Le Acli auspicano l’alternanza a Como

Le elezioni, dice la presidenza provinciale, «hanno indicato un profondo mutamento avvenuto nel comportamento dei cittadini e di conseguenza nell’assetto politico locale»

«Di fronte ad una fase di grande frammentazione del centro-destra, lo schieramento di centro-sinistra ci pare l’unico pronto ad assumersi le grandi fatiche e le responsabilità connesse al governo della città – spiega una nota alla stampa – e a dare risposte alle domande di equità, trasparenza, accoglienza e partecipazione che le Acli hanno indicato come priorità per la futura amministrazione».

«In questo contesto le Acli guardano con soddisfazione al risultato positivo ottenuto da diversi candidati – prosegue lo scritto –, fra i quali alcuni militanti o dirigenti del Movimento, altri ad esso vicini per comune sentire e medesimo impegno sociale e politico e si augurano che queste persone abbiano la possibilità di esprimere al meglio il loro impegno per la comunità».

Una alternanza «fisiologica e positiva» è quanto auspicato dal movimento cattolico comasco che chiederà in ogni modo a chiunque venga eletto di «individuare modalità e strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita dei quartieri», dopo la soppressione delle Circoscrizioni, di «favorire e rafforzare i rapporti con il Terzo Settore per compensare, integrare e recuperare il venire meno di importanti risorse economiche per le politiche di welfare che, se non governate, rischiano ricadute drammatiche sui cittadini» e di «sostenere le famiglie, a partire da quelle più fragili, e le fasce deboli della comunità con interventi mirati, parametrati alle reali condizioni di compartecipazione alla spesa delle famiglie e dei cittadini». [md – ecoinformazioni]

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