
Costituzione cercasi
Ho sempre vicino, sul mio comodino, il Vangelo e la Costituzione, due testi che promuovono la persona, che rispettano l’Uomo. Penso che nella nostra Costituzione ci sia tanto Vangelo. Rileggo e medito sui tanti articoli, tentando di attualizzarli nei luoghi dove vivo:Como, la Lombardia, l’Italia.
Penso all’articolo 1, la Repubblica fondata sul lavoro, e rifletto sulle difficoltà di molti, penso ai diritti non riconosciuti, alle persone sfruttate…., quanti lavoratori in nero nella nostra città…, penso alle persone che sul lavoro muoono.
Rileggendo gli art. 2 e 3, dove si parla che tutti i cittadini hanno pari dignità ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, penso alle tante difficoltà e problemi che Como vive. Dal diritto negato alla casa, alle persone che dormono per strada, dalla mancanza di un dormitorio aperto, luogo primario per permettere, con tanti altri servizi, il reintegro di tanti nella società. Penso ai tanti anziani lasciati soli e abbandonati, alle difficoltà delle persone portatrici di disabilità. Penso impegno della gente che lavora ai nostri Servizi Sociali ma ritengo che però questo settore andrebbe incrementato sia come peronale che come orari. Non si può, se si segue la Costituzione, pensare che la soluzione la si trovi nel volontariato, sebbene questo è una cosa bella che fà crescere la coesione e la città.
L’art, 10 dice che lo straniero al quale, nel suo Paese, vengono negate delle libertà democratiche, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica. Ci sono purtroppo complicatissime norme per la regolarizzazione, e tante volte ci sono code fuori dalla Questura per regolarizzare permessi di soggiorno. Intanto i minori stranieri non accompagnati, che per legge si dovrebbe accogliere, sono o trasferiti in Comunità lontane o inviati ad una Parrocchia periferica. Como ha il problema dell’accoglienza: arrivano e arriveranno sempre,la nostra città che è anche luogo di transito per chi cerca di raggungere altri paesi in Europa. Un problema, questo, con cui sempre confrontarsi.
Como è città Messaggera di Pace e l’art. 11 dice che l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Ma l’Italia manda e produce armi in tanti territori dove la guerra c’è davvero, affama, uccide, devasta.
Como potrebbe, con le città con le quali è gemellata, essere più presente e più motivata in questo obiettivo. Pensando a La Pira, tante volte, non le nazioni, ma le Città sono state fautrici di incontri, promotrici di azioni che poi hanno prodotto almeno speranze di Pace.
L’articolo 27 riguarda la pena, riguarda le persone che sono in carcere. Dice che la pena non piò consistere in trattamenti contrari al senso di umannità e deve tendere alla rieducazione del condannato. Sarei disonesto a non riconoscere a Como, l’impegno di tante associaioni e volontari con tante idee che animano il Bassone, ma, credetemi, dico da volontario, che non bastano mai. Uno dei problemi maggiori è sostenere chi segue le pesrone perché possano rientrare nella società.
L’art.32 parla della tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e garantisce cure gratuite agli indigenti, e l’art. 36 che dice che il lavoratore ha diritto ad una retribuzione sufficiente a sostenere se stesso e la propria famiglia. Parallelamente l’articolo 38 dispone che ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
Siano lontani questi articolli… Le difficoltà negli ospedali, ore al Pronto soccorso, salari per gli operatori della sanità che non aumentano. Nel rivato c’è chi non paga le giuste tasse, quanti evasori? Un disastro sociale le nuove regole decide dal governo di destra per annullare per tanti il reddito di cittadinanza. E poi soffro per come è cambiata la mentalità verso il lavoro di chi si è fragile, cosa che per tanti anni è stato un vanto della nostra Repubblica e della nostra città.
Quindi la Costituzione c’è o non c’è? [Luigino nessi, ecoinformazioni]