Il Consiglio comunale di Como di lunedì 18 giugno

Cenetiempo e Forlano vicepresidenti, inizia la discussione sulle nomine nelle partecipate, il Pdl è contro la revoca degli incarichi

Nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 18 giugno Marco Butti, Pdl, ha chiesto di trovare una soluzione per il passaggio dei mezzi pubblici in piazza Cavour dopo la chiusura di via Fontana, «adesso con la bella stagione si rischiano incidenti con i passanti come ieri con un bambino», Luigi Nessi, Paco-Sel, ha chiesto invece un «sostegno per il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari», così come chiesto dall’appello di Melting Pot Europa, per coloro che sono scappati dalla Libia e a cui sta scadendo il permesso di soggiorno temporaneo, anche per il 20 giugno Giornata mondiale dei rifugiati. «Diminuiamo del 90 per cento lo stipendio presidente del Consiglio, che equivale a quello di un assessore – ha proposto Alessandro Rapinese, Adesso Como – così come hanno già fatto a Cantù». Mario Molteni, Per Como, ha invece chiesto un intervento di pulizia nel bacino di fronte a piazza Cavour invaso da legni e sporcizia e di togliere le barriere in legno, che impediscono la vista, dal cantiere del lungolago, oltre a fare una segnalazione sul cantiere per l’espansione del cimitero di Monte Olimpino in cui alcuni operai hanno lavorato di domenica e senza casco.

Per ultimo Enrico Centiempo ha chiesto il perché dell’assenza del sindaco al gemellaggio fra l’Ardisci e spera comasca e padovana, gli ha risposto il sindaco Lucini affermando di essersi già scusato con l’associazione per l’assenza, ma di non essere riuscito ad andarci.

Capigruppo, vicepresidenti e nomine varie

Insediatasi l’assemblea si è provveduto a nominare i capigruppo dei gruppi consiliari con più di un componente. Per il Pd è stato designato Stefano Legnani, per Como civica Marco Tettamanti, per Paco-Sel Luigi Nessi, per il Pdl Laura Bordoli, per Forza cambia Como Sergio Gaddi, per Adesso Como Alessandro Rapinese e per la Lega Nord Alberto Mascetti, d’ufficio sono capigruppo gli esponenti di quelle liste che sono da soli in Consiglio come Marco Servettini, Amo la mia città, Luca Ceruti, Movimento cinque stelle, e Mario Molteni, Per Como. Si è quindi passati alla votazione per la nomina dei vicepresidenti dell’Assemblea e su proposta di Bordoli e Legnani sono stati indicati Mario Forlano, Como civica, e Cenetiempo che sono stati eletti a scrutinio segreto rispettivamente con 18 e 8 voti, raccogliendo il secondo anche un voto dalla maggioranza, mentre Rapinese ha raccolto 4 preferenze.

Sono stati eletti poi Guido Frigerio (Como civica), con 19 voti, e Ada Mantovani (Adesso Como), con 5 voti, 4 le bianche e 2 le nulle, nella Commissione comunale per la formazione degli elenchi dei giudici popolari.

Nominato anche il presidente del Collegio dei revisori dei conti. Bordoli si era dimessa durante la campagna elettorale, «con grande senso civico» ha sottolineato l’assessora al Bilancio Giulia Pusterla, e l’incarico va reintegrato in vista della scadenza del Collegio il 20 dicembre prossimo. Diciassette sono state le candidature pervenute e l’incarico è stato assegnato a Gianluigi Rossi con 18 voti, mentre solo 5 sono stati raccolti da Alessandro Valli, 1 da Michele Dell’Agli, 1 scheda bianca, 5 nulle. Della mancata divulgazione dell’avviso alla stampa si è lamentato Cenetiempo, a cui ha risposto il sindaco, «ha organizzato tutto la precedente Giunta, mentre Butti ha paventato che l nomina fosse illegittima mancando fra le documentazioni pervenutegli il curriculum vitae del professionista indicato dalla maggioranza.

Indirizzi per le nomine nelle partecipate

La discussione si è accalorata quando si è passati alla discussione sugli indirizzi per le nomine nelle partecipate dell’Amministrazione presentata dall’assessore Marcello Iantorno, che ha ripercorso anche la storia dei provvedimenti precedenti già adottati nel ’98 e nel ‘01.

L’oggetto del contendere è stata la revoca del mandato dei rappresentanti del sindaco.

Il capogruppo della Lega ha chiesto una sospensiva, «come da Statuto è stata giustamente affrontata ora, ma ritengo sia una proposta complessa che necessiti un passaggio nelle Commissioni», che però non è passata ai voti, sostenuta solo dalle opposizioni.

Sono iniziate quindi una serie di domande di chiarimento da parte delle minoranze, soprattutto sulla fattibilità legale. Per l’assessore Iantorno, confortato dall’avvocata comunale Ceresa, non ci sono problemi perché con la nomina del nuovo sindaco decade la vecchia designazione sindacale, Lucini entro 45 giorni dal suo insediamento deve dare dei nuovi nominativi e gli organi competenti delle varie strutture, associazioni, fondazioni, società per azioni, avranno poi 120 giorni di tempo per effettuare un ricambio all’interno dei propri organismi dirigenti.

Durante la discussione Rapinese si è detto soddisfatto del poter cambiare le nomine della vecchia Giunta, ma ha proposto degli emendamenti per rendere più stringente l’impossibilità di nominare «i “trombati della politica”» nelle partecipate, mentre Gaddi ha sottolineato l’importanza delle parole laddove nello scritto proposto si parla di incompatibilità per politici che hanno ruoli dirigenziali. Una definizione troppo fumosa per il capogruppo di Forza cambia Como che ha sottolineato invece come le nomine debbano basarsi sulla competenza. «Non c’è umanità – ha cambiato registro la capogruppo del Pdl – le persone che rappresentano il Comune nelle partecipate non sono neanche state convocate e sentite, molte di loro hanno lavorato bene». «Sono contraria a questo provvedimento e allo spoil system – ha aggiunto Bordoli – credo che si debba cambiare dal puto di vista umano». «Voi vedete quello che è stato il vostro vizietto del passato» è stata la pronta risposta di Vincenzo Sapere, Paco-Sel, a cui si è aggiunto Molteni: «Mi stupisco che le persone nominate dalla vecchia Giunta non si siano dimesse spontaneamente per un forma di moralità politica, credo comunque che Lucini possa anche confermare chi ha lavorato bene». Data l’ora la seduta è stata poi sciolta e la discussione aggiornata alla prossima assemblea. [Michele Donegana, ecoinformaizoni]

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