Fare Comune, un luogo di proposta politica per le amministrative
«Fare da pungolo e da sprone» questo l’obiettivo del gruppo che si sta riorganizzando in vista delle amministrative del 2012 a Como che si vuole proporre anche come un nuovo luogo di confronto
Una trentina di persone si sono ritrovate nel Salone della Cna di Como martedì 6 dicembre per valutare i possibili sviluppi di quello che è stato il gruppo Primarie vere per Como alla luce della conclusione di quel percorso politico che ha portato alla definizione della candidatura del capogruppo del Pd a Palazzo Cernezzi Mario Lucini come rappresentante del centro sinistra alle prossime elezioni amministrative nel 2012.
Una serata coordinata dall’esponente dell’associazionismo Danilo Lillia, rammaricato per «una presenza meno numerosa rispetto agli altri incontri che ci deve far riflettere», una partecipazione che però ha trovato un dato di qualità nel tentativo di sviscerare le diverse possibilità apertesi per lo sviluppo del gruppo e la sua stessa necessità in essere.
Il dato di partenza è stato la grande partecipazione alle consultazioni, ben 3.532 i partecipanti con un incremento del 70 per cento rispetto alle primarie del 2007. Una buona affermazione salutata da molti dei presenti positivamente, data la capacità di coinvolgere anche fasce di cittadini non necessariamente vicini al tradizionale elettorato del centro sinistra.
Un bacino elettorale, di cui sono stati raccolti i recapiti, che dovrebbero essere elaborati a breve, che è si vuole cercare di coinvolgere e con cui non si vogliono rompere i rapporti.
Tasto dolente invece la partecipazione degli immigrati residenti in città, solo il 5 per cento su una popolazione che tocca il 10 per cento e pochissimi i giovanissimi dai 16 anni alla maggiore età.
Un dato quest’ultimo, in una sala dai capelli ingrigiti, su cui molti hanno preso la parola per lamentare la mancanza di giovani e chiedersi come relazionarsi con loro e coinvolgerli in un percorso comune guardando anche all’evoluzione di movimenti come quello dei “grillini”, degli indignados e di Occupy Wall Street.
«Bisogna lavorare tutti assieme – ha detto l’ex candidato sindaco alle primarie e consigliere comunale di Paco Bruno Magatti –, non cercare di rubarsi gli elettori, ma di massimizzare il proprio bacino, per una riuscita comune e dall’8 di gennaio bisogna essere pronti a partire». Un discorso che non ha lasciato spazi a infingimenti anche sulle possibilità di manovra della futura Amministrazione «l’eredità che ci lasciano è un campo di macerie, non solo per quanto riguarda le risorse, ma anche per l’apparato amministrativo».
Di «far passare le istanze che rischiano di essere tagliate fuori» ha parlato il rappresentante nel Comitato per le primarie Marco Longatti seguito sulla stessa lunghezza d’onda da Mauro Maggiolaro, ex portavoce della candidata alle primarie Gisella Introzzi, che ha chiesto di «stimolare Lucini ad attivarsi e, su alcuni punti come il trasporto sostenibile o i rifiuti zero, diventarne esperti per proporsi come interlocutore privilegiato» per una “Fabbrica” del programma.
L’assemblea ha così deciso di darsi un nome, Fare Comune, e di incontrarsi pubblicamente a scadenza regolare, ancora da definire, per proporsi come punto di riferimento per quanti vogliono partecipare alla costruzione del futuro programma e di una forma di partecipazione, una sorta di Consulta permanente, che dovrà essere attiva da subito dopo le elezioni per seguire e spronare l’amministrazione cittadina. [Michele Donegana, ecoinformazioni]