Giorno: 30 Aprile 2008

ecoinformazioni 384/ Geografia del cibo

Ecco il numero di ecoinformazioni di aprile 2008, dedicato al tema Geografia del cibo, lo potete scaricare qui (pdf).

Il sommario del numero 384

– Fuori bolla GIANPAOLO ROSSO

– Laicità TOMMASO BRUNI

– Blog lariani GRETA PINI

– Economia cooperativa FRANCESCO COLOMBO

– Più controlli, meno morti FRANCESCO COLOMBO

– Il delirio del Lario

– Paratie anticittà

– Navigazione a vista MICHELE DONEGANA

– Fiato corto FRANCESCO COLOMBO

– Volontariato a Santo Domingo ANDREA BETTA

– Cifrario A cura di FRANCESCO COLOMBO

Tema: Geografia del cibo

– Percorsi del cibo MARCO RIVA

– Biodiversità in un solo podere

– Food miles Traduzione a cura di NICOLETTA NOLFI

– Educare alla tavola GRETA PINI

– Fine dell’agricoltura ROSSANO NISTRI

– L’imbroglio del cibo globale

– Provincia di Como: i numeri dell’agroalimentare

– Biologico comasco NICOLETTA NOLFI

– La filiera corta a Como FRANCESCO COLOMBO

– Non si può fare FRANCESCO VANOTTI

– Biblioteche nel futuro CHIARA MILANI

– Simboli MARCO LORENZINI

– Architetture del moderno FABIO CANI

– Giro di mostra

Paco denuncia i paradossi della raccolta differenziata a Como

La quasi totalità dei sacchi viola che vengono raccolti va ad alimentare i forni dell’inceneritore. Proposta una delibera di indirizzo per affrontare il problema.

Una ventina i partecipanti, martedì 30 aprile alle 21 alla cascina Massèe di Albate, all’incontro su Rifiuti, pulizia e appalto integrato a Como organizzato da Paco (Progetto per amministrare Como). I portavoce della lista della rondine hanno esposto la ricerca sullo stato dei rifiuti a Como da loro effettuata negli ultimi mesi, frutto anche di tre visite agli impianti di raccolta e smaltimento. È stata anche presentato la delibera di indirizzo che verrà proposta al Consigli comunale.
Bruno Magatti ha aperto l’incontro sottolineando che il tema dei rifiuti è diventato rilevante e va affrontato seriamente. Ad oggi è la sfida più difficile che il mondo occidentale deve affrontare: l’obiettivo Discariche zero che la Comunità europea si è posta entro il 2020 appartiene ad un futuro per nulla lontano e la riduzione della produzione di rifiuti all’origine è ancora, per lo meno in Italia, sostanzialmente inattuata. Il consigliere di Paco ha poi criticato il sistema comasco di raccolta differenziata. I sacchi viola che vengono raccolti diventano quasi per la loro interezza combustibile derivato da rifiuto (cdr) e vanno ad alimentare i forni degli inceneritori. La situazione a Como è molto critica e la lista della rondine propone una delibera di indirizzo. Paco vorrebbe attivare un dibattito trasversale tra tutte le componenti interessate: cittadini, amministrazione e imprese gestrici del ciclo raccolta – smaltimento. Un dialogo serio e rigoroso che porti in un anno alla scelta di una direzione da prendere più vantaggiosa dal punto di vista ambientale ed economico. La proposta di delibera verrà proposta con la sola firma di Bruno Magatti, anche se servirebbero quelle di sette consiglieri. «Vedremo» ha terminato il consigliere «chi e come vorrà accompagnarci in questo anno, la proposta vuole essere aperta a tutte le forze politiche».
Paolo Sinigaglia, portavoce del movimento, ha spiegato i punti cardine dell’indagine (consultabile sul sito di Paco www.paco.co.it) effettuata dalla quale si deduce che la quasi totalità del sacchi viola e la totalità dei sacchi neri finiscono bruciati. L’esponente del Progetto per amministrare Como ha poi descritto alcune differenti realtà italiane di raccolta-smaltimento che potrebbero essere prese a modello per possibili cambiamenti da apportare gestione rifiuti di Como.
Alla serata era presente l’assessore comunale all’Ecologia e all’ambiente Diego Peverelli (Lega Nord) che ha esordito dicendo che «si dovrebbe riuscire a scendere sulla terra e che molte delle parole dette durante la serata erano frutto della fantasia». Ha poi continuato elogiando i comaschi, cittadini rispettosi delle regole e ha dichiarato che la raccolta differenziata va di anno in anno sempre meglio grazie soprattutto agli sforzi degli abitanti.
Una parte del pubblico, dichiaratasi “presa per i fondelli”, ha duramente chiesto all’assessore come si sarebbe mosso nelle prossime 24 ore, alla luce delle notizie sulla racconta differenziata. Secondo alcuni dei presenti si dovrebbe togliere l’appalto all’Acsm o dare per lo meno delle multe alla società. Altri hanno chiesto come dovranno comportarsi nei prossimi giorni col sacco viola, se continuare a farlo oppure no. La risposta dell’assessore Diego Peverelli è stata che ognuno ha il diritto di pensarla come vuole e che quindi accetta le critiche, ma che purtroppo per intraprendere una qualsiasi azione si dovrà aspettare un anno e ha concluso ricordando che «i problemi non si risolvono con la bacchetta magica». [Francesco Vanotti, ecoinformazioni]

