“Il furto delle terre”: Stefano Liberti a Erba/ venerdì 19 aprile
Venerdì 19 aprile a Erba prosegue la quinta edizione di “Un altro mondo è possibile”, rassegna annuale di incontri organizzata e promossa dalla cooperativa di commercio equo e solidale Shongoti Onlus e e l’associazione Trapeiros di Emmaus, con il patrocinio del Comune di Erba
Dopo la prima serata con Alessio Ciacci, venerdì 19 aprile alle 21:00 presso la Sala Isacchi di Casa Prina in Piazza Prina 1 a Erba è la volta del giornalista Stefano Liberti, per l’incontro “Il furto delle terre”.
Stefano Liberti è un giornalista, scrittore e documentarista. Pubblica da vari anni reportage di politica internazionale su quotidiani e periodici italiani e stranieri, Geo, L’Espresso, Ventiquattro, Il Manifesto El País semanal e Le Monde diplomatique. Per questa attività ha vinto i premi giornalistici Marco Luchetta e Guido Carletti. Come regista ha lavorato per la trasmissione tv “C’era una volta” di Rai3, diretto il documentario “L’inferno dei bimbi stregoni” (vincitore del premio L’Anello Debole 2010) e codiretto il film “Mare chiuso” che si è aggiudicato vari premi in diversi festival italiani. Come scrittore ha pubblicato “A sud di Lampedusa” con il quale ha vinto il prestigioso premio di scrittura Indro Montanelli, e “Land Grabbing”, tradotto in tedesco ed in via di traduzione in inglese, spagnolo e francese. “Land Grabbing” è il primo reportage al mondo che analizza e dimostra come, a partire dalla crisi alimentare e finanziaria del 2007, paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, la Libia, la Corea del Sud, che dispongono di grandi risorse economiche ma non di spazi sufficienti per garantire la sicurezza alimentare ai propri abitanti, hanno cominciato a negoziare l’acquisto e l’affitto di enormi quantità di terra nelle nazioni africane o sudamericane; lo stesso stanno facendo le grandi multinazionali dell’agrobusiness, interessate a creare sterminate piantagioni per la produzione di biocarburanti, nonché una serie di società finanziarie, che hanno compreso che l’investimento in terra può garantire ricavi sempre più alti e sicuri. Questa allarmante e dilagante corsa all’accaparramento delle terre, detta appunto “Land Grabbing”, nasconde però una forma insidiosa di sfruttamento e rischia di instaurare un nuovo colonialismo. Viaggiando fra le valli dell’Etiopia, le foreste dell’Amazzonia, la borsa di Chicago, le convention finanziarie a Ginevra, gli uffici della Fao, Liberti porta per la prima volta alla luce in ogni sua componente questo fenomeno complesso e spiega come i legami fra politica internazionale e mercato globalizzato stanno cambiando il volto del mondo in cui viviamo.
Gli incontri organizzati dalla cooperativa Shongoti e da Trapeiros di Emmaus proseguiranno domenica 5 maggio con lo spettacolo teatrale “Finanza killer”, presso il cinema teatro Excelsior in via Diaz 5 a Erba.