Ingabbiare San Francesco

La destra estrema al governo a Como decide di chiudere San Francesco in un cancello. Certo si tratta dell’ex chiesa, ma è proprio come ingabbiare simbolicamente ogni sensibilità ai poveri tanto cari al santo di Assisi. Rifondazione commenta la notizia di stampa, richiama la giustezza di quanto fatto sul tema dalla rete Como senza frontiere e si scalglia contro la decisione di Rapinese che accomuna a Landriscina e persino a Lucini.

[…] «Ora il Sindaco Rapinese decide di realizzare il sogno della Lega, ovvero mettere un “cancello anti migranti e senza fissa dimora” davanti alla ex Chiesa di San Francesco – luogo dove storicamente trovano rifugio per la notte le persone che pagano sulla propria pelle l’inadeguatezza di un’amministrazione non in grado di far fronte al diritto all’abitare.

Al Sindaco Rapinese, così come ai suoi predecessori Landriscina e Lucini non è chiaro o peggio ancora, ignorano volontariamente e colpevolmente quale sia il vero problema: A Como mancano dormitori permanenti e centri diurni e le persone senza un tetto sopra la testa non scompariranno mettendo un cancello. Servono cambiamenti strutturali in tutto quello che è il sistema di servizi sociali e politiche abitative della città. [Fabrizio Baggi, segretario Prc Lombardia e coordinamento porvvisiorio Up]

[Immagine di copertina: Giotto, San Francesco dona il mantello a un povero, 1295-1299 circa, affresco, 270 x 230 cm. Assisi, Basilica superiore]

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