Il consiglio comunale di martedì 29 aprile

È finita la discussione sul Bilancio comunale mancano solo le dichiarazioni di voto finali ed il voto conclusivo per chiudere il lungo iter di approvazione. La maggioranza fa anche l’opposizione con An contro FI. Corengia soddisfatto di essere stato chiamato fascista da Arcellaschi.

Dopo la dichiarazione preliminare di Marcello Intorno, Pd, che ha denunciato l’illegalità e la pericolosità della dichiarazione di Umberto bossi sui 300 mila uomini armati Palazzo Cernezzi ha deciso, con un ordine del giorno proposto da Luca Gaffuri, capogruppo Pd, l’intervento per recuperare e valorizzare le sezioni della Linea Cadorna, il sistema difensivo approntato durante la prima guerra mondiale, poste sulle colline della città. I consiglieri di maggioranza e minoranza si sono trovati d’accordo, su una proposta di Mario Lucini, Pd, anche sulla definizione di beni alienabili e inalienabili, ritenuti strategici, prima di procedere ad eventuali cessioni patrimoniali. Unanimità d’intenti anche sulla proposta di Marco Butti, capogruppo di An, per la messa in opera di isole ecologiche, con contenitori interrati, per la raccolta dei rifiuti e per un ordine del giorno per l’acquisizione completa del teatro Politeama, oltre che per un potenziamento della sicurezza cittadina. Una proposta del capogruppo Udc Luigi Bottone per un potenziamento dei pattugliamenti notturni, distaccamenti della polizia locale nei quartieri, avvio di accordi fra le diverse forze dell’ordine con anche il coinvolgimento «della protezione civile, del volontariato e delle guardie ecologiche». Un progetto che prevede anche «nuovi corsi educativi sulla legalità, sul rispetto del bene pubblico e sul senso civico». Approvata anche la proposta di Gianluca Lombardi, capogruppo FI, di indire una borsa di studio per gli studenti delle superiori del capoluogo più meritevoli e quella di Giampiero Ajani, Lega Nord, per attivare delle adozioni a distanza. Una proposta che era già stata approvata per il bilancio comunale dello scorso anno ma, come denunciato dal consigliere leghista, «non se ne è fatto nulla. È stato totalmente disatteso un emendamento approvato dal Consiglio comunale».
Maggiori difficoltà ha invece incontrato l’approvazione della proposta di Emanuele Lionetti, per la destinazione del dieci per cento delle assegnazioni delle case popolari alle giovani coppie italiane residenti in città, «quelle regolari», ha chiarito il capogruppo della Lega Nord. Dei vincoli essenziali per Claudio Corengia, An, per cui «queste case sono state costruite con i soldi degli italiani e devono andare agli italiani, non facciamoci portare via le case da chi è appena arrivato in questo paese». Perplessi gli esponenti del Pd: per Marcello Iantorno «la legislazione nazionale parifica sotto tutti i profili le persone svantaggiate a prescindere dalla nazionalità» e Mario Lucini ha ricordato che «ci sono già normative regionali e nazionali in proposito».
Un intermezzo fuori programma è stato il saluto al Consiglio da parte del presidente del Calcio Como Vincenzo Angiuoni, per la promozione della squadra comasca in C2, che non ha esitato ad attaccare il suo socio Antonio Di Bari, invitando tutti domenica allo stadio per «l’inizio di una nuova era». Un momento gratificante per i consiglieri che hanno ricevuto in dono il libro Como 1907-2007 Cent’anni in azzurro sulla storia del team sportivo lariano.
Dopo l’intervento di Angiuoni è scoppiata la fronda all’interno della maggioranza che si è nuovamente prodotta nel tentativo di essere contemporaneamente opposizione di se stessa. Alleanza nazionale ha sollevato dei forti distinguo sull’operato della Giunta. La proposta di allargamento di viale Geno, poi accolta come studio sulla risoluzione dei problemi viabilistici della stessa, è stata definita da Corengia provocatoria, dato che «non si sono sinora trovate soluzioni e quelle dell’amministrazione comunale sono state fallimentari e deficitarie».
Lo scontro si è acuito poi sulla proposta di Stefano Rudilosso, FI, di diminuire gli sprechi della macchina comunale, una formulazione troppo generica, definita “aria fritta” dai rappresentanti di An che hanno votato contro determinando malumori in FI.
Un duro confronto su un altro ordine del giorno proposto da Rudilosso per «limitare le nuove assunzioni all’equazione di un nuovo assunto, a tempo indeterminato o determinato, a fronte di dieci cessazioni di rapporto», un rapporto giudicato dallo stesso capogruppo dei berlusconiani troppo modesto e quindi portato a due nuovi assunti ogni dieci cessazioni. Per Corengia in questo modo si dimostra che l’80-90 per cento dei dipendenti comunali sono inutili, una deduzione che ha fatto alterare Arturo Arcellaschi, FI, che l’ha apostrofato: «Provocatore, lo stampo fascista ti è rimasto nelle vene». Soddisfatto Corengia che ha affermato di aver ricevuto «il migliore complimento del mandato».
Anche Pierangelo Gervasoni, Gruppo misto, ha difeso la proposta ricordando come nella Finanziaria si parli di un rapporto di uno a quattro e come già in passato il Comune sia riuscito a “rottamare” molti dirigenti. Decisamente contrari i consiglieri dell’opposizione: per Lucini si cerca di fare gli apprendisti stregoni, data l’impossibilità di definire in quali servizi fare tagli. Allibiti per i termini utilizzati Mario Molteni, Per Como, e Bruno Saladino, Pd, che si sono dissociati dalla scelta di “rottamare”.
Ha preso la parola il sindaco Stefano Bruni che ha ricordato come il Comune di Como abbia già lavorato per una diminuzione del personale, passando da 1007 dipendenti del 1998 agli attuali 856. «La prospettiva non può essere quella di operare con l’accetta – ha chiarito il primo cittadino – con il numero dei dirigenti che abbiamo al momento facciamo fatica ad andare avanti». Se si volesse diminuire il personale seriamente ha proseguito Bruni «il consiglio comunale deve avere il coraggio di dire che alcuni servizi vanno esternalizzati, come è stato per le farmacie. O come realizzabile ad esempio per le mense dato che nella maggior parte dei Comuni sono affidate a ditte esterne». Questa è per il sindaco «una battaglia sociale importante. Ogni riduzione assoluta del personale genera tendenzialmente una riduzione del servizio che noi non vogliamo». Il parere di Giunta è stato quindi sfavorevole all’ordine del giorno proposto dal capogruppo di Forza Italia. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Apre il primo maggio e si protrae fino al quattro, a Lariofiere di Erba, Agrinatura 2008

