Parada 2013, la grande festa invade Como
«Purtroppo non siamo sempre così festivi noi comaschi», spiega con un po’ di amarezza una giovane guida turistica ad un gruppo di anziani in visita sulle rive del lago, dopo essersi imbattuti nella quinta edizione della Parada par tücc. Guarda la galleria delle foto di Alida Franchi. Perché la Parada è una festa, un «percorso di libertà e partecipazione per risvegliare la città e renderla parte di uno spettacolo, non spettatrice ma protagonista». Nella prima edizione nel 2009 era stata la paura della novità a farla da padrona; si pensava forse ad un rave party con tanto di serrande dei negozi abbassate e bande di writers in azione per le vie, e per questo motivo quell’edizione risultò quasi “blindata” agli occhi dei partecipanti, visto l’imponente schieramento di forze dell’ordine presenti. Ma le cose erano e sono tutt’oggi ben diverse: dopo 4 anni di sfilata, si è ben compreso lo spirito di questa festa, all’insegna della creatività, del sorriso e del divertimento, a cui basta un servizio d’ordine gestito dagli scout e da qualche vigile urbano, con i volontari di Legambiente a raccogliere i rifiuti in coda al corteo.
Gli sguardi dei bambini, dei turisti e di chi si imbatte per caso in questo spettacolo itinerante per le strade cittadine sono lo immagini migliori; gli stessi negozianti comaschi che pochi giorni fa si lamentavano dei disturbatori, compresi i suonatori di strada, oggi come giusta risposta si sono ritrovati un esercito rumoroso e festante sfilare davanti alle loro vetrine. Un vero e proprio risveglio, che ha sconfitto anche il brutto tempo e le gocce di pioggia che per un attimo hanno provato a disturbare il viaggio dei “paradisti”. Ad aprire il corteo un’enorme fenice, colorata e retta da più di 10 persone, come i draghi del capodanno cinese, che ha guidato l’intero cordone artistico per le vie di Como. A seguire la musica delle percussioni afro e le instancabili danzatrici, monocicli e bicilette a due piani modificate dalla ciclofficina, giocolieri e trampolieri con costumi di vera fattura e ancora danze, bolle di sapone, break dance e orti mobili trasportati dentro le carriole. Un trionfo di colori, di sorrisi e di risate. Sono centinaia le persone che hanno sfilato portando per le vie il risultato di mesi di preparazione e lavoro, coinvolgendo durante il pomeriggio migliaia di curiosi e spettatori e mettendo in scena decine di performances sparse lungo il percorso. Perché la Parada par tücc deve continuare ad essere il simbolo di una Como più festiva e accogliente. [Tommaso Marelli, ecoinformazioni]
beh,che dire? ogni anno questi ragazzi ci riservano sempre nuove idee,e rallegrano per un giorno questa un po’ triste citta’.e’ un ottima attrattiva,ed ogni anno sono sempre piu’ bravi nei loro intrattenimenti.