Libera informazione a L’isola che c’è

Domenica 23 settembre alle 11  a L’isola che c’è nel Palazzetto dello sport di Villa Guardia si svolgerà il seminario – tavola rotonda  Libera informazione. Seminario per una rete della comunicazione non commerciale. Sono invitati tutti coloro che sono attivi nella libera informazione nel nostro territorio ai quali si chiede di partecipare all’incontro dando il proprio contributo alla discussione che sarà aperta da una serie di interventi già programmati. Parteciperanno: Alessandro Tarpini (Cgil In-forma Como), Alessio Brunialti (La settimana InCom), Andrea Bocci (Lavori in corso), Andrea Rosso (Natura e comunicazione), Claudio Ramaccini (Az), Dario Alemanno (QuiComo), Fabio Cani (NodoLibri), Idapaola Sozzani (Geniodonna), Lorenzo Spallino (Comune di Como), Magda Morazzoni (L’isola che c’è), Mariagrazia Gipsi (Csv), Mauro Fogliaresi (Oltre il giardino), Micaela Terzi (Urbano creativo), Raffaele Faggiano (AltraComo); coordina Gianpaolo Rosso (ecoinformazioni).

Anticipiamo, dal numero 417 del mensile ecoinformazioni, l’introduzione al tema.

Libera informazione

Da molto tempo contrastiamo il luogo comune che descrive il territorio lariano incapace di innovazione politica. E abbiamo più volte ragionato su come questo pregiudizio “razzista” abbia aiutato le destre a presentarsi come l’unico governo possibile per una provincia grigia, strutturalmente conservatrice. Oggi che quel luogo comune non regge più, né in campo politico, né in campo culturale, si può aprire finalmente una discussione sul “ben di Como”, una ricognizione delle idee e delle energie già oggi in grado non solo di sognare, ma anche di progettare concretamente un futuro per il nostro territorio. E per noi è ovvio incominciare dall’informazione. Questo è lo scopo del seminario Libera informazione. La rete comasca della comunicazione non commerciale che si svolgerà domenica 23 settembre alle 11 a L’isola che c’è, la nona fiera delle relazioni e delle economie solidali. E questo è anche lo scopo delle pagine che seguono, nelle quali avviamo una riflessione sulla definizione di una “informazione altra”, “non commerciale”, “libera”, e presentiamo la prima tappa di un viaggio nella storia dell’informazione comasca. La nostra tesi è che a Como vi siano le condizioni per sperimentare nuove forme organizzative e nuove strategie di comunicazione capaci di rompere l’unidirezionalità, la centralizzazione e l’omologazione del sistema di informazione attuale.

Ci sono le intelligenze e le professionalità, e c’è anche la capacità d’impresa, in un settore nel quale è completamente cambiata la struttura degli investimenti e in cui l’innovazione di processo e di prodotto è altissima. E naturalmente ci sono i contenuti, le cose da dire, in un modello sociale in cui la selezione delle notizie è distorta da ragnatele ideologiche e logiche mercantili e in cui pochissimi fanno opinione, e credono di parlare per tutti. In tutto il mondo, nuove aggregazioni sociali tentano generosamente di capovolgere gli esiti culturali e politici di un sistema di informazione che funziona ormai come trappola della conoscenza, e lo fanno sfruttando con intelligenza le enormi possibilità offerte (incautamente) dalla tecnologia: bassi costi di produzione, moltiplicazione delle sorgenti, autoproduzione, dinamicità dei gruppi destinatari. Dare ulteriore slancio al ruolo di libera informazione è insomma un obiettivo realistico oltre che appassionante. Nelle pagine che seguono vi presentiamo una serie di schede su alcuni dei soggetti attivi nel nostro territorio. Una serie ovviamente incompleta.

Oggi i tempi ci sembrano maturi per costruire sensate sinergie e interconnessioni virtuose tra i molti punti di una nuova rete di informazione di cui incominciano a vedersi soggetti e metodi. E se c’è molto da fare per chi come ecoinformazioni si è prefisso il compito dell’informazione partecipata, c’è molto da riflettere per la politica locale che, non abbiamo dubbi, comprende come l’informazione libera e la comunicazione tra cittadini e con le istituzioni sia la sostanza della democrazia. [Andrea Rosso, Gianpaolo Rosso]

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