Settima edizione di Agrinatura, dal primo al quattro maggio, al centro Lariofiere di Erba. Per il vicepresidente della Provincia di Como, Francesco Cattaneo, questa esposizione è un evento fondamentale perché permette l’equilibrio delle attività agricole e della conservazione ambientale, anche attraverso laboratori didattici per i più piccoli. Entusiasta dell’iniziativa anche l’assessore ai grandi eventi, Dario Bianchi, che ha espresso la volontà del coinvolgimento della provincia di Lecco nelle prossime edizioni della fiera. All’evento saranno presenti: protezione civile, polizia locale, produttori locali. La fiera sarà un’occasione per mettere in rilievo l’agricoltura locale, non solo dal punto di vista produttivo, ma anche per la manutenzione e tutela del paesaggio e delle colture. [Nicoletta Nolfi, ecoinformazioni]

Paco propone riuso e riciclo invece di stoccaggio e incenerimento

Alla Cascina Massèe la lista della rondine propone un incontro – dibattito sul tema della città sporca e dello scandalo della raccolta differenziata a Como.

Paco (Progetto per amministrare Como) ha organizzato martedì 29 aprile alle 21: Rifiuti, pulizia e appalto integrato a Como. Un’iniziativa per porsi delle domande e darsi delle risposte su rifiuti e riciclo. Durante la serata verrà presentata un’indagine sulla situazione attuale della spazzatura e della pulizia a Como. Verrà inoltre illustrata una delibera di indirizzo che sarà presto proposta in consiglio comunale. La delibera e l’incontro vogliono essere degli spunti per incominciare una discussione che partendo dalla popolazione coinvolga l’amministrazione.
Tra un anno scadrà la proroga concessa dal Comune ad Acsm ambiente – Econord per il servizio di raccolta e smaltimento. La delibera propone delle strategie da seguire differenti da quelle proposte. Per Bruno Magatti, consigliere comunale, si troverebbe una soluzione grazie all’educazione dei cittadini, anche adulti. Per raggiungere l’obiettivo servirebbe la disponibilità dell’amministrazione pubblica e degli organi d’informazione.

