Cos’è la Costituzione?

L’intervento di Guglielmo Invernizzi, presidente dell’Anpi provinciale di Como, alla Festa per la Costituzione il 2 giugno al Monumento alla Resistenza Europea di Como.

«Cittadine e cittadini, compagne e compagni, porgo a voi, per essere presenti oggi alla celebrazione dalla festa della Repubblica, un sentito grazie a nome della Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e delle altre organizzazioni: ACLI, ARCI, Articolo Uno, Associazione Italia Cuba, Associazione Lissi, Auser, CGIL, CISL e UIL, Como senza frontiere, Ecoinformazioni, Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”, Partito Democratico, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana.

Oggi 2 giugno 2021 festeggiamo il 75° anniversario della nascita della  Repubblica Italiana nata dalla Resistenza armata che è figlia delle forze antifasciste che per tutto il ventennio hanno contrastato la dittatura pagandone un caro prezzo fatto di carcere, confino, torture e morte.

RESISTENZA è il termine che indica l’impegno di liberi individui, partiti, movimenti e forze armate che si opposero politicamente e militarmente alla costituzione della Repubblica Sociale Italiana di Benito Mussolini e all’occupazione nazista del Terzo Reich. La RESISTENZA costituisce il fenomeno storico in cui si individuano le origini della Repubblica Italiana.

Cos’è invece la Costituzione?

La sua data di  nascita può essere posta al 2 giugno 1946, in seguito ai risultati del referendum istituzionale indetto quel giorno per determinare la forma di governo dopo la fine della seconda guerra mondiale. Per la prima volta in una consultazione politica nazionale votavano anche le donne

Le leggi sono tutte importanti ma ce n’è una più importante delle altre: si tratta della Costituzione.

In vigore dal 1948 stabilisce i fini dello Stato e i principi relativi alla sua organizzazione e al suo funzionamento. È  importante sapere di che cosa si tratta perché al suo interno sono elencati i diritti e i doveri dei cittadini, quindi anche i nostri.  La Costituzione è talmente importante che il Parlamento non può approvare leggi che ne contrastino i principi, altrimenti interviene un “tribunale”, la Corte Costituzionale, che le annulla.

In questo anno ricorrono i 75 anni dell’Assemblea Costituente l’organo legislativo elettivo preposto alla stesura della Costituzione. Dai lavori dell’Assemblea, tra il 1946 e il 31 gennaio 1948 nacque la Costituzione della Repubblica Italiana che, di fatto, sostituiva lo Statuto albertino del 1848 fino allora in vigore. Per ricordare l’intensa riflessione di quegli anni, che coinvolse tutte le forze politiche, democratiche e antifasciste, oggi 2 giugno 2021 siamo impegnati non solo a celebrare una data storica, ma a lanciare un messaggio forte e chiaro: per risolvere la crisi attuale è fondamentale  attuare pienamente la Costituzione.

L’Italia ha un’arma formidabile per la sua ripartenza, attuare pienamente i principi e le disposizioni della Carta costituzionale, conquistata col sacrificio delle partigiane, dei partigiani, di operai e intellettuali  e di tutti coloro che liberarono il Paese. La Costituzione disegna una terra dove finalmente libertà, giustizia sociale, diritti umani e diritti civili diventano vita quotidiana.

La prima cosa che dovremmo chiederci è: a che cosa serve una costituzione?

La funzione primaria di una costituzione è  quella di limitare l’accentramento del potere politico (ieri del sovrano assoluto, oggi delle maggioranze politiche), di separare i poteri pubblici, e controllare quelli privati, per garantire i diritti fondamentali dei singoli e delle minoranze. Purtroppo sono dovuti passare quasi cento sessant’anni, dalla dichiarazione dei “diritti dell’uomo e dei cittadini” perché in Italia e in gran parte dell’Europa si affermassero questi principi, e si instaurassero democrazie costituzionali. Questo è avvenuto per effetto di quella “silenziosa ma profonda rivoluzione dei diritti umani” , che ebbe luogo nel secondo dopoguerra, come reazione agli orrori della guerra e delle dittature che l’avevano causata, e produsse un grande cambiamento nella concezione del diritto, trasformando progressivamente la cultura giuridica e le stesse istituzioni internazionali.

Il potere della maggioranza non è necessariamente buono e giusto. La Costituzione, viceversa, stabilisce principi di giustizia in norme sopra ordinate ad ogni altra – come il principio di uguaglianza, i diritti di libertà, i diritti sociali – impone alle leggi limiti e vincoli di contenuto, che tutti gli organi dello Stato sono tenuti a rispettare. Questa esigenza crea un nesso essenziale fra la prima parte della Costituzione italiana – che contiene i principi fondamentali sui quali si basa la nostra Repubblica e le norme che stabiliscono i diritti e i doveri dei cittadini – e la seconda parte – che contiene Il concetto di dignità e i i diritti umani come nuovo codice dell’umanità.

È questo il risultato sostanzialmente raggiunto da quello che è stato definito il “miracolo costituente”, la creazione dalle rovine e dalle macerie lasciate dalla dittatura e dalla guerra, di una nuova vita nazionale. “Il 1° gennaio 1948 – il giorno dell’entrata in vigore della nostra Costituzione – ha segnato la nascita di qualcosa che è vivo e aveva un presente ed un futuro – una tavola di principi e di valori, di diritti e di doveri, di regole e di equilibri, che costituiscono la base del nostro stare insieme” .

L’Anpi e tutte le associazioni e i partiti che hanno indetto questa manifestazione, sono aperte a tutti i cittadini democratici e antifascisti che si riconoscono nei valori della Costituzione nata dalla Resistenza e si impegnano, con loro,  a continuarne il cammino per l’attuazione della Costituzione in tutte le sue parti e per una democrazia compiuta.

Questa mattina, in questo luogo che ricorda il sacrificio di un numero infinito di persone che hanno perso la vita in tutta Europa per regalare alle nostre generazioni la Libertà e la Democrazia, vogliamo festeggiare con la musica ed alcune riflessioni il periodo di pace più lungo della  storia dell’Europa e della nostra nazione. Sono 76 anni dalla fine della dittatura fascista e delle guerre per l’impero di infausta memoria. Lavoriamo insieme perché Pace e Democrazia siano il domani dei i nostri figli e di tutte le generazioni a venire.

A seguire questa mattina saremo allietati dai brani  allegri, colorati e senza frontiere di Musica Spiccia e dalla lettura dei primi 12 articoli della Costituzione e un contributo di Celeste Gossi sll’art 11 in cui l’italia si impegna a ripudiare la guerra. Il nostro contributo a questa festa continuerà per tutto il pomeriggio via web sul sito di arcicomowebtv.

Permettetemi in chiusura di ringraziare Giulia Cavicchioni e i suoi ragazzi per aver accettato di rendere, con il loro brio, vivace questo incontro. 

A Fabio Cani per il grande contributo di idee e di tempo offerto, come sempre, e a ecoinformazioni per il supporto dato per la riuscita di questa festa.

Grazie. [Guglielmo Invernizzi, presidente Anpi porvinciale Como]

[La foto di copertina è di Sara Malacrida, Arci-ecoinformazioni]

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