Poste in tilt a Como
«I lavoratori sono stati sequestrati dallazienda» la denuncia della Cisl Poste
Un blocco del sistema informatico ha bloccato le poste comasche dalle 9.30 di lunedì 16 aprile, così come avvenuto il 10 marzo scorso.
«Come sempre in queste occasioni la tensione negli uffici postali è stata alta ed a farne le spese, sono stati gli incolpevoli lavoratori che non sono riesciti a far fronte alle legittime e giuste proteste dei cittadini – spiegano i segretari di Slp-Cisl, Uil-Post, Confsal e Ugl –. Ormai le nostre denunce, come Organizzazioni Sindacali, si sprecano così come si spreca il costante silenzio del management di Poste che diventa un sospetto che non si voglia fornire un buon servizio alla clientela».
I sindacati lanciano un appello alla politica perché intervenga «affinché si faccia luce sui perenni disservizi di una Azienda pubblica che eroga servizi pubblici» e si chiedono «come mai la magistratura non sia ancora intervenuta a cercare di capire dove siano le eventuali responsabilità della continua interruzione di pubblico servizio».
Infatti lunedì lo “stallo” si è protratto per ore senza nessuna comunicazione «Il personale ha solo ricevuto una mail dal capo della Direzione delle Poste di Como (intorno alle ore 11) in cui si assicurava che l’operatività sarebbe stata ripristinata dopo un’ora».
«I colleghi hanno ricevuto delle telefonate con le quali li si consigliava di rimanere negli Uffici – precisa il comunicato, dato che – gli operatori devono provvedere alla chiusura di tutti gli sportelli contabili operando anche alle chiusure delle casse che, a causa del blocco, non è stato possibile».
Una situazione di incertezza per cui: «I lavoratori si sono sentiti letteralmente ostaggio della propria azienda», denunciano i sindacati, non potendo sapere la fine del proprio turno di lavoro. [md – ecoinformazioni]