Gaffuri: sconquasso elettorale, coabitazione obbligata

gaffuriAbbiamo chiesto a Luca Gaffuri, consigliere regionale comasco del Pd di commentare la complessa situazione politica. Leggi nel seguito dell’articolo il suo intervento.

«Sconquasso: questa è stata la conseguenza delle elezioni. Il primo errore è stato non riconoscere che la coalizione di centrosinistra ha perso la consultazione elettorale. C’è stato l’estremo tentativo di Bersani di formare il “governo del cambiamento”, però il M5S ha chiarito di non volersi immischiare (era il momento dell’elezione di Grasso e Boldrini alla presidenza delle camere) e ha perso l’occasione di essere protagonista del rinnovamento del Paese (dall’opposizione è tutto più difficile). E siamo ai giorni concitati dell’elezione del Presidente della Repubblica. Mi ha lasciato esterrefatto la scelta di Bersani e del gruppo dirigente PD di non coinvolgere i parlamentari PD e le forze politiche alleate nella scelta di una terna di nomi da proporre agli altri partiti e concordare direttamente su Franco Marini con PDL e Monti; affossare Prodi, dopo averlo acclamato in assemblea, è stata una vigliaccata; intanto il M5S si arroccava sul nome di Rodotà: la terza scelta, mica il vincitore, delle “quirinarie”. Fortunatamente Napolitano ha accettato il bis, per superare l’impasse. E siamo alla nascita del nuovo governo. Io stimo Letta; di fronte a un compito oggettivamente ostico, ha capacità e qualità adatte alla sfida. Tocca camminare con il PDL. Il discorso con il quale ha chiesto la fiducia ha indicato obiettivi importanti, partendo dalla costatazione dello scoramento e della disperazione di tanti italiani. E quindi: Europa (l’Europa dello sviluppo, non quella dell’austerità mortale); lavoro (l’impiego a tempo indeterminato da rendere anche fiscalmente la scelta normale e vantaggiosa, a differenza di oggi); equità (ricostituire il patto sociale rotto con i lavoratori esodati e rifinanziare la cassa integrazione in deroga; il superamento del gap che vede in Italia laurearsi solo il 10% dei figli di diplomati, mentre Spagna, Francia e Regno Unito sono il triplo); integrazione (una «nuova concezione di confine, da barriera a speranza, da limite invalicabile a ponte tra comunità diverse», esemplificata dalla nomina del ministro Kyenge); trasparenze e riforme di politica (abolizione dell’ipocrisia dei rimborsi elettorali, attuazione dell’articolo 49 della Costituzione sulla democrazia interna dei partiti) e istituzioni (mai più alle elezioni con il Porcellum). Sono punti tutti presenti nel programma presentato alle elezioni dalla coalizione di centrosinistra con Bersani e Vendola. Sulla prima casa, «lo stop ai pagamenti [IMU] di giugno per dare il tempo al Governo e al Parlamento di elaborare insieme e applicare rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti» mi è sembrato richiamarsi non bandiera berlusconiana dell’abolizione completa dell’IMU anche per gli immobili di lusso, bensì alla soluzione adottata nel 2006 dal governo prodiano dell’Unione (esenzione dell’ICI fino a 500 euro d’imposta). Se anche il risultato elettorale e l’indisponibilità a “scongelarsi” del M5S uniti alla pesante situazione economico-sociale hanno reso obbligata la coabitazione con PDL e Scelta Civica, le differenze non vengono meno; Europa, lavoro, equità, integrazione, trasparenza e riforme sono necessità per l’Italia che occorre tentare di inverare anche ora: se ci si avvicinerà a questi obiettivi, quello di Letta sarà stato un buon governo, un buon servizio all’Italia. E l’impegno è dato solo per fare questo perché, come ribadito da Letta in più occasioni, non si tratta di fare “un governo ad ogni costo”». [Luca Gaffuri]

2 thoughts on “Gaffuri: sconquasso elettorale, coabitazione obbligata

  1. Alcune precisazioni:
    Aldilà del criticabile sistema elettorale il famigerato porcellum peraltro ancora una volta voluto sia dal Segretario del Partito Democratico Bersani che dal Popolo delle Libertà capitanato da Berlusconi, per motivi opposti Bersani perché sicuro di vincere e quindi gli avrebbe fatto comodo l’eccessivo premio di maggioranza,Berlusconi perché ancora una volta avrebbe potuto nominare nelle liste i suoi fedelissimi.E comunque nonostante il risultato elettorale non lusinghiero alla Camera dei Deputati la maggioranza è stata favorevole al Partito Democratico.
    La candidatura al Presidente della Repubblica del professore Rodotà era stata proposta,e i giornali ne hanno data ampia informazione,da una moltitudine di autorevoli persone appartenenti alla politica,alla cultura al mondo del lavoro soprattutto da chi voleva il vero garante,la scelta di Grillo con le quirinarie è stata una mossa intelligente del guru del Movimento 5 stelle sottratta al Partito Democratico,elezione questa di Rodotà che avrebbe agevolato la successiva formazione del Governo e la sua approvazione al Senato.Tante le considerazioni che si potrebbero esporre ma la questione vera è che ognuno,soprattutto il gruppo dirigente di un partito, a cui ogni cittadino,attraverso il voto, concede fiducia dovrebbe assumersi le dovute responsabilità senza accampare pretesti.

  2. Bla bla bla… tante belle parole per nascondere ( ma ci prendi per minchioni?) la vostra totale lontananza dall’elettorato.
    La non elezione di Prodi è stato il passo definitivo verso l’autostrangolamento del PD che, rifugiandosi testardamente nella propria perdente identità, ha messo definitivamente fine alla propria esistenza e alla propria ragione di essere.

    Eliana Gatti

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