Francesco Capiaghi. Un maestro di paesaggio dell’800
Mostra, a cura di Maria Angela Previtera, inaugurazione venerdì 27 marzo alle 18 alla Pinacoteca civica, anteprima alle 17 al Museo storico – Biblioteca comunale, in tre sedi a Como, alla Pinacoteca civica, in via Diaz 84, al Museo storico, in piazza Medaglie d’Oro 1, fino al 21 giugno, e alla Biblioteca comunale, in piazzetta Venosto Lucati 1, fino al 30 maggio.
«Nel corso dell’Ottocento la pittura di paesaggio conobbe un’ampia fortuna che andò di pari passo con l’affermarsi di un nuovo mercato dell’arte, legato alle pubbliche esposizioni e all’ampliarsi del collezionismo privato – spiega la presentazione –. In questo contesto la mostra dedicata a Francesco Capiaghi offre al visitatore una prima e inedita lettura dell’attività dell’artista, svelata attraverso un articolato percorso espositivo che affianca opere mai viste delle collezioni pubbliche di Como con altrettanto inediti dipinti provenienti da collezioni private. La mostra, promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune di Como, pone l’accento su alcune eccellenze e insieme sulla varietà delle ricerche condotte da Francesco Capiaghi, attivo come pittore di paesaggio e celebrato interprete delle vicende risorgimentali e unitarie, fotografo e stimato insegnante che si accostò anche al genere della natura morta e della pittura sacra».
«Queste molteplici attività, unite alla fitta trama del suo articolato percorso biografico, fanno di Francesco Capiaghi un professionista nel suo settore e un felice interprete di una nuova stagione della pittura di paesaggio in Lombardia – prosegue la nota –. La mostra è allestita in tre sedi espositive: la Pinacoteca civica, il Museo storico e la Biblioteca comunale, mantenendo così nella loro collocazione originaria le opere e i materiali documentari per offrire al visitatore un’inedita prospettiva di lettura, partecipata e diffusa sul tessuto urbano, attraverso le raccolte della città di Como».
«Il percorso espositivo prende avvio in palazzo Volpi sede della Pinacoteca civica con dipinti di grande dimensione e di particolare interesse iconografico che mettono in luce gli aspetti peculiari della produzione pittorica dell’artista, dagli esordi fino agli ultimi anni di attività, proponendo al visitatore vedute della città di Como e dei suoi dintorni, episodi salienti della storia risorgimentale e unitaria, ampie visioni della Brianza e suggestivi paesaggi ripresi sulle sponde e alture del Lario – si specifica –. Nelle sale del Museo Storico Giuseppe Garibaldi in palazzo Olginati vengono presentati, invece, una serie di importanti scatti fotografici, conservati nel Fondo fotografico dei Musei civici, da riferire alla fine degli anni sessanta dell’Ottocento e al decennio successivo. Questo repertorio iconografico, esemplare nel suo genere, prodotto nell’atelier del pittore la “Fotografia Artistica”, documenta le campagne di restauro dei più noti monumenti religiosi e civili comaschi, accanto a scorci cittadini di notevole interesse documentario. In Biblioteca comunale sono messi a confronto studi e disegni, piccoli lavori a olio e litografie che consentono di mettere in luce aspetti meno noti dell’attività pittorica e professionale dell’artista. Dagli studi colti dal vero sulle sponde del Lario – paesaggi e vedute di paese, figure in costume tradizionale – ai bozzetti e disegni di grande formato delineati per la realizzazione di celebri dipinti, alle tavole litografiche con motivi floreali destinate alle giovani allieve. Oltre a un prezioso Album da disegno in cui l’artista aveva conservato le riproduzioni fotografiche di molte delle sue opere accanto a veloci studi e ritagli di giornale che celebravano le sue imprese e i premi ottenuti» (l’invito).
Per informazioni Internet www.capiaghi.it. [md, ecoinformazioni]