L’Arpa privatizza le analisi ambientali/ Poi “chiarisce” indicando le limitazioni
Colpo di coda della linea di privatizzazione selvaggia imperante nella Lombardia di Formigoni. L’Arpa, l’ente regionale deputato ai controlli ambientali, ha emesso un bando per chiedere la preventiva disponibilità di aziende private a fornire «servizi di analisi laboratoristi che su matrici ambientali non eseguibili presso i laboratori Arpa». L’avvio di tale procedura vista la contemporanea riduzione dei laboratori chimici dell’Arpa sul territorio evidenzia la tendenza a preparare l’esternalizzazione delle analisi rinunciando all’insostituibile ruolo di controllo dell’ente pubblico. Stupisce che una decisione di tanta importanza sia stata adottata con un provvedimento urgente (scadenza 15 marzo) a pochi giorni dalla decadenza dell’organo di gestione dell’Arpa. Tutte le informazioni sono reperibili qui. Aggiornamento: nella giornata dell’8 febbraio la comunicazione dell’Arpa è stata modificata inserendo limitazioni che ne rendono meno grave l’impatto riportandolo a livelli ordinari di esternalizzazione.
È opportuno chiarire quanto contenuto nel vostro post:
non si tratta di un bando, ma di una semplice indagine di mercato volta ad acquisire la conoscenza di fornitori presenti sul mercato, ai quali ricorrere per l’ acquisizione di alcuni servizi di analisi laboratoristiche su matrici ambientali. ARPA, già negli anni scorsi, aveva stabilito di far eseguire tali servizi a soggetti esterni qualificati in ragione della episodicità di alcune specifiche necessità, le quali non rendono economica la gestione interna a causa del rilevante investimento necessario in apparecchiature e formazione specifica dei propri operatori. L’indagine consentirà di poter procedere più velocemente a richiedere i corrispondenti preventivi e ad assegnare l’analisi richiesta e, di conseguenza, di fornire una prestazione quanto più tempestiva possibile.
Tale attività analitica, di carattere occasionale e non programmabile, si riferisce appunto a poche specifiche tipologie di prestazioni, quali ad esempio: l’analisi di gas disciolti in acqua;
il pretrattamento, mediante attacco in “bomba calorimetrica”, di campioni per l’analisi degli alogeni; la misura di potere calorifico.
In relazione al fabbisogno storico di tali esigenze analitiche, riferito all’ultimo quinquennio, la necessità è stimabile in 10-20 campioni all’anno (contro un totale di oltre 40.000 campioni analizzati in proprio dall’Agenzia) e la spesa annua lorda è pari a circa €. 8.000,00.
Vista la sporadicità delle richieste, è dunque opportuno ed economicamente conveniente ricorrere ad affidamento a laboratori esterni qualificati. L’acquisto delle attrezzature necessarie ad effettuare direttamente le suddette analisi comporterebbe, infatti, una spesa di circa 80-100mila euro, oltre a quella relativa alla manutenzione e agli adeguamenti impiantistici necessari all’installazione degli strumenti.
Si precisa che non è prevista in alcun modo l’esternalizzazione dell’attività laboratoristica propria di ARPA e che il vostro riferimento alla riduzione del numero di laboratori – già avviata due anni fa – è da leggersi in termini di riorganizzazione strutturale dell’Agenzia, in un’ottica di miglioramento della qualità del servizio e, sicuramente, non della riduzione della quantità delle prestazioni gestite dal service analitico dell’agenzia, senza perdere di vista l’aspetto del contenimento dei costi nell’interesse, innanzitutto, dei cittadini.
Infine, per maggior precisione si fa notare la scadenza corretta dell’avviso è il 15 marzo 2013 e non il 15 febbraio, come riportato nel post.
ARPA Lombardia