Disuguaglianza cimiteriale/ La botola della vergogna

Leggo sul foglio settimanale della mia Comunità,distribuito in tutte le chiese della parrocchia, un avviso del Comune di Como relativo alle concessioni cimiteriali scadute nel cimitero del mio quartiere. Una collaborazione positiva,quella di Comune e parrocchia che spero continui poi per altre tematiche,per es. le persone fragili, …

Al cimitero vado spesso perché li sono sepolti i miei cari e miei cari amici. Ci sono stato anche stamane per una sepoltura. Le foto che vedete evidenziano un degrado, in parte determinato dal maltempo di qualche giorno fa: barriere cadute che delimiterebbero lo spazio dove dovrebbe essere completata la realizzazione di servizi igienici iniziati da tempo, …

Ma la cosa più drammatica, indipendente da qualsiasi contingenza climatica, è quella botola di ferro, ora in parte coperta e circondata da rami, rovi e fiori secchi. In quella botola ci sono resti delle persone che vengono tolti dagli spazi scaduti e dalle concessioni non più rinnovate. Questo è uno scandalo: tante persone possono, pagando, rinnovare lo spazio cimiteriali per i loro cari, chi non ha più nessun parente che abbia possibilità finanziarie o è rimasto solo e dimenticato, finisce in quella botola di ferro, il luogo per i resti comuni. Un’insopportabile disuguaglianza anche tra i morti…

 Non sarebbe corretto considerare le responsabilità solo dell’attuale governo della città. I cimiteri di Como, Albate compresa, sono sempre stati difficili da gestire e quella fossa comune c’è da anni.

Bisogna superare questa situazione, questo scandalo. In quella fossa coperta da una botola di ferro, in fondo,dietro i colombari, attorniata da fiori incolti, ci sono persone. Lasciare ancora così questo luogo è segno di inciviltà. [Luigi Nessi, ecoinformazioni]

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