
Sel/ Giornata mondiale del rifugiato
Anche Sel celebra il 20 giugno la Giornata mondiale del rifugiato indicando i molti motivi che richiedono un cambiamento di ritta nelle politiche nazionali e internazionali sulle migrazioni per garantire a tutti e tutte diritti fondamentali se si vuole restare umani. Leggi nel seguito il testo del comunicato.
«Difendere il diritto di ciascuno a sfuggire alla morte, alla persecuzione e alla discriminazione ci riguarda e riguarda i valori fondamentali e giuridici della nostra convivenza civile. Perché da troppo tempo il Mediterraneo è diventato il più grande cimitero d’Europa che si è chiuso sulla vita di donne, bambini, uomini, spesso senza nome e identità. Perché anche il viaggio di chi si è sottratto a quella morte o alla persecuzione nei paesi di origine o alle sevizie dei trafficanti di uomini, oggi trova, come a Ventimiglia, le porte sbarrate di un continente incapace con le proprie istituzioni di affrontare un’emergenza non più rinviabile.
Perché contro l’elementare diritto alla protezione di chi chiede asilo e rifugio si rovesciano parole e atti di una campagna di paura e rancore che incentiva il razzismo e la xenofobia.
Perché sui migranti che sbarcano sulle nostre coste si è attivata una rete di corruzione e malaffare che li ha resi due volte vittime: del risentimento di chi vivendo il disagio delle nostre periferie finisce per farne il capro espiatorio delle proprie paure e di chi ne ricava l’alibi per negare ogni forma di accoglienza e protezione.
Perché non è volgendo altrove lo sguardo o illudendosi di rimanere al riparo delle frontiere d’Europa che si interromperà la fuga dall’incendio che divampa dal Medio Oriente all’Africa sub sahariana fino alle coste del nord Africa.
Perché il terribile anno trascorso dal 20 giugno dello scorso anno, è destinato a peggiorare un bilancio di morti, disastri umanitari, lacerazioni e conflitti.
Restiamo umani, salviamo vite, proteggiamo le persone non i confini». [Sinistra ecologia libertà Como]