Orrore/ Presenza silenziosa in piazza San Fedele

Circa duecento persone hanno partecipato nel tardo pomeriggio del 17 ottobre alla manifestazione convocata in piazza San Fedele a Como per rendere evidenti i sentimenti di orrore che suscita l’attuale fase di violenza dentro e attorno alla Striscia di Gaza.

«Non ci sono più parole di fronte alle stragi di persone e di diritti». E infatti la presenza doveva essere caratterizzata dal silenzio; in realtà solo per qualche minuto si è osservato un sostanziale silenzio, mentre per il resto la “mancanza di parole” è stata intesa più come assenza di discorsi “ufficiali” che non come composto segno di totale dissenso da quello che sta succedendo e che la comunità internazionale (Europa e Italia comprese) si guarda bene dal fermare.

Una manifestazione che avrebbe sicuramente meritato, in una città che si fregia del titolo di “messaggera di pace”, una partecipazione maggiore e anche una superiore tensione, l’evidenza di un coinvolgimento più forte verso un massacro già iniziato, ma ben lungi dall’approssimarsi alla sua fine. Solo qualche piccolo gruppo (tra cui bisogna sicuramente annoverare le Donne in nero) è apparso compreso nella gravità del momento. Del tutto assenti le istituzioni cittadine e territoriali, mentre erano in piazza rappresentanti dell’opposizione in consiglio comunale, insieme a sindacati, associazioni e partiti.

Una manifestazione che dovrebbe interrogarci sul ruolo delle comunità locali in uno scenario sicuramente globale, ma a cui non si può guardare solo da lontano, come se la cosa – alla fine – ci riguardasse assai poco. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

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