Holzwege – Sentieri erranti

Arte svizzera in 20 opere dalla Collezione della Mobiliare al Museo cantonale d’arte in via Canova 10 a Lugano. Inaugurazione venerdì 25 maggio alle 18.30, l’esposizione resterà aperta fino al 19 agosto, martedì dalle 14 alle 17, da mercoledì a domenica dalle 10 alle 17, lunedì chiuso. Ingresso 12 franchi, ridotti (Avs, studenti, gruppi) 8

«Nata alla fine degli anni trenta del secolo scorso come collezione d’impresa, la collezione d’arte della Mobiliare ha iniziato ad assumere a metà degli anni ottanta, su impulso dell’allora direttore del Kunstmuseum di Berna Hugo Wagner, l’identità che ancora oggi la contraddistingue – spiega una nota alla stampa –. Affidata alla gestione di un curatore e arricchita da acquisizioni annuali decise da un’apposita commissione artistica, la collezione, collocata nelle sedi di Berna e Nyon, si è così venuta sviluppando negli ultimi trent’anni come una raccolta che documenta alcune delle tendenze che hanno caratterizzato l’arte svizzera dagli inizi Novecento ad oggi, con particolare attenzione alle esperienze degli ultimi decenni».

«A undici anni di distanza dalla mostra tenutasi al Kunstmuseum di Berna e dal catalogo realizzato in collaborazione con l’Istituto svizzero di studi d’arte – prosegue il comunicato –, l’esposizione promossa dal Museo Cantonale d’Arte e curata da Elio Schenini, oltre ad offrire l’occasione per ammirare alcune opere storiche di questa collezione (da Ferdinand Hodler a Félix Vallotton, da Cuno Amiet a Meret Oppenheim, da Markus Raetz a Franz Gertsch), vuole presentare al pubblico un ampio panorama delle opere entrate nella raccolta a partire dal 2000, consentendo così allo spettatore di confrontarsi con gli sviluppi più recenti dell’arte contemporanea svizzera».

Una mostra che con un titolo particolare: «Holzwege, rimanda al titolo, difficilmente traducibile, di una celebre raccolta di scritti di Martin Heidegger, che nelle edizioni italiane alcuni hanno reso con Sentieri interrotti, altri con Sentieri erranti. Nel loro significato primario gli Holzwege non sono altro che i sentieri che troviamo nei boschi, sentieri nati in maniera casuale dal passaggio di legnaioli e cacciatori che si intrecciano e si disperdono apparentemente senza meta nel fitto delle selve, interrompendosi spesso all’improvviso».

«Allo stesso modo di un bosco attraversato da una molteplicità di sentieri, la mostra non si presenta come un tentativo di sistematizzazione unitario e coerente – spiega la nota –, ma come una selezione di circa centoventi opere che si offrono al nostro sguardo lungo una serie di percorsi frammentari ed erratici, che sembrano seguire la complessa articolazione degli spazi espostivi del Museo Cantonale d’Arte, rivelando nuove possibilità di lettura e inattese connessioni tra le opere che compongono la raccolta. Le singole sezioni in cui si suddivide la mostra (organizzate sulla base di analogie tematiche o formali) sembrano infatti ogni volta dare avvio a un percorso che però poi quasi inavvertitamente si interrompe, lasciandoci per un attimo spaesati, prima che ci accorgiamo di esserci ormai già incamminati su di un altro sentiero».

«Del resto, come ci ha insegnato Heidegger, per addentrarsi nella foresta dell’essere bisogna lasciare le strade battute e abbandonarsi al vagare errante degli Holzwege – conclude lo scritto –. Quegli stessi Holzwege lungo i quali sembra invitarci a seguirlo Il taglialegna di Hodler, emblema di questa raccolta, con cui si aprono non a caso questi percorsi nell’arte svizzera moderna e contemporanea». [md – ecoinformazioni]

Artisti in mostra

Peter Aerschmann, Anna Amadio, Cuno Amiet, John M. Armleder, Ana Axpe, Silvia Bächli, Babette Berger, Olaf Breuning, Daniele Buetti, Balthasar Burkhard, Marie José Burki, Gianfredo Camesi, Luciano Castelli, Marie-Antoinette Chiarenza, Philippe Decrauzat, Christian Denzler, Barbara Ellmerer, Franz Fedier, Thomas Flechtner, Sylvie Fleury, Gunter  Frentzel, Athene Galiciadis, Franz Gertsch, Silvia Gertsch, Camille Graeser, Hervé Graumann, Eva Haas, Ferdinand Hodler, huber.hube, Rolf Iseli, Daniela Keiser, Isabelle Krieg, Alois Lichtsteiner, Verena Loewensberg, Urs Lüthi, Jean-Luc Manz, Christian Megert, Chantal Michel, Otto Morach, Virginie Morillo, Frédéric Moser/Philippe Schwinger, Ka Moser, Olivier Mosset, Ursula Mumenthaler, Yves Netzhammer, Meret Oppenheim, Flavio Paolucci, Carmen Perrin, Annaïk Lou, Pitteloud, Vaclav Pozarek, Markus Raetz, Giacomo Santiago Rogado, Ilona Ruegg, Christoph Rütimann, Mario Sala, Albrecht Schnider, Pierre Schwerzmann, Roman Signer, Hans Stalder, Dominik Stauch, Gerda Steiner, Julia Steiner, Annelies Strba, Robert Suermondt, André Thomkins, Dominique Uldry, Félix Vallotton, Esther van der Bie, Cécile Wick, Uwe Wittwer, Peter Wüthrich, Wolfgang Zät, Remy Zaugg, Véronique Zussau.

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