Antonio Ferro

13 novembre/ Punto unico di cottura

cernezziAssemblea con il sindaco Mario Lucini, la vicesindaca Silvia Magni, le assessore Daniela Gerosa e Savina Marelli, i dirigenti dell’Edilizia pubblica Antonio Ferro e delle Politiche educative Massimo Patrignani, venerdì 13 novembre alle 20.30 al Centro civico di Camerlata, in via Varesina 1/A.

«L’incontro, promosso dall’amministrazione, sarà l’occasione per presentare alla città l’atto di indirizzo con cui la giunta ha deliberato di avviare l’iter per la realizzazione di un’unica struttura a servizio delle mense scolastiche – sottolinea il Comune di Como, mentre si sono già levate alcune proteste –. L’ipotesi è stata valutata perché consente di raggiungere una serie di obiettivi che interessano la gestione del personale, l’organizzazione del servizio di ristorazione, l’utilizzo degli edifici scolastici comunali. Per caratteristiche strutturali e localizzazione, è stata individuata la scuola di via Isonzo, i cui alunni potrebbero essere trasferiti nel vicino edificio in via Picchi».

«L’incontro di venerdì ci consentirà di presentare la proposta, spiegandone i motivi e gli obiettivi – afferma Magni –. Avremo modo di raccogliere osservazioni e considerazioni e di incontrarci nuovamente per fornire i chiarimenti e le risposte dovute. Per quanto riguarda la scuola di via Isonzo è previsto un incontro specifico con i genitori e gli insegnanti, per confrontarci insieme sull’accorpamento con la scuola di via Picchi. Tutti abbiamo a cuore il benessere dei bambini e proprio per questo insieme ai genitori e agli insegnanti valuteremo le soluzioni migliori». [md, ecoinformazioni]

Ancora a Roma

facciatapalazzocernezziI tecnici del Comune di Como ancora convocati dall’Autorità nazionale anticorruzione.

 

Martedì 12 maggio, per la seconda volta: «All’Autorità nazionale anticorruzione si svolgerà la nuova audizione dell’avvocato Maria Antonietta Marciano, dell’ingegner Antonio Ferro e dell’ingegner Pietro Gilardoni. I tre dirigenti del Comune di Como saranno a Roma per fornire ulteriori informazioni e documentazione sul progetto del lungolago, progetto nei cui confronti l’autorità ha avviato un’attività istruttoria». [md, ecoinformazioni]

Audizione all’Anac sulle paratie

lungolago comoMarciano, Ferro e Gilardoni sono andati a Roma per l’attività istruttoria sul progetto del lungolago. L’autorità nazionale anticorruzione ha chiesto ulteriore documentazione.

 

Mattinata e pomeriggio di audizione, martedì 28 aprile, all’Autorità nazionale anticorruzione per l’avvocata Maria Antonietta Marciano, l’ingegner Antonio Ferro e l’ingegner Pietro Gilardoni: «I tre dirigenti del Comune di Como sono stati convocati per fornire alcune informazioni sul progetto del lungolago, progetto nei cui confronti l’autorità ha avviato un’attività istruttoria – spiega una nota di via Vittorio Emanuele II –. Nei prossimi giorni Palazzo Cernezzi dovrà consegnare ulteriore documentazione». [md, ecoinformazioni]

Crollo al Tempio Voltiano

IMG_2242Dopo il cedimento del soffitto, sono partiti i lavori di ripristino, coinvolta anche l’Università dell’Insubria per capire l’estensione del fenomeno.

 

«Nei giorni scorsi nel museo dedicato ad Alessandro Volta, si è verificato, di notte, il distacco di un pezzo d’intonaco nella galleria al primo piano – ricorda il Comune di Como –. La caduta del materiale non ha provocato, fortunatamente, danni a persone o cose».

«Allo stato attuale escludiamo problemi strutturali. Il Tempio Voltiano venne costruito tra il 1927 e il 1928, fu una delle prime opere realizzate in cemento armato e la struttura è praticamente perfetta, mai una crepa – afferma l’ingegner Antonio Ferro, dirigente dell’area Opere pubbliche del Comune di Como –. Il distacco dell’intonaco potrebbe essersi verificato per una bolla d‘aria formatasi tra la soletta e l’intonaco. Tecnici e impresa sono già al lavoro per i necessari controlli su tutto il soffitto. Abbiamo coinvolto anche l’università dell’Insubria per effettuare delle analisi chimico-fisiche e capire così l’estensione del fenomeno».

IMG_2240.JPG«I calcinacci a terra non sono bagnati e non sembra esserci traccia d’acqua neppure sui laterizi del soffitto nel giro di una settimana, penso, potremo avere delle prime risposte e potremo fare il punto della situazione – aggiunge Ferro –. Quanto accaduto non era in alcun modo prevedibile, nessuna fessura sul soffitto, niente di niente».

«Aspettiamo il risultato delle indagini – termina il dirigente del comune di Como –. Non escludo che si possa anche riaprire la galleria e circoscrivere la chiusura al luogo dove si è verificato il cedimento».

«Per il momento il Tempio Voltiano è accessibile solo al piano terra – chiarisce Palazzo Cernezzi – e proprio a causa della parziale apertura è stato previsto per i visitatori che volessero comunque entrare, un biglietto ridotto a 2 euro».

Una situazione che fa parlare di inadeguatezza dell’Amministrazione il Movimento 5 stelle: «La ristrutturazione del Tempio Voltiano è durata nove anni, terminata nel 2009 è costata più di 770 mila euro.
Chi l’ha eseguita? La stampa non ce lo dice. Chi l’ha coordinata? Perché è durata tanto? Chi ne ha la responsabilità? Non si sa!»

«Però ci fanno sapere che per il Sindaco Lucini: “Il crollo non era prevedibile” e che “È stato usato un intonaco troppo elastico…”
Per il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune Ingegner Antonio Ferro: “Potrebbe essere stata una bolla d’aria”… – afferma l’esponente pentastellato Fulvio Valsecchi – Resta il crollo, un piano inaccessibile in piena stagione turistica, i computer fuori uso, il proiettore fuori uso, l’orologio di Volta che non c’è più e mai più tornerà… ma “forse non si poteva evitare”, forse “è per colpa di una bolla d’aria”. Forse…»

«Chi pagherà per “l’intonaco troppo elastico”? – conclude Valsecchi – Oppure per “la bolla d’aria”? A questa domanda vorremmo che la risposta fosse “I responsabili”».

«Il Tempio Voltiano, inaugurato il 15 luglio 1928, fu realizzato in occasione del primo centenario della morte di Alessandro Volta (1745-1827), finanziato dall’imprenditore cotoniero e deputato al Parlamento Francesco Somaini su progetto dell’architetto Federico Frigerio – ricorda il Comune di Como –. Gli ultimi lavori che hanno interessato la struttura risalgono al 2004 e riguardarono l’allestimento museale, gli impianti tecnologici, l’abbattimento delle barriere architettoniche». [md, ecoinformazioni]

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