
Genova 2021/ Emozioni, tristezza, speranza
Ripensando a Genova, alla giornata del 20 luglio, vent’anni dopo il 2001, provo emozioni e tristezza. Emozioni date da una mostra fotografica e da altre immagini che ricordavano quei giorni del G8 e tanti luoghi del mondo protagonisti di questi vent’anni (perché non portare questa mostra a Como?); immagini che ti fanno riflettere. Emozioni e interesse per l’assemblea sotto il tendone in Piazza del Palazzo Ducale: tante parole, tante riflessioni proposte da vari protagonisti della mondialità. Kurdistan, Palestina, Cuba… , un mondo da “guarire” in tutti i sensi. Al pomeriggio la manifestazione in piazza Alimonda, dove è stato uccciso Carlo Giuliani.
Duemila persone, tante bandiere rosse, quelle dei NoTav, tanta musica, Manu Chau, le parole dei genitori di Giuliani, il minuto di silenzio… Ma – mi chiedo – dove erano i movimenti, i gruppi che avevano animato quei giorni di vent’anni fa?Dove erano le associazioni laiche, i rappresentanti dei partiti, i sindacati che forse scuso perché impegnati in lotte quotidiane per conservare il posto di lavoro? Dove erano i miei amici cattolici (per onestà il banchetto di Pax Christi c’era), sebbene le idee di quelle piazze, sono quelle che Papa Francesco ricorda e propone ogni giorno: Pace, disarmo, diritti, la conservazione del Creato per il bene comune, uguaglianza, lo sviluppo dei popoli del mondo, essere fratelli tutti. Ecco questa è la tristezza: la mancanza di tanti, la considerazione che si è sempre di meno a sostenere e a ribadire a viva forza con tutti, queste idee che vent’anni fa sono state da tanti condivise. E ora sembra che vent’anni siano trascorsi invano.
La speranza è per la grande presenza giovanile. Loro con il loro corteo finale hanno già dato appuntamento quando ci sarà a Genova un appuntamento del G20. Ritorneranno per sostenere ancora le idee, le proposte dei trecentomila del 2001. Idee e proposte ora più attuali che mai. [Luigi Nessi, ecoinformazioni]