie oggetto dell’indagine di mercato svolta ad agosto su indicazione della stessa associazione di categoria».

«Malgrado la raccolta delle adesioni sia iniziata ai primi di ottobre, le adesioni dell’ultima ora hanno fatto slittare di due settimane, ai primi di dicembre, l’accensione delle luci» conclude con una tirata d’orecchie ai commercianti il Comune di Como, ma Primavesi non ci sta e ribatte a una dichiarazione alla stampa del primo cittadino «al Sindaco di Como, Stefano Bruni, che dice che i commercianti si devono vergognare noi replichiamo che si vergogni lui per come ha ridotto la città. Non si nasconda dietro il tema delle luci di Natale ma si preoccupi dei problemi reali e concreti di Como».

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