
Le sinistre con Cecco
Ampio diffuso e convinto il sostegno a Cecco Bellosi delle sinistre a Como. Sui social si susseguono i post, tra questi anche quello della Consigliera comunale del Pd Patrizia Lissi e quello di Celeste Grossi che aggiunge alla solidarietà di Sinistra Italiana anche un suo personale abbraccio per Cecco. Sul piano nazionale i senatori di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi e Tino Magni si sono già messi in contatto con Bellosi per adottare nei tempi e modi opportuni ogni collaborazione. Nel comunicato del Prc che riportiamo integralmente la netta presa di posizione del Prc: «Sulla teca con le foto di Mussolini e Petacci è giusto indagare non sugli antifascisti! Solidarietà a Cecco Bellosi.
«Nell’aprile del 2012 a Giulino di Mezzegra (CO) nel luogo in cui Benito Mussolini venne giustiziato dai partigiani il 28 aprile del 1945, venne posta (con tanto di benedizione religiosa) una teca con le foto di Mussolini e della Petacci.
Dall’ aprile del 2012 quella teca è un corpo di reato di apologia del fascismo. Infatti, la XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana vieta, fra le altre cose “l’esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito fascista”
Non si capisce come mai nessuna indagine sia stata compiuta su chi ha costruito, installato e benedetto questa teca e come mai le autorità di polizia non ne abbiano mai disposta la rimozione.
Si intuisce invece l’orientamento di chi promuove indagini verso le persone che, giustamente, hanno rimosso i fiori messi sulla lapide dagli squadristi fascisti.
Quei fiori, così come i saluti romani, le bandiere della R.S.I., gli inni fascisti, sono manifestazioni esteriori di carattere fascista, anch’esse vietate dalla Costituzione e quindi andrebbero rimossi e vietati.
Paradossalmente Cecco Bellosi, a cui va tutta la nostra solidarietà, togliendo i fiori ha agito secondo la legge compiendo un gesto che toccava alle autorità di polizia. Che invece lo indagano per antifascismo«. [Prc Como e Lombardia]