
Minacce di morte a Giuliana Sgrena
L’odio violento delle destre contro Giuliana Sgrena, candidata de L’altra Europa con Tsipras nel Nord Ovest, minacciata di morte da facinorosi di destra. La giornalista, che è particolarmente apprezzata anche a Como dove in pochi giorni furono raccolte le firme per la sua candidatura dal basso nell’Altra Europa, viene reiteratamente ingiustamente accusata per dichiarazioni mai fatte relative al caso dei marò incriminati in India che sono state smentite con chiarezza nella conferenza stampa all’Arci Xanadù. Nel seguito del post l’intervista a Sgrena di Eleonora Ferrosi da Globalist.
«Giuliana Sgrena, firma di Globalist e candidata alle elezioni europee con la lista L’Altra Europa con Tsipras, è stata di nuovo pesantemente insultata e minacciata sulla sua pagina Facebookdurante la campagna elettorale. Ha commentato: “Il pretesto è spesso la questione dei marò, su cui io ho chiarito le mie posizioni. Loro continuano a pubblicare delle mie dichiarazioni false con le quali poi aizzano la gente”. “Questi facinorosi di destra li ho già denunciati alla polizia postale, ma questo non basta per calmarli. Il problema non sono solo loro, ma sono anche i giornalisti e i giornali di destra, come Libero e Il Giornale, che cavalcano la polemica ed esaltano questi insulti”, ha aggiunto amareggiata.
Globalist, in passato, ha già più volte affrontato la grave questione degli insulti e molti dei commenti pesanti sono stati cancellati perché di rilevanza penale.
Un nuovo caso di insulti e minacce, anche di morte, contro di lei e proprio durante la campagna elettorale per le europee. Questa volta il motivo qual è?
Continuo ad essere insultata da manifestanti di estrema destra. A Vercelli come a Como, ad esempio, i Fratelli d’Itlia hanno fatto delle manifestazioni contro di me. Spesso è la questione dei marò al centro della polemica, ma io ho chiarito tutte le mie posizioni. Loro continuano a diffondere delle mie dichiarazioni false, in base alle quali poi aizzano la gente. Qualsiai cosa io scriva su Facebook, loro mi minacciano, mi insultano e mi trattano con tutti gli epiteti possibili. Addirittura è apparsa anche una pistola.
Chi sono i responsabili di queste minacce? Da chi le arrivano gli insulti?
Io penso che sia opera di scalmanati, ma quando le minacce arrivano a centinaia e si indicono anche manifestazioni contro di me tutto diventa un po’ inquietante. Le minacce che ricevo ogni volta che scirvo un articolo sul mio sito o su Globalist sono pesanti e non c’entrano col contenuto di quello che dico. Si scagliano contro il mio nome, contro la mia storia. Io difendo quello che ho fatto nella mia vita. È solo l’espressione di un gruppo di facinorosi di destra che si accaniscono su di me perché sul web ognuno può dire quello che vuole.
Ha preso provvedimenti?
Li ho già denunciati alla polizia postale, ma questo, evidentemente, non li ha mai fermati e non basta per calmarli.
Qual è stata la reazione della lista Tsipras?
Dalla lista Tsipras sono molto preoccupati e hanno deciso di rilasciare un comunicato stampa perché è veramente incredibile che ci siano questi insulti e minacce nei miei confronti. Non sono surragati da alcuna motivazione, ammesso che ci possa essere una motivazione per essere insultati, e poi sembra che io sia l’unica candidata che venga sottoposta continuamente a questi trattamenti.
Come è stata affrontata la questione dai media?
Il problema non sono solo i facinorosi disturbati e frustrati, ma sono anche i giornalisti e i giornali di destra, come Libero e Il Giornale, che cavalcano la polemica, scrivendo articoli che esaltano questi insulti. C’è una responsabilità politica, è vero, ma anche da parte dei giornalisti che invece di fare il loro lavoro vanno ad alimentare queste provocazioni». [Eleonora Ferrosi, globalist]