Il consiglio comunale di lunedì 28 aprile 2008

Il consiglio Comunale di lunedì 28 aprile ha deciso che verrà ristrutturato il centro civico di Albate e andrà avanti il progetto comunic@. Claudio Corengia di Alleanza nazionale segnala poca trasparenza nell’assegnazione dei fondi alle associazioni.

Ancora una volta il consiglio comunale è potuto iniziare grazie al sostegno delle minoranze, dato che all’appello si sono contati poco più di un ventina di consiglieri di maggioranza.
Il dibattito è subito incominciato sugli ultimi emendamenti al Bilancio comunale. Sono state bocciate le proposte di un Piano urbano generale dei servizi nel sottosuolo, dato che azioni in tal senso sono già state intraprese dall’amministrazione, la sistemazione di alcuni marciapiedi, perché la procedura per la sistemazione segue altri iter, e la costruzione di fognature in una strada vicinale a Sagnino. Non hanno incontrato il favore del consiglio anche il ripristino della piscina delle scuole di Lora e la sistemazione degli orti di Tavernola, che doveva essere approntata bloccando il progetto del nuovo campo di calcio, l’attivazione della comunità alloggio per minori di Tavernola, per l’amministrazione i progetti ci sono già.
È stata invece approvata la sistemazione, con un budget di 200 mila euro, del centro civico di via Giovane Italia ad Albate. «I soldi erano già stati stanziati nel 2001, poi sono stati tolti e rassegnati senza risultato. La ristrutturazione dello stabile è tra i primi posti dello stato dei bisogni espresso dalla Circoscrizione essendo l’unica sala pubblica disponibile» così ha perorato l’intervento la consigliera del Pd Silvia Magni.
Grazie all’astensione della maggioranza è anche stato deciso di impegnare il Comune nella ricerca di finanziamenti a vari livelli soprattutto per quanto riguarda i bandi comunitari. Quasi tutti d’accordo per il reperimento di risorse per l’allargamento dell’imbocco di via Ronchetto a Breccia, un intervento sollecitato anche da una raccolta di firme fra i cittadini.
Il sindaco, sollecitato da un emendamento proposto dal consigliere Mario lucini, Pd, ha poi chiarito le prospettive future per la ex chiesa di S. Lazzaro (nella foto particolare del degrado interno): «Acquisiremo lo stabile e lo ristruttureremo, stiamo progettando la creazione di un “cannocchiale” da via Dei Mille e la sistemazione di quello che sarà il sagrato».
Per l’Expo 2015 è stato trovato un accordo tra minoranze e maggioranza sull’insediamento di una Commissione ad hoc e un incontro anche con l’amministrazione provinciale per poter valutare gli interventi necessari.
Ancora discussioni sul progetto comunic@ che prevede la nascita di un giornale comunale. Per il sindaco Bruni: «Il tema dell’informazione e della comunicazione è sempre più importante per le pubbliche amministrazioni. Uscirebbe solo con dieci numeri mentre la stampa locale copre 365 giorni l’anno, si farà un lavoro diverso in collaborazione con gli altri promotori: Asl, Asf, Acsm e Csu» Ha poi aggiunto il primo cittadino comasco «Capisco la paura della minoranza sulla gestione del giornalino, ma assicuro che non ci sarà un’occupazione politica e comunque si inizierà con una sperimentazione di 12 mesi».
Il consiglio infine si è soffermato, ed ha approvato, un emendamento proposto da Claudio Corengia, An, che prevede incentivi per gli studenti che utilizzano i trasporti pubblici. Tutti d’accordo sull’iniziativa ma si è aperta la discussione sul dove reperire i fondi. In un primo momento il consigliere di Alleanza nazionale aveva pensato di reperire i soldi dalla parte del bilancio che eroga contributi al mondo dell’associazionismo affermando che si tratta di contributi a pioggia non sempre giustificati da una precisa istruttoria. A questa affermazione hanno fatto eco Vincenzo sapere, Gruppo misto, «finalmente qualcuno ha il coraggio di dirlo» e Bruno Magatti, Paco, che ha detto «Corengia, così come aveva già fatto Rallo, ha riconosciuto che una parte del Bilancio è costruito facendo il giro delle “parrocchie”, in una maniera che polverizza gli interventi facendogli perdere la capacità di incidere seriamente». [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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