Paco denuncia i paradossi della raccolta differenziata a Como

La quasi totalità dei sacchi viola che vengono raccolti va ad alimentare i forni dell’inceneritore. Proposta una delibera di indirizzo per affrontare il problema.

Una ventina i partecipanti, martedì 30 aprile alle 21 alla cascina Massèe di Albate, all’incontro su Rifiuti, pulizia e appalto integrato a Como organizzato da Paco (Progetto per amministrare Como). I portavoce della lista della rondine hanno esposto la ricerca sullo stato dei rifiuti a Como da loro effettuata negli ultimi mesi, frutto anche di tre visite agli impianti di raccolta e smaltimento. È stata anche presentato la delibera di indirizzo che verrà proposta al Consigli comunale.
Bruno Magatti ha aperto l’incontro sottolineando che il tema dei rifiuti è diventato rilevante e va affrontato seriamente. Ad oggi è la sfida più difficile che il mondo occidentale deve affrontare: l’obiettivo Discariche zero che la Comunità europea si è posta entro il 2020 appartiene ad un futuro per nulla lontano e la riduzione della produzione di rifiuti all’origine è ancora, per lo meno in Italia, sostanzialmente inattuata. Il consigliere di Paco ha poi criticato il sistema comasco di raccolta differenziata. I sacchi viola che vengono raccolti diventano quasi per la loro interezza combustibile derivato da rifiuto (cdr) e vanno ad alimentare i forni degli inceneritori. La situazione a Como è molto critica e la lista della rondine propone una delibera di indirizzo. Paco vorrebbe attivare un dibattito trasversale tra tutte le componenti interessate: cittadini, amministrazione e imprese gestrici del ciclo raccolta – smaltimento. Un dialogo serio e rigoroso che porti in un anno alla scelta di una direzione da prendere più vantaggiosa dal punto di vista ambientale ed economico. La proposta di delibera verrà proposta con la sola firma di Bruno Magatti, anche se servirebbero quelle di sette consiglieri. «Vedremo» ha terminato il consigliere «chi e come vorrà accompagnarci in questo anno, la proposta vuole essere aperta a tutte le forze politiche».
Paolo Sinigaglia, portavoce del movimento, ha spiegato i punti cardine dell’indagine (consultabile sul sito di Paco www.paco.co.it) effettuata dalla quale si deduce che la quasi totalità del sacchi viola e la totalità dei sacchi neri finiscono bruciati. L’esponente del Progetto per amministrare Como ha poi descritto alcune differenti realtà italiane di raccolta-smaltimento che potrebbero essere prese a modello per possibili cambiamenti da apportare gestione rifiuti di Como.
Alla serata era presente l’assessore comunale all’Ecologia e all’ambiente Diego Peverelli (Lega Nord) che ha esordito dicendo che «si dovrebbe riuscire a scendere sulla terra e che molte delle parole dette durante la serata erano frutto della fantasia». Ha poi continuato elogiando i comaschi, cittadini rispettosi delle regole e ha dichiarato che la raccolta differenziata va di anno in anno sempre meglio grazie soprattutto agli sforzi degli abitanti.
Una parte del pubblico, dichiaratasi “presa per i fondelli”, ha duramente chiesto all’assessore come si sarebbe mosso nelle prossime 24 ore, alla luce delle notizie sulla racconta differenziata. Secondo alcuni dei presenti si dovrebbe togliere l’appalto all’Acsm o dare per lo meno delle multe alla società. Altri hanno chiesto come dovranno comportarsi nei prossimi giorni col sacco viola, se continuare a farlo oppure no. La risposta dell’assessore Diego Peverelli è stata che ognuno ha il diritto di pensarla come vuole e che quindi accetta le critiche, ma che purtroppo per intraprendere una qualsiasi azione si dovrà aspettare un anno e ha concluso ricordando che «i problemi non si risolvono con la bacchetta magica». [Francesco Vanotti, ecoinformazioni]

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