XV giornata europea contro la tratta degli esseri umani

Il 18 ottobre 2021 è la XV giornata europea contro la tratta degli esseri umani, istituita nel 2006 dall’ Organizzazione internazionale per le Migrazioni della Commissione Europea. Per l’occasione si è svolto un incontro – organizzato dalla Cooperativa lotta contro l’emarginazione, da Derive e approdi in collaborazione con la Parrocchia di Rebbio – al Teatro Nuovo di Rebbio per riflettere e approfondire il tema, tra i più gravi a livello mondiale, che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo tra uomini, donne, bambine e bambini.

Tiziana Bianchini, responsabile dell’area della tratta Cnca (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) ha dialogato con Nello Scavo, giornalista della testata “Avvenire”, che si occupa da tempo di inchieste sui migranti. Entrambi hanno saputo fornire un quadro completo rispetto alla definizione del fenomeno, che oggi spazia una grandissima varietà di casi e di conseguenze sugli individui che si trovano coinvolti. La serata ha preso il via con un piccolo quiz che gli organizzatori hanno posto ai partecipanti per testare la loro conoscenza su questo fenomeno, grazie al quale tutti, anche i più giovani, si sono fin da subito sentiti coinvolti. Lo scopo è stato quello di promuovere la conoscenza e l’interesse, in modo da non vivere e agire come soggetti passivi e indifferenti, ma anzi, essere consapevoli delle questioni che ci circondano. Ogni persona, anche un giornalista, come afferma Nello Scavo, deve continuamente mettersi in discussione e rielaborare le sue teorie. Questo significa conoscere cosa spinge un individuo a mettersi in viaggio, in fuga, per necessità o per una semplice scelta, e quali siano le condizioni cui gran parte dei migranti, uomini, donne, bambini e bambine devono affrontare dalla partenza all’arrivo. Ha seguito un importante approfondimento sul tema dei migranti provenienti dalla Somalia, che nel 2013, l’anno dei grandi sbarchi, era il terzo Paese di provenienza. Al centro della discussione, il fenomeno della pirateria somala, iniziata nei lontani anni ’90, quando proprio la Somalia divenne scenario di una sanguinosa guerra civile. Da quel momento nel paese è cresciuto un atteggiamento di ostilità anche all’interno della comunità, che l’ha reso il bersaglio ideale per le organizzazioni criminali, che insistentemente si approfittano di questa fragilità, e poi per lo sfruttamento dei profughi “di passaggio” in Libia da parte dei miliziani locali. Al termine dell’incontro è sorta al pubblico una domanda spontanea, ovvero come ognuno di noi può comportarsi per vedersi coinvolto in un domani migliore. Nello Scavo e Tiziana Bianchi si sono soffermati sull’importanza della consapevolezza e dell’informazione, il giornalista ha inoltre citato una frase pronunciata dalla presidente della Commissione norvegese per il Nobel, Berit Reiss-Andersendel, secondo cui l’informazione è il presupposto fondamentale per la democrazia e il mantenimento della pace.  [Mara Cacciatori, ecoinformazioni]

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