Appello al sindaco di Como

«Come Como senza frontiere abbiamo partecipato alla cerimonia che ricordava la bomba nucleare che si è abbattuta il 6 agosto 1945 su Hiroshima.In questa occasione abbiamo diffuso, unitamente al Coordinamento comasco della Pace, un manifesto che ricordava questo appuntamento.Il 9 agosto ricorre l’anniversario della seconda bomba nucleare, che ha distrutto e ucciso migliaia di persone a Nagasaki.

Ci appelliamo quindi al sindaco di Como, che vanta il titolo di Città messaggera di Pace, perché intervenga presso il Consiglio dei ministri e il Parlamento italiano per far sì che l’Italia sottoscriva il trattato per la proibizione delle armi nucleari, trattato in vigore del 22 gennaio 2021, che però il nostro Paese non ha firmato. Riteniamo che a tutt’oggi prevalga l’incoscienza sui pericoli e sui rischi che queste armi comportano in Italia (a Ghedi, non lontano da Como, e ad Aviano, sono presenti testate nucleari, per di più sottratte al controllo delle istituzioni nazionali): una situazione che la maggior parte della popolazione italiana ignora.Questo rende necessaria un grande sforzo di informazione e un impegnativo lavoro affinché questo trattato venga firmato, ed è un compito che riteniamo che una città MESSAGGERA DI PACE, tra l’altro gemellata con una città giapponese, debba assolutamente svolgere. Con questo obiettivo rivolgiamo quindi un pressante invito al sindaco di Como, sicuri che accoglierà la nostra richiesta». [Como senza frontiere]

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