
Sweet work/ Del futuro delle api
Spesso i progetti, talora anche ampiamente finanziati da istituzioni pubbliche (o private il cui patrimonio deriva dal pubblico) durano poco, costano molto e non lasciano traccia nella società. Questo accade talora anche quando le iniziative sono sensate, ben strutturate e positive. Si sconta il difetto strutturale delle politiche sociali degli ultimi anni che vedono le istituzioni pubbliche e la politica incapaci di dare un quadro organico, un piano strategico nel quale i “cento fiori” del Terzo settore possano inserirsi e aumentare con sinergie virtuose l’efficacia e la durata nel tempo di quanto sperimentato. Non è il caso del progetto Apicoltura solidale che ha riunito a Como il 1 dicembre a Como nel Palazzo Lambertenghi nel convegno Sweet work un bel pezzo dell’attivismo sociale e ambientale comasco non tanto per celebrare gli indubbi successi che l’iniziativa ha già avuto quanto per chiedersi come il lavoro possa continuare quando il progetto finirà. Negli interventi aperti dal presidente dell’Auser a da Angela Corengia, nuova assessora comasca alle Politiche educative, Politiche giovanili, Asili nido, Formazione, Assemblee di zona e Partecipazione dei diversi relatori e relatrici, coordinati da Massimo Patrignani, l’illustrazione di quanto fatto e idee per dare alle iniziative prospettive future che consentano anche di stabilizzare posti di lavoro e continuare l’impegno sociale per l’ambiente e per i lavoratori migranti già sperimentato. Già on line sul canale di ecoinformazioni tutti i video dell’iniziativa.
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