Osservatorio rapido di Confindustria Como e Lecco per aprile 2012

Nessun miglioramento per le imprese comasche che notano: «Elevate propensioni al rallentamento della domanda a cui fanno seguito contrazioni dell’attività produttiva e del fatturato»

Il tradizionale report delle associazioni degli industriali lariani rileva che «il mercato interno resta stagnante e si registrano segnali di contrazione anche per l’export che conserva tuttavia una maggior dinamicità», mentre «il grado di utilizzo degli impianti produttivi segna un peggioramento rispetto a marzo mentre le aspettative economiche e occupazionali per le prossime settimane continuano ad esprimere incertezza».

Una conferma del difficile momento attraversato dall’economia comasca e lecchese è dato dal permanere delle «criticità legate alle situazioni di insolvenza e ai ritardi di pagamento, alla volatilità dei prezzi delle materie prime e ai rapporti tra imprese e istituti di credito».

«Anche questa volta le nostre aziende segnalano una sempre più scarsa visibilità sulla domanda, che raramente arriva a oltre due mesi – evidenzia il presidente di Confindustria Como Francesco Verga –. È chiaro che con questo stato di cose è impossibile per qualsiasi azienda pensare di fare un minimo di programmazione sugli investimenti o anche solo dare risposte rassicuranti ai propri collaboratori. E così il rischio è di concentrarsi esclusivamente sulla sopravvivenza quotidiana, tralasciando lo sviluppo e la ricerca».

«Per riavviare la crescita occorrono seri e profondi cambiamenti – conclude Verga –, ma su questi aspetti mi sembra che ultimamente il nostro Governo purtroppo abbia registrato una battuta d’arresto». (il rapporto) [md – ecoinformazioni]

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