Pd rudere, Sel fa pena

capizziIn questa difficilissima fase della vita della Repubblica italiana ecoinformazioni ospita contributi diversi al dibattito aperto nelle sinistre. Abbiamo chiesto anche a Guido Capizzi, giornalista economico e esponente del Prc, di darci la sua lettura della realtà e delle sue prospettive. Capizzi traccia una critica impietosa di tutto il centrosinistra estendendo il giudizio negativo anche al livello locale.

«Alle ultime elezioni politiche il mio voto – lista Rivoluzione Civile/Ingroia – non è servito a portare in Parlamento un partito dalla chiara storia, con chiare idee. Davanti allo spettacolo cui stiamo assistendo dall’insediamento del Parlamento all’elezione del Presidente della Repubblica, ai giochi per formare un governo, ritengo di poter disporre del diritto-dovere di cittadino di questa Repubblica a criticare con energia, a contestare con fermezza tutti i partiti che occupano il Parlamento, senza eccezione alcuna. Vorrei soffermarmi sul partito con cui fino a non molto tempo fa ritenevo si potessero stringere alleanze, ovvero il Pd. Da qualche giorno sono fortemente nauseato e confido che il Pd, dal livello cittadino-provinciale a quello regionale e nazionale, si riduca a ciò che ha dimostrato d’essere: un decrepito rudere che si sta sfaldando (d’altronde non avendo radici solide o, meglio, avendo un coacervo di intrecciate radici senza humus, cosa potevamo aspettarci?). Fa un po’ pena vedere Vendola e Sel, che prima stringono un’alleanza esclusiva con il Pd disdegnando la vera sinistra, adesso arroccati sun un “non ci stiamo più” o, peggio ancora, dichiarando di impegnarsi per creare un nuovo soggetto a sinistra (?!?). Fa rabbia pensare ai vari D’Alema (tanto per fare un nome), quelli che venivano iscritti direttamente alla direzione del partito (del partito per anni glorioso, il Pci, almeno fino al 1952) che scacciò la vera sinistra (quella che negli anni sessanta tentava di fortificare le idee di sinistra, la politica di sinistra e leggeva Marx) come capitò ai compagni del Manifesto. Fa sorridere vedere i giovani del Pd (anche a Como) – mi piacerebbe sapere quanti hanno letto un po? (non si pretende tutto) il Capitale di Karl Marx o almeno il più breve Manifesto del partito comunista di Marx ed Engels – proclamare dissenso e poi stare ben seduti al caldo della linea dettata loro dal partito che gli ha dato un posticino al sole. A Como credo che all’interno del Pd debba essere fatta una seria opera di pulizia, così deve avvenire a livello nazionale. Quando vedremo il Congresso? Perché non si sono dimessi gli organi dirigenti? E di motivi ce ne sono tanti. A Como in un anno di governo della città non si vede nulla di quello che il programma di Lucini sindaco, scritto e benedetto dal Pd con le liste civettuole di contorno a sostegno, ha promesso. Non si vede una vera inversione di tendenza per un’amministrazione diversa rispetto a quelle dei vent’anni precedenti. L’inciucio nazionale è forse il risultato dei tanti inciuci comunali. [Guido Capizzi]

5 thoughts on “Pd rudere, Sel fa pena

  1. se tu capizzi veramene, capizzeresti che la politica fondata sulle ideologie non ha più, in questa epoca pseudomoderna, possibilità d’applicazione reale. Cambia il contesto sociale cambiano gli obsoleti metodi dettati dalle ideologie. serve pragmatismo operante su basi serie, oneste, democratiche, incorrotte ed incorruttibili ecc… (lista infinita che termino). riconoscendo tutti, l’indispensabilità di un governo, il partito di maggioranza relativa ha tentato la strada che escludesse il PDL. grazie al III partito, forse anche assoldato da qualche cavaliere che agognava l’ingresso al nuovo governo, ha creato l’unica, inesistendone altre, possibilità di questa illogica, non solo politicamente, alleanza. non cercata e voluta ma subita da circostanze non del tutto chiare almeno per la mia scarsa capienza.
    SPERANZA…..che si promulghino in leggi i punti programmatici del PD e SEL. se così sarà, il pragmatismo avrà vinto sulle ideologie.

  2. Da quando il lavoro non è più ritenuto un mezzo per far vivere ma sopravvivere ogni valore viene alienato dalla politica delle banche.

  3. Condivido l’analisi ma attendo proposte sia su Como che Nazionale.

  4. sono impressionato dal livore che tutto comprende e tutto travolge, dai partiti che “occupano il parlamento” (chi li ha votati? mi pare quaranta milioni di cittadini) ai Giovani del PD, accusati di difendere “un posticino al sole”: sarebbe interessante sapere a che cosa si riferisce il giovanissimo Capizzi

  5. Si fa fatica a comprendere il Commento di Alberto quando afferma che non esistono più le ideologie per cui sia la sinistra che la destra sarebbero uguali quindi necessario un utile pragmatismo dimenticando che tutte le conquiste ottenute sono state possibili anche in virtù di sane ideologie.Inoltre per quanto riguarda il governo delle larghe intese non mi risulta che ci sia stata nessuna imposizione da parte di questo pseudo terzo partito che ha costretto il Partito Democratico a questa proditoria alleanza. Subita: da parlamentari che nascostisi,dietro la sacrosanta legittimità del voto segreto,dalla forzatura imposta dal Presidente Napolitano, ma soprattutto dalla scarsa volontà di tutto il Partito Democratico a voler governare da solo questo difficile momento che attraversa paese.

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