Oratorio laico su don Milani sabato a Como

Blog-Giacometti-Milani2Sabato 2 febbraio, alle ore 18, nel salone dell’Istituto Carducci a Como verrà presentato lo spettacolo dedicato a don Lorenzo Milani scritto nel 2012 da Luca Benatti e Antonio Giacometti in occasione del 45° anniversario della scomparsa del grande ispiratore del rinnovamento della scuola. “I care” L’eredità ignorata (il titolo del lavoro fa esplicitamente riferimento a una delle frasi preferite del priore di Barbiana: “Mi interesso”, “Ho a cuore”) è un oratorio didattico per voci recitanti, coro ed ensemble, eseguito dalla “Quarta generazione della domenica”, coordinata da Antonio Giacometti. L’ingresso è gratuito.

L’oratorio è stato realizzato per celebrare il quarantacinquesimo anno dalla scomparsa del priore di Barbiana, morto il 26 giugno del 1967, cercando di far conoscere, da un angolo d’interpretazione laico, la prorompente attualità delle sue intuizioni educative, che, secondo l’autore dei testi, nella scuola italiana non sono mai state compiutamente realizzate.

È la storia di una bambina del 1957, che a 10 anni legge “Lettera ad una professoressa”, rimanendone profondamente colpita. I principi educativi che escono dal libro si depositano per sempre nella sua memoria, guidandola nel suo percorso da musicista e da insegnante, fino all’elaborazione di una precisa idea d’insegnante e d’insegnamento, attento ai mutamenti sociali e culturali avvenuti negli ultimi 30 anni, ma anche pronto a recepire gli “universali educativi” proposti da Don Milani quasi mezzo secolo fa.

“I care” è un oratorio, cioè un genere musicale molto antico, che è però stato coltivato anche in tempi moderni e consiste nella messa in scena immobile di un testo sacro, che implica una drammaturgia, che non viene rappresentata nei termini di un’opera in musica (cioè con scene, costumi, movimento), ma solo attraverso la forza evocativa della musica e del testo. In questo caso si tratta di un oratorio profano e didattico, cioè interamente pensato per essere suonato e cantato da bambini e ragazzi di età compresa fra i 10 e i 18 anni, in collaborazione con un attempato compositore esperto in didattica, un suo giovane allievo di composizione e tre adulti di età compresa fra i 30 e i 50 anni. Nella forma che viene presentata a Como l’oratorio è scritto per un flauto, un oboe, otto violini, un violoncello, arpa, pianoforte, tastiera elettronica multitimbrica, basso elettrico, piccolo coro di voci bianche, una voce recitante di bambina (10 anni), una voce adolescente (18 anni), due voci adulte in scena e una fuori campo, preincisa, che rappresenta la voce di don Milani.

Scopri di più da [Arci - Giornalismo partecipato]

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading