Consiglio comunale: iniziato tardi, finito prima
Manca ancora il numero legale, tutti a casa senza aver finito di discutere del Piano Argent
Iniziate le preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 12 marzo con quasi mezz’ora di ritardo, non essendoci nessuno dell’Ufficio di presidenza fino all’arrivo del vicepresidente Saladino, il capogruppo del Pdl Claudio Corengia ha chiesto l’impegno del Comune per la liberazione dei due marò italiani «illegittimamente trattenuti in India». «Un impegno per due ragazzi che stavano facendo il loro lavoro» perché tornino in Italia e vangano giudicati in base alle leggi italiane, per questo il consigliere ha chiesto di «esporre in luoghi visibili del Comune il loro manifesto».
Donato Supino, Prc, ha invece chiesto di ridisegnare la viabilità dell’incrocio fra le vie Varesina e Bastiglia, «anche venerdì scorso c’è stato un incidente», e di ripensare il divieto di sosta in via D’annunzio: «per guardare anche alle esigenze degli esercizi commerciali».
Sul bando di assegnazione dei chioschi comunali sono intervenuti l’autonomista Emanuele Lionetti e Luigi Bottone, Pid, con la richiesta di convocazione di un consiglio comunale speciale per trattare la questione prima della fine del mandato (l’ultima seduta è prevista per lunedì 19 marzo).
Alessandro Rapinese, Adesso Como, ha chiesto di intervenire per risolvere il problema delle infiltrazioni d’acqua nella cucina della scuola materna di via Volta e Pasquale Buono, Gruppo misto, ha riaffermato la propria contrarietà per l’approvazione della grande mostra nonostante non sia stato votato il Bilancio di previsione.
Argent
Insediatasi l’assemblea, la discussione è incominciata sull’approvazione definitiva del Piano Argent, fortemente ridotto, dopo le osservazioni e il pronunciamento del Consiglio di stato.
«Ne parliamo stasera senza assessore all’urbanistica, il sindaco, e presidente della Commissione?» ha chiesto il socialista Vincenzo Sapere. «Per quanto riguarda la parte politica il sindaco ha incaricato l’assessore Cenetiempo di relazionare e per la parte tecnica l’ingegnere Laria, penso che la mancanza di Lucini sia del tutto casuale», la risposta del presidente, arrivato per l’appello, Pastore.
Laria ha quindi spiegato la contrarietà all’opera da parte della Circoscrizione, mancanza di servizi, maggiore cubatura rispetto al Prg, pericoli per l’Oasi del Bassone e letto le osservazioni espresse da rappresentanti del Partito democratico, il consigliere di Paco Bruno Magatti e la Città possibile.
L’intervento edilizio ridotto a meno della metà «sarà di case più piccole dotate di molto verde condominiale» ha riassunto l’ingegnere. Dopo un primo giro di domande per alcune domande e risposte di chiarimento è incominciato il dibattito.
Vittorio Mottola, Gruppo misto, ha lamentato la riduzione degli spazi sociali, mentre Andrea Luppi, Pd, ha dichiarato l’astensione del proprio gruppo, e Marcello Iantorno, Pd, ha chiesto chiarimenti legali con i procedimenti processuali in corso.
Dato il clima vacanziero, da fine mandato, e gli ampi vuoti fra i banchi della maggioranza, Supino ha chiesto la verifica del numero legale. Uscite le minoranze ad una prima conta solo 17 consiglieri erano presenti in aula, al secondo appello, scesi a 14, la seduta alle 22.20 è stata dichiarata deserta. [Michele Donegana – ecoinformazioni]