ecoinformazioni on air/ Ballottaggio

La corrispondenza di Gianpaolo Rosso per Radio Popolare in onda alle 10,10 di venerdì 23 giugno nella trasmissione Zona mista.

A Como in lizza Maurizio Traglio finanziere prestato al centrosinistra (Svolta civica per Como, Pd, Ecologisti e reti civiche) e Mario Landriscina con tutto il centro destra (Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Insieme con Ladriscina). Questo ha decretato il primo turno con un vantaggio di quasi 8 punti per il centrodestra. L’affluenza la primo turno è stata bassissima solo il  49,13 per cento ed è quindi probabile che il prossimo sindaco di Como sarà eletto da una minoranza degli elettori e delle elettrici lariani.

Al ballottaggio le due coalizioni si presentano senza variazioni con Traglio che non è riuscito a chiudere la trattativa con la  lista Civica Civitas e la sinistra della Prossima Como che ha confermato la scelta di non dare indicazioni di voto.

Molti esponenti delle sinistre tuttavia, come Celeste Grossi, candidata sindaca della Prossima Como e Enzo D’Antuono presidente dell’Arci pur confermando l’estraneità alla coalizione hanno dichiarato, contro le destre, la loro personale scelta per Traglio che ha già indicato quattro assessori molto stimati in città  Barbara Minghetti (direttrice del teatro Sociale), Vittorio Nessi (ex magistrato), Angelo Monti (architetto già presidente dell’Ordine) e Roberta Marzorati (pediatra).

I Cinque stelle in città sono debolissimi hanno raccolto al primo turno solo il 5,50 per cento e ora la capolista Paola Minussi, in dissenso con il movimento che non si è espresso sul ballottaggio, ha detto che voterà Traglio.

A destra invece nonostante Alessandro Rapinese con una lista civica abbia detto che preferirà andare al lago il suo fortissimo pacchetto di voti bel 22,57 per cento è probabile che premi più Landriscina che Traglio.

Ancora più a destra ha fatto scalpore nella campagna elettorale la riproposizione di un candidato dei  fratelli d’Italia di un manifesto razzista dal quale ha preso le distanze il candidato del centro destra Landriscina.

Il dibattito si è concentrato sui soliti temi in realtà incapaci di attirare l’interesse della maggior parte della popolazione continuando a dissertare di Ticosa, Paratie, di parcheggi, arredo urbano  e grandi opere senza riuscire a proporre soluzioni per le crescenti difficoltà sociali, per i diritti dei migranti che ancora dormono in strada, per la diminuzione della distanza tra cittadinanza e palazzo comunale che è la causa della mancata partecipazione al voto ed è cresciuta con l’ultima giunta di centrosinistra di Mario Lucini. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]

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