
Si/ Landriscina con la Lega, Minniti e Orlando contro i poveri
Sinistra italiana giudica molto negativamente i primi passi della Giunta Landriscina mettendone in evidenza la subordinazione alla Lega sia nell’assegnazione delle deleghe che nei primi provvedimenti contro i poveri. Leggi nel seguito il testo della nota inviata alla stampa.«A quasi un mese dal secondo turno delle elezioni amministrative che ha consegnato la città al centro destra, con una votazione che ha segnato il più basso indice di partecipazione dei cittadini, si può svolgere una prima valutazione politica. La scelta degli assessorati evidenzia un chiaro tributo alla Lega che ha deleghe pesanti e importanti, soprattutto politiche sociali e lavoro, finanze e partecipate, che potranno orientare molte scelte della giunta. L’annunciata ordinanza che istituirà una zona rossa interdetta ad ambulanti abusivi e mendicanti è il primo segnale che sulle politiche sociali il centro destra avrà una impostazione ideologica più tesa a spostare il problema che ad affrontarne le radici; d’altra parte è un messaggio ai settori legati al turismo che poco sono interessati alle periferie e ai quartieri di cintura. Queste scelte sono favorite dal decreto Minniti-Orlando sulla sicurezza delle città che ha trasformato in decoro le contraddizioni sociali e ha fatto la chiara scelta di nascondere sotto il tappeto le responsabilità degli ultimi governi. In particolar modo l’aumento delle estreme povertà è il risultato delle politiche di austerità e liberiste degli ultimi anni. Sulle partecipate si giocherà una partita importante perché il loro ruolo di beni comuni della collettività comasca è a rischio e se con la scorsa giunta, la sinistra era riuscita a frenare alcuni processi di privatizzazione e di vendita, adesso questa battaglia politica non avrà una sponda istituzionale. L’ultimo aspetto riguarda la cultura che è stata relegata a delega del sindaco perdendo il valore di programmazione strategica per tutti i cittadini. Il rischio è che soggetti privati si occupino di volta in volta di singoli eventi di valore economico e che la città non abbia un piano culturale, a partire dai quartieri di cintura e dalla valorizzazione di ciò che la nostra città ha costruito nella storia». [Marco Lorenzini, cordinatore provinciale di Sinistra Italiana Como]