Il Consiglio comunale di Como di giovedì 4 dicembre 2008
Approvato l’assestamento di Bilancio
Preliminari
Nelle preliminari Roberta Marzorati, Per Como, ha chiesto di sistemare al più presto il riscaldamento non funzionante della palestra di Muggiò, Giampiero Ajani, Lega Nord, ha lodato il proprio ministro dell’interno dopo le recenti operazioni antiterrorismo. Un fatto che per il consigliere leghista deve ricordare “la pericolosità di ospitare certi soggetti pericolosi” per “evitare di allevare serpi in seno”, un motivo questo che lo ha portato a polemizzare contro l’introduzione di menu etnici nelle scuole.
Silvia Magni, Pd, ha chiesto chiarimenti sulla tempistica dei lavori per l’acquedotto industriale alla fine di via Sant’Antonino ad Albate, Vittorio Mottola, dello stesso partito, ha domandato delucidazioni sulle funzioni delle Guardie ecologiche volontarie, mentre Mario Molteni, Per Como, ha riferito della vicenda di strane telefonate indagatorie di soggetti non ben specificati ad anziani di Sagnino.
Mario Lucini, Pd, ha fatto richiesta formale di avere un chiarimento sulle discrepanze fra le dichiarazioni del sindaco in aula e quanto riportato su un comunicato del Comune, data la presenza di discrepanze, rilevate poi anche sulla stampa locale. La risposta è arrivata oggi con una nota di scuse in cui si parla di errore di trascrizione “senza alcun tentativo di modificare il contenuto”.
“C’è un clima di tensione e di malessere e le parole dette dal sindaco – è intervenuto poi anche Dario Valli di Area 2010 – non fanno che aumentarlo, quando dice che altri nascondono, mettono le fiduciarie e hanno dei prestanome”. “Era stata fatta una domanda di chiarezza – ha proseguito Valli – e noi e i cittadini abbiamo il dovere di sapere chi sono questi altri”.
Bruni ha ritenuto quindi di prendere la parola ma non per rispondere alle interrogazioni dei consiglieri bensì per ritornare sul tema delle grandi mostre. “L’altra sera si è evidenziata una spaccatura netta e responsabilmente la Giunta ha deciso uno stop. Non possiamo prenderci nessun impegno economico – ha precisato il primo cittadino auspicando che – il Consiglio comunale produca un documento di indirizzo subito per dare un orientamento senza attendere il Bilancio di previsione”, salvo restando la compatibilità economico – finanziaria delle scelte da prendere.
Numero legale e regolamenti
Ancora una volta il Consiglio è iniziato a ranghi ridotti e ne è nata una polemica. Lucini ha chiesto il perché era stata ritenuta in seconda convocazione la seduta. Se fosse stata in prima le minoranze sarebbero potute uscire e far cessare, per poco, il numero legale, al contrario in seconda il numero di consiglieri sufficienti per garantirlo è inferiore ed era garantito. Per il consigliere del Partito democratico dato che era in seconda convocazione la seduta precedente questa sarebbe dovuta essere considerata come normale, anche perché era già stata convocata. La risposta tecnica dell’avvocato Fabiano è stata “è un aggiornamento di una seduta che non è finita” citando l’articolo 45 del regolamento comunale. Anche Bruno saldino, Pd, è intervenuto chiedendo lumi sugli argomenti all’ordine del giorno “allora dobbiamo trattare solo l’ordine del giorno della seduta precedente e non possiamo affrontare gli altri”. Salomonica la risposta del presidente Pastore “consideriamo il Bilancio come in prima convocazione e gli altri in seconda”.
Sembrava tutto risolto ma durante i lavori ha poi ripreso la parola Lucini leggendo l’articolo citato dal segretario generale “è adunanza di seconda convocazione solo la prima seduta che fa seguito, in giorno diverso, per ogni argomento iscritto all’ordine del giorno, ad altra riunione andata deserta per mancanza del numero legale” ed è così calato il silenzio in aula. “La sua spiegazione non mi sembra corretta – ha aggiunto il consigliere – e vorrei capire dove siamo”. “Se andiamo a sentire la registrazione di quello che ho detto ho parlato di aggiornamento” ha replicato Fabiano che messo alle strette da Lucini ha aggiunto “era scritto nella convocazione del presidente”. È così intervenuto Bruno Magati, Paco, che ha parlato di fatto senza precedenti e affermato che la Commissione che si occupa della revisione del regolamento dovrà sistemare questi aspetti. I lavori consiliari sono in ogni modo proseguiti.
L’assestamento di Bilancio
Aperta la discussione sul bilancio da dove si era interrotta è stato bocciato l’unico emendamento proposto dalle opposizioni sul ripristino della Linea Cadorna, per l’assessore Colombo una iniziativa valida ma che non può essere finanziata in questo momento per mancanza di soldi.
Bocciati anche i due ordini del giorno delle minoranze. Il primo che chiedeva un pachetto di misure in difesa delle famiglie in difficoltà, con interventi per luce, acqua, gas, affitti, ecc., ha fatto dire al sindaco di “stare attenti a non fare pura demagogia con documenti di questo tipo”. Il secondo che proponeva la creazione di una fondazione per le mostre e Villa Olmo ha invece scaldato l’aula. Molti i pareri favorevoli e lodi dall’opposizione sono giunte all’assessore Gaddi per il lavoro svolto in questi anni. La consigliera Marzorati ha proposto anche la nascita di una esposizione permanente con l’astrattismo ed i razionalisti comaschi. Recisa la risposta del sindaco che ha affermato che la Fondazione si farà ma così come era intesa nel programma elettorale della maggioranza e ha dato indicazione di voto contrario. Uno scambio di ruoli con minoranze che lodano l’operato dell’assessore alla cultura e parte della maggioranza che ne critica l’operato dal punto di vista degli aspetti economici, anche se con minor veemenza della volta precedente che, associato a quanto accaduto nella notte di lunedì scorso ha fatto pronunciare a Lucini un intervento – sfogo su tuta la vicenda.
Al voto finale prevedibili le dichiarazioni con Luca Gaffuri, Pd, contrario dopo quello che ha definito lo stralcio quasi completo della manutenzione ordinaria, concorde Donato Supino, Prc, che ha attaccato l’assessore D’Alessandro. Magatti ha ricordato i mancati introiti della Ticosa e i fondi, 5 mila euro, destinati allo spostamento della madonnina dal seminario a una chiesa a Cipiglio, “una operazione del tutto clericale, che non si spiega se non come scaramantica fra altre operazioni imbarazzanti”. Contrario anche Valli, mentre a favore si sono espressi Pasquale Buono, Fi, Marco Butti, An. Ajani, dopo aver ribadito con forza “noi non vogliamo continuare ad avere buchi da ripianare”, riferendosi alle mostre, ha lasciato liberi i rappresentanti del suo gruppo di scegliere come votare. Infatti Emanuele Lionetti, unico della maggioranza, ha espresso un parere negativo sulla delibera affiancandosi alle minoranze. [Michele Donegana, ecoinformazioni]