Braga e Guerra non favorevoli a Marini

pd

Mauro Guerra ha scritto sulla sua pagina facebook di aver votato nell’assemblea dei parlamentari di ItaliaBeneComune contro la proposta di candidatura di Franco Marini. Chiara Braga, sempre attraverso il social network, fa sapere di non aver votato a favore dell’ex presidente del Senato. Leggi nel seguito del post le dichiarazioni integrali dei due parlamentari.

Scrive la parlamentare all’una di giovedì 18 aprile: «Questa sera all’Assemblea dei gruppi parlamentari ItaliaBeneComune non ho votato a favore della proposta di Bersani. Pur riconoscendo il valore della candidatura di Franco Marini e lo sforzo giusto di ricercare una condivisione ampia in Parlamento. Prendo atto della scelta e delle modalità con cui si è conclusa l’Assemblea. Rifletterò fino all’ultimo e in ogni caso domani voterò secondo coscienza, cercando di mantener fede al mandato che mi è stato affidato. Grazie a tutti per i messaggi di sprone ed incoraggiamento che mi avete fatto arrivare in queste ore».
Mauro Guerra, dalla pagina personale di facebook, scrive a mezzanotte:« All’assemblea dei gruppi parlamentari del PD di questa sera ho votato contro la proposta di candidatura di Franco Marini. Ho grande rispetto e stima per Franco Marini e credo che sulla Presidenza della Repubblica occorra cercare la più ampia condivisione possibile. Ma la più ampia condivisione deve riguardare prima di tutto il mio partito e la sua gente, la coalizione di centro sinistra e soprattutto la nostra proposta deve parlare agli italiani il linguaggio di una nuova stagione» [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]

3 thoughts on “Braga e Guerra non favorevoli a Marini

  1. coraggio, continuate a mantenere la vostra posizione contraria all’ elezione di Marini. La gente è con voi

    1. Apprezzo la coerenza di Braga e Guerra, non tanto perchè Marini può non piacere ( così come non piace alla gente di sinistra) quanto perchè le modalità con cui è emersa la sua candidatura contraddicono clamorosamente la linea mantenuta dal PD in campagna elettorale nonchè da Bersani durante il “pre-incarico esplorativo” affidatogli da Napolitano per la ricerca di un’ipotesi di Governo futuro: nessun compromesso con ” il nemico”, cioè il PdL di Berlusconi.
      La canditaturi Rodotà invece, se fatta propria dal centrosinistra, riavvicina la possibilità di un’intesa politica anche minima con M5S, indispensabile per tentare un governo stabile che ci traghetti verso nuove elezioni con una nuova legge elettorale.
      Lo capirebbe ancher un bambino, perchè Bersani no ???

      1. Vogliamo Stefano Rodotà presidente della repubblica!!! Spero voi l’abbiate compreso sino in fondo e quindi ora fatelo capire a quei capoccioni che insistono con nomi ritriti e ormai fuori dalla storia